E’ onestamente difficile comprendere il: “Stiamo crescendo” di Sergio Scariolo dopo la partita di Vitoria, contro un Caja Laboral in pieno sbaraglio e in grado di vincere solo due partite in tutto il girone (solo contro Milano). Se vogliamo sforzarci, la crescita si è manifestata forse per qualche minuto nel secondo quarto, quando è stato scavato il parziale che ha portato al +17, ma pare essere un pò poco per una squadra come Milano.
Domenica al Forum sarà necessario far perdurare questo sprazzo per 40 minuti, contro un’avversaria che ha dimostrato in questo inizio di stagione, di poter segnare cento punto praticamente contro chiunque.
Dinamo Sassari La squadra di Sacchetti è solo la seconda sorpresa di questa stagione, a causa di una Varese oltre i limiti dell’immaginabile, ma lo studio fatto per diventare grande in questi anni, sta portando i frutti sperati. Nonostante qualche doloroso cambiamento e perdite di giocatori anche importanti, Sacchetti e la società sono sempre riusciti a supplire in maniera egregia alle partenze, mantenendo altissima la qualità di gioco e di risultati. Anche quest’anno la seconda (forse terza) giovinezza di Bootsy Thornton, conferma ancora una volta che il clima, il gruppo e il lato umano del basket possono fare miracoli. I cugini Diener ormai non sono più novità per nessuno, ma quello che continua a stupire è la facilità con cui Sassari gioca una bellissima pallacanestro offensiva, coinvolgendo tutti e come sia in grado di giocare al meglio i possessi importanti negli ultimi secondi. Molto probabilmente questa squadra è a un solo giro di vite difensiva, dall’essere davvero una pretendente al titolo in tarda primavera, ma c’è da dire che l’impronta di squadra è quella e se si gioca al ritmo degli isolani, difesa o meno, si esce spesso con le ossa rotte.
EA7 Emporio Armani Milano Scariolo non può sperare di trovarsi davanti una squadra che ripeterà il 5-22 da tre punti del Caja Laboral di giovedì, quindi servirà per forza un’attenzione difensiva decuplicata e una cura del pallone in attacco quasi maniacale. Giocare sui 28 metri contro la squadra di Sacchetti sarebbe l’errore più grosso in assoluto, ma questa squadra sembra non avere ancora ben chiaro che cosa voglia fare da grande. Ha vinto e (soprattutto perso) partite sia ai 100 che ai 60 punti, non denotando una grandissima qualità di adattamento, considerato che non ha una propria tendenza che vuole imporre.
Ogni partita è un duro test per Milano, finchè non sarà uscita da questa crisi d’identità che vede la squadra raggomitolarsi su se stessa, ripetendo gli errori della scorsa stagione, con l’aggravante dell’upgrade tecnico e fisico fatto in estate.
Il problema non sta nei singoli, sebbene Fotsis, Hairston e Hendrix stiano giocando ampiamente sotto il par, ma bensì nel sistema, e Sassari pare essere la squadra peggiore nel mettere a nudo tutte le lacune di un sistema instabile.
Sarà molto dura per Milano uscire indenne dall’ennesima partita casalinga dal clima pesante.
“Affrontiamo una squadra che con Varese è stata la migliore dei primi due mesi di campionato, per gioco e risultati. -dice coach Scariolo- Per batterla dovremo difendere con intensità per tutti i 40 minuti, giocare con grande concentrazione e avere pazienza in attacco senza cali di tensione”.
Precedenti: 10-2 Milano (4-2 in Lombardia)
Arbitri: Roberto Chiari, Paolo Quacci, Evangelista Caiazza
Si gioca al Forum di Assago il 02/12/2012 alle ore 20.00
Simone Mazzola