Probabilmente nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla vittoria della Siviglia Wear Teramo contro la Whirpool Varese. Ebbene così non è stato. I biancorossi aprutini portano a casa una vittoria frutto di una grande prestazione di squadra e di una intensità agonistica infinita. Fin dall’inizio si capisce che non sarà facile, con la plurititolata Varese che nel primo quarto tiene a bada i frombolieri della Siviglia Wear, con Grundy che praticamente commette due falli subito. Il primo quarto si chiude 14-20 per gli ospiti, ma al ritorno sul parquet ci pensano capitan Lulli e Woodward a impattare di nuovo la partita. Si rivede anche Santarossa in campo che oltre a due punti preziosi difende con la giusta intensità e grande agonismo, limitando di molto l’apporto offensivo dell’ex di turno, Holland. A 3′ 03” sul finire del secondo quarto Teramo passa addirittura in vantaggio con una grande giocata di Brown che conquista un rimbalzo offensivo, segna e subisce anche fallo. All’intervallo lungo si va sul 34-34 con le due squadre che difendono a spada tratta la propria retina. Nel terzo quarto Varese tenta l’allungo. Senza Poeta in campo, metronomo eccezionale, la Whirpool vola a +9 fino anche ad un massimo vantaggio di 11 punti. Ma i biancorossi padroni di casa non mollano, Woodward esce alla distanza, Poeta mette una tripla fondamentale e a 2′ 22” dallo scadere del terzo quarto Teramo rientra totalmente in partita per mettere il muso avanti con un Martinez, autore di un secondo tempo strepitoso con e senza palla vista la museruola messa a un signore di nome Giacomo Galanda. Si arriva così all’ultima decisiva frazione di gioco con Varese costretta a rincorrere in un campo dove si sente tornare il tifo, quello vero, quello degli appassionati che sono mancati nelle ultime partite. Nessuna delle due squadre riesce a prevalere fino ad arrivare al momento decisivo quando con nemmeno un minuto da giocare Janicenoks piazza la tripla che spacca le gambe a Varese. gli ultimi venti secondi sono interminabili, con Holland e Janicenoks a scambiarsi di posto per andare in lunetta, fino all’errore decisivo dell’ex teramano che consegna alla squadra del presidente Antonetti una vittoria insperata e preziosa, soprattutto dopo la sconfitta casalinga di Reggio Emilia con Avellino.
Teramo porta a referto ben otto giocatori di cui tre che sfiorano la doppia cifra. Bene Woodward (20p. 3a.) che, impiegato da guardia si dimostra killer implacabile, ottimo Janicenoks a cui la mano non trema nei momenti caldi dell’incontro (6/6 ai liberi negli ultimi 21 secondi). Grande, anzi grandissimo Poeta sempre di più portatore di fosforo di questa squadra con una prestazione davvero da incorniciare: 11 punti con 4/5 da due 1/2 da tre in appena venti minuti. Brown (9p.) e Martinez (9p. 11r. di cui 6 d’attacco) hanno messo anche il loro mattoncino con il dominicano autore di uno splendido secondo tempo come già detto in precedenza. Solita prova generosa del capitano Gianluca Lulli, anche lui a un passo dalla doppia cifra e menzione speciale alla difesa di Santarossa che non ha mai permesso ad Holland di avvicinarsi al canestro nei momenti decisivi e soprattutto per la stoppatona piazzatagli sul muso ad inizio gara. Infine Grundy (11p.), croce e delizia dei tifosi teramani, grande penetratore ma pessimo tiratore dall’arco: ancora una volta 1-8 da tre! Per Varese bella prova di Holland con 27 punti e 9/12 da due, un pò sottotono Galanda tenuto bene a bada dalla difesa biancorossa, bene invece l’altro ex Keith Carter (14p. 7r.). Discreta la prova di Fernandez (10p. 3r.), limitato però dai falli.
Ora la situazione in casa biancorossa sponda Teramo si è fatta più tranquilla, con la squadra che non deve più cercare la vittoria a tutti i costi e che ha dimostrato di poter giocare alla pari con avversari più blasonati e sicuramente più in palla. Le prossime sfide, comunque, non saranno da prendere alla leggera perchè è vero che i punti di vantaggio dalla penultima sono 6, ma è anche vero che di partite ne mancano ancora tante. E quella decisiva arriverà domenica quando, al Palascapriano darà di scena l’Avellino di Matteo Boniciolli coach biancorosso della passata stagione. Una cosa è sicura: a Lulli e compagni non dovrà mancare l’apporto dei tifosi che, nel momento decisivo, sono stati di fondamentale importanza per la conquista della vittoria. In sala stampa coach Magnano è imbestialito, ma soprattutto tesse le lodi di Poeta e Lulli che sono stati bravi a cambiare il corso della partita. Per il presidente Antonetti c’è grande soddisfazione dietro la folta barba e soprattutto c’è la presa di coscienza che il Palascapriano senza tifo è come una grande conchiglia vuota. Da sottolineare ancora una volta l’impegno nel sociale della società teramana con il rinnovato binomio con la Fidas, Associazione dei donatori di sangue.
[b]Play of the game[/b] In realtà ce ne sarebbero tanti da far entrare nella classifica di Lega Basket, viste le numerose schiacciate di Holland, ma la stoppatona di Santarossa sull’ex De Paul è , a mio giudizio, la più bella giocata della partita, soprattutto perchè compiuta da un giocatore in crisi d’identità, ma di talento, contro uno in splendida forma.