[b]Quintetti:[/b]
AJ: Garris, Green, Gallinari, Davison, Watson.
Siviglia: Woodward, Janicenoks, Lulli, Martinez, Brown.
Linizio di partita è caratterizzato dalla sonnolenza generale sia del pubblico che delle difese, infatti gli attacchi con Martinez da una parte e Green dallaltra godono di inconsueta libertà. Milano non è al top della concentrazione e i sette rimbalzi dattacco concessi nel solo primo quarto agli avversari ne sono la testimonianza più visibile. Nella giornata in cui il jump shot di Garris (15 punti) sembra essere tornato quello dei tempi bolognesi, Milano non capitalizza a fondo e a fine primo quarto si trova a soli tre punti di vantaggio (22-19).
La difesa teramana è decisamente porosa, ma con 7 punti in fila a testa per Grundy e Woodward il divario è sempre ridotto e Djordjevic per trovare un minimo di difesa dai suoi sferra il colpo ad effetto: Sergio Plumari. Il giovane risponde subito presente con una tripla aperta, uno sfondamento preso e un canestro da rimbalzo dattacco, che fanno esplodere il non popolatissimo Palalido. Milano è condizionata da problemi di falli, non riesce a concedere qualche minuto di riposo a Watson e subisce pesantemente i tagli verso il canestro di Brown e Martinez. Il primo tempo si chiude con il light motive del tempo, ovvero il dodicesimo rimbalzo dattacco di Teramo (21-6 il computo totale delle carambole alla pausa) e i due liberi di Grundy per il 47-43.
Alla ripresa delle operazioni Teramo schiera una zona molto mobile e crea non pochi grattacapi a Milano, che trova canestri solo da Garris e realizza la miseria di tre punti in quattro minuti. Dallaltra parte gli ospiti attaccano con lucidità, caricando di falli i lunghi avversari, ma non capitalizzando appieno su quanto di buono costruito. Milano continua a litigare con il canestro mostrando una circolazione stagnante e quando Grundy e Janicenoks si accendono il + 4 sta anche stretto agli ospiti. In questo momento si capisce il perchè della difficile situazione di calssifica di Teramo nonostante l’organico, quando sul finire del quarto vanificano tutto il vantaggio, concedendo un rimbalzo dattacco su tiro libero a Davison e un buzzer a Bulleri per il +1 Milano.
Potrebbe essere un brutto colpo psicologico per gli ospiti, che invece cominciano bene ancora con Janicenoks a bruciare la rete da lontano. I teramani danno un altro calcio al secchio del latte e Woodward si fa fischiare un banale fallo in attacco e un tecnico a causa della verve agonistica del solito Bulleri. Calabria per un fischio, a suo dire dubbio, imita lex Senese nelle proteste e gli arbitri replicano il tecnico dallaltra parte. Teramo non capitalizza e si arriva agli ultimi minuti in volata dove risulta decisiva una tripla di Green che balla due volte sul ferro e si spegne in fondo alla retina, assieme a due comode triple sbagliate da un Grundy, perfetto sino a quel punto dalla distanza. La girandola di liberi chiude la partita sul 96-92 per Milano.
La squadra di Djordjevic conclude la serata con la parte buona del referto, ma non una grande prestazione che ha permesso agli avversari di rimanere in partita sempre nonostante i 96 punti messi a tabellone.
Teramo esce a testa molto alta dominando gli avversari sul loro terreno (39-20 a rimbalzo) e sprecando due tiri aperti di Grundy per il pareggio nel finale. Menzione donore per Giuseppe Poeta che si è dimostrato un buonissimo playmaker con numeri offensivamente importanti e varie frecce al proprio arco. E un ’85, ha ancora strada da fare ma si vede il pedigree di valore.
[b]Man of the game:[/b]Bella la cronaca, ma se chiudete gli occhi e rivivete il quarto periodo di Gallinari scoprirete per l’ennesima volta quanto fenomenale sia questo ragazzo. Vi aiuto: sul -3 tripla dal palleggio in faccia a Lulli, nellazione successiva propizia la rubata anticipando Brown in post basso, poi fallo subito e due liberi convertiti sul +1 con 4 nellazione e i compagni a contemplarlo sul lato debole, rimbalzo dattacco corretto in schiacciata per il +5, sfondamento preso da Poeta in uno vs uno, alley oop convertito in canestro contro la zona e cambi sui pick and roll tenendo i piccoli meglio dei suoi compagni.
Dopo tre quarti difficili, di cui il terzo passato quasi interamente in panchina, questo è il fatturato del clutch time: 7 punti, 1 rimbalzo, 2 falli subiti, 1 recupero per 7 di valutazione. Serve altro?
[b][u]Quotes:[/u][/b]
[b]Bianchi:[/b] [i]Sono qui a commentare un’altra partita che abbiamo giocato fino in fondo e che abbiamo perso per delle scelte sciocchezze commesse, come il canestro sul finire di terzo quarto di Bulleri. Alla fine i quattro punti a tabellone sono anche frutto di queste disattenzioni.
Abbiamo messo pressione sui loro lunghi, nonostante ciò Milano ha trovato un buon primo tempo da Watson che ha segnato anche dalla media distanza. Nella prima frazione abbiamo difeso male, mentre nel terzo quarto abbiamo migliorato lintensità, giocato meglio e concesso solo sedici punti agli avversari. Siamo stati poco lucidi in alcune situazioni, come quando abbiamo preso il tecnico o quando non siamo stati in grado di riconoscere i pick and roll con il cambio della difesa. Abbiamo avuto paura di prendere qualche tiro anche da sotto con Brown e abbiamo pagato queste incertezze con la sconfitta. La nostra salvezza non passava da qui, ora dobbiamo chiudere la parentesi e pensare alla prossima partita, che è molto più importante per le nostre sorti. Abbiamo avuto un differenziale di +19 a rimbalzo, perché i nostri lunghi sanno prendere bene posizione anche sotto il canestro avversario, purtroppo la giocata chiave è proprio un rimbalzo offensivo concesso a Gallinari, nel momento in cui stavamo difendendo a zona.[/i]
[b]Djordjevic:[/b] [i] Non siamo mai usciti con la testa dalla partita, nonostante la pressione che Teramo ci ha messo, segnando tanti tiri anche contestati e prendendo molti rimbalzi offensivi. Abbiamo giocato una buona partita offensiva, ma potevamo anche spingere di più in transizione per arrivare con uno scarto maggiore nel finale e giocare più tranquilli. Teramo ha un ottimo quintetto, ha disputato ottime trasferte anche in campi importanti come Treviso e quando Grundy e Woodward riescono ad esprimersi offensivamente come stasera sono problemi per gli avversari, vista anche la qualità di tutto il resto del roster. Plumari ha giocato una grande partita, dandoci difesa e intensità nel momento in cui ne avevamo maggiormente bisogno. Sono contento per lui.
Ringrazio il pubblico, non mi aspettavo questa attestazione di stima e ne sono orgoglioso. Bellissimo lo striscione in mio onore che mi ha riempito di gioia, nonostante il cirillico non proprio perfetto.
Non cè stato un calo di concentrazione durante tutto il match, è stata la bravura degli avversari a renderci le cose difficili, noi siamo stati maturi e non abbiamo mai mollato.
Calabria ha giocato con una buona gara nonostante i suoi problemi di schiena e il fatto che sia sceso in campo nonostante un’infiltrazione. Ha espresso un ottimo basket domenica a Bologna e poi dimprovviso si è ritrovato con la schiena in fiamme e non si è potuto allenare per due giorni. Questo è a parziale scusante del suo tecnico perché lui è sanguigno, grintoso e si è innervosito perché non è riuscito a trovare sempre con profitto le sue solzuioni.[/i]