[B]DYNAMO MOSCA – PANATHINAIKOS 65-73 (12-16;30-36;46-58)[/B]
Il Pana prosegue la sua corsa al titolo europeo vincendo anche gara 2 sul campo dei russi della Dynamo Mosca, ribadendo per l’ennesima volta di essere squadra che punta seriamente ad arrivare in fondo per regalare ai propri tifosi un trofeo conquistato fra le mura amiche (la finale si giocherà ad Atene sul parquet del Pana).
Con questo obiettivo nella mente i greci si sbarazzano in sole 2 gare della compagnie russa e possono concentrarsi sulla sfida, ben più impegnativa, contro l’altra favorita per la vittoria finale; la corazzata spagnola: il Tau.
Fin dalle prime battute però il Pana si trova di fronte una squadra determinata a vendere cara la pelle, cancellare la scoppola patita in terra greca e, almeno, rinviare ogni discorso sulla qualificazione a gara tre. La partenza del Pana è comunque fulminante: Diamantidis e Batiste costruiscono subito un mini break fino al 2-8, poi però, con Papadopoulos a prendere per mano la squadra, i russi trovano ritmo in attacco e riescono a rientrare e ad impattare sul 12-12. Grazie ai canestri di Tomasevic gli ellenici concludono comunque il primo quarto in vantaggio di 4 lunghezze (12-16).
Al ritorno sul parquet la coach Ivkovic gioca la carta Ekezie, che si era comportato molto bene in gara 1, risultando essere il migliore dei suoi, e subito l’ex Roma lo ringrazia con un canestro che, assieme alle giocate di Bykov, riporta sopra i padroni di casa (18-16). La risposta dei greci non si fa attendere, ed è ancora Diamantidis a firmare il pareggio sul 18-18. I locali raggiungono troppo presto il bonus concedendo numerose conclusioni dalla linea della carità, che Becirovic e Siskauskas tramutano in punti pesanti, contribuendo a scavare un importante solco fino al +10 ospite (24-34); sembra stia per ripetersi la situazione di gara 1 con il Pana che non si volta più indietro e che allunga sempre più, invece la Dynamo con i canestri di Monya e Bykov riesce ad issarsi fino al -6 (30-36).
Al termine della sosta lunga, le speranze della Dynamo vengono spazzate via, come in gara 1, nel momento in cui Siskauskas entra nella modalità “on-fire”: il suo festival dall’arco (3/3 nel quarto) fa sprofondare i russi fino al -17 (32-49) e spacca definitivamente la gara, lasciando ai compagni il solo compito di amministrare. Anche quando la Dynamo prova a rifarsi sotto, guidata ancora da Papadopuolos, riuscendo a ridurre nuovamente il gap ad 11 lunghezze(40-51) è ancora l’ex Benetton, con una tripla e un paio di liberi a segno a ricacciare indietro i locali, in chiusura di terzo quarto (46-58).
Nell’ultimo quarto i verdi controllano senza particaolari patemi, concedendo ai padroni di casa di arrivare a 9 punti di distanza, portando la gara fino alla sirena, fino alla vittoria, fino al passaggio del turno.
La Dynamo chiude così una stagione europea comunque molto positiva: arrivata fino ai quarti di finale dopo aver sorpreso nella regular season, esce contro una delle squadre più forti ed attrezzate dell’intero panorama del vecchio continente, lasciando il campo con una prestazione che, comunque, la riscatta dalla brutta sconfitta subita in gara 1.
Il messaggio comunque è chiaro: la Russia non è più solo CSKA.
[b]Migliore Dynamo[/b]: Dopo una gara 1 da quasi spettatore (soprattutto per problemi di falli), Papadopoulos si prende in spalla la Dynamo e dimostra di esserne l’ago della bilancia: se gioca come sa, anche la prestazione dei compagni ne risente in positivo. Per lui ci sono 13 punti, 6 rimbalzi e 6 falli subiti con 20 di valutazione.
[b]Migliore Panathinaikos[/b]: E’ l’uomo che con le sue giocate ha segnato profondamente questo quarto di finale: anche in gara 2 Siskauskas seppelisce la Dynamo sotto le sue triple: chiude con 19 punti, 6 rimbalzi e 19 di valutazione.
[B]QUOTES[/B]:
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