[i]Roma, 1 febbraio 2007.[/i] Walter Veltroni dopo la vittoria della sua Lottomatica guarda con tensione il monitor di Sky che proietta Partizan-Uncaja. Una vittoria di Malaga permetterebbe a Roma di entrare nelle top 16. Tutto sembra compromesso sino a quando Pepe Sanchez non realizza la tripla che porta tutti all’overtime e regala, cinque minuti dopo, le top 16 a Roma.
[i]Malaga, 12 aprile 2007.[/i] Perchè a 9 secondi sempre Sanchez cede palla a Rodriguez per iniziare l’azione più importante della STORIA dell’Unicaja? Semplice Rodriguez batte dal palleggio Basile e a 8″ dal termine, recapita in mano la palla a Pepè Sanchez piazzato dietro la linea dei 3 punti…
La storia di gara 3 nasce con due squadre che affrontano la partita con diverso stato d’animo. Il Barça arriva dal +22 di gara 2 e da una vittoria al fotofinish sul campo del Tau in campionato. I Verdi di Scariolo arrivano dalla batosta di Barcellona e dalla sconfitta di misura a Valladolid nel turno di campionato.
La partita inizia a briglie sciolte, poca difesa da ambo le parti e attacchi che dominano le rispettive difese; conclusioni facili e tanti punti da subito con Brown sugli scudi (6 punti). Si capisce subito che la serata balistica delle bocche da fuoco dei Blaugrana non sarà delle migliori, infatti [b]Lakovic e Navarro[/b] sparacchiano a salve senza profitto, ma vengono aiutati dal sontuoso Basile del primo tempo che confeziona 10 punti con il percorso netto al tiro. Dalla panchina Ivanovic trova apporto solo da Fran Vazquez, ma Malaga nonostante l’assenza di Santiago, operato d’urgenza per il distaccamento della retina, e un Welsch a mezzo servizio, trova tante penetrazioni e buoni canestri nel pitturato.
Lo zoccolo duro dei campioni di Spagna risponde presente con Cabezas, DeMiguel e soprattutto [b]Rodriguez[/b] in missione. Berni è il guardiano di Navarro e molta della sua serata da 3-13 è dovuta ad una difesa asfissiante e continua del 26enne enfant du pais. Anche Tusek è incisivo come poche altre volte e con un buzzer per quarto regala ai suoi il 38-32 dell’intervallo.
Nel secondo tempo Malaga parte forte e vola subito a +12 grazie alle scorribande di Brown e Sanchez. Il Barcellona sembra non trovare contromisure: Lakovic è dannoso, Basile non è quello del primo tempo, mentre Marconato e Kakiouzis sono i fratelli spenti di quelli di gara 2. Come in ogni [i]”must win game”[/i] arriva il protagonista che non ti aspetti. [b]Ukic[/b] uscendo dalla panchina iniza male con due orride conduzioni di contropiede in superiorità numerica, ma nonappena comincia a trovare le sue penetrazioni al fulmicotone, improvvisamente il Barça torna d’attualità e con quattro punti filati di Trias riaggancia gli avversari. Si entra nel quarto periodo con un sostanziale equilibrio, gli attacchi si fermano e le forsennate rotazioni difensive delle due squadre imballano gli ingranaggi altrui. Quando i “fluorescenti” ospiti si trovano sul +5 e palla in mano a due minuti dal termine sembra finita, ma così non è, perchè il controparziale di 4-0 in 30″ rimette tutto in gioco. Sul 62 pari a 8″ dal termine Rodriguez salta inopinatamente Basile sul primo palleggio e scarica sul lato sinistro per [b]Sanchez[/b] piedi per terra da 3 punti. Il vincente di Bahia Blanca mette la tripla e regala un possesso pieno di vantaggio ai suoi. Girandola di liberi tutti realizzati, ma quando quello di Lakovic si spegne sul ferro a 2″ dal termine, anche le speranze di Ivanovic spirano definitivamente.
Malaga è alle final four per la prima volta nella sua storia.
[b]Migliore Malaga:[/b] Un Campione. Pepe Sanchez oltre alla tripla decisiva ha dispensato talento e ha illuminato gli occhi di tutti coloro che hanno avuto la fortuna di vedere la partita. Passatore meno immaginifico di Papaloukas, ma egualmente efficace. Due poesie dietro la schiena escono dalle sue mani nel primo tempo e non vengono convertiti in assists solo per l’ingiustizia divina. In posizione di playmaker quanto di meglio si può trovare nel vecchio continente.
[b]Migliore Barcellona:[/b] Non viene messo nelle migliori condizioni per rendere, con cinque piazzati dai sei metri, ma Fran Vazquez li mette praticamente tutti e si fa sentire a rimbalzo. L’unico del Barça veramente pronto mentalmente a giocare questo match.
[u][b]Quotes:[/b][/u]
[img]http://www.euroleague.net/resourceserver/1140/0b2f3420-a659-45e2-aa27-ee392371e692/36e14f6aa6e753de9fec3e871d797ec3/cl/en-US/filename/0b2f3420-a659-45e2-aa27-ee392371e692.jpg[/img] [b]Ivanovic:[/b] Malaga non ci è stata particolarmente superiore stasera. La partita poteva finire in questo modo o con la nostra vittoria. Ho deciso io di lasciare in panchina Vasquez negli ultimi minuti. E’ un decisione che ho preso ed in questi casi può andarti bene o male. Sono convinto che siamo una grande squadra ed ora dobbiamo cercare di fare quel passo che ci manca per diventare grandissima e continuare a lavorare in vista dei playoff di ACB.
[img]http://www.euroleague.net/resourceserver/1138/0b2f3420-a659-45e2-aa27-ee392371e692/6858910c7db9e5d4ebc4eeb19c8d657c/cl/en-US/filename/0b2f3420-a659-45e2-aa27-ee392371e692.jpg[/img] [b]Scariolo:[/b] Innanzitutto faccio i complimenti al Barcellona per la grande serie giocata, per i fuoriclasse che annovera e per il buonissimo modo in cui è allenata. Faccio i complimenti ai nostri tifosi che sono stati caldissimi e ai miei giocatori perchè in tutta la carriera non ho mai visto una squadra preparare un grande appuntamento come quello di stasera in modo serio, lavorando duro, parlando poco ed essendo concentrati al massimo. Eravamo senza uno dei nostri riferimenti come Daniel Santiago, eppure siamo riusciti ad avverare un sogno di un’intera città. Sono felice e dedico la vittoria alla mia famiglia e ai nostri fans.