BOLOGNA – Vince ancora Siena, passando alla Unipol Arena con una prestazione molto solida, all’interno di una gara mai realmente messa in discussione dai padroni di casa. Vince ancora una volta un collettivo che, col passare delle settimane, sta dando sempre più l’impressione di essersi trovato, sia come gruppo che come gioco. Trascinati dalle sciabolate di Janning e dalla solidità, davanti e dietro, di Ress, la MPS ha fato corsa di testa per 40’, dando l’impressione di poter uccidere subito la partita, salvo subire il ritorno dei padroni di casa nel secondo quarto, ma riuscendo comunque a mantenere un margine di vantaggio sempre prossimo alla doppia cifra per tutta la ripresa. Bene in attacco, i ragazzi di Banchi hanno dato un bel segnale anche nella propria metà campo, soffocando spesso gli avversari che si sono ritrovati più di una volta a non riuscire a trovare tiri decenti entro i 24’’. Poca, nella pratica del campo, la resistenza opposta da una Virtus falcidiata dagli infortuni (Minard fermo per via di una caviglia, Hasbrouck, Poeta e Gigli lontani dal 100%) e azzoppata da una delle peggiori prestazioni in maglia bianconera di Peppe Poeta. Anche lui condizionato dai problemi, non è mai riuscito a mettere in ritmo la squadra, facendo tanta confusione, e quando ha provato a fare da par suo è andata anche peggio. A nulla, così, è valsa l’ottima prestazione offensiva di Steven Smith, autore anche dell’ultima fiammata che ha dato una parvenza di vita alla SAIE3 nell’ultimo periodo. Un Natale di riflessioni, insomma, quello che si prospetta in casa bianconera, ora che anche la partecipazione alle Final Eight potrebbe essere a rischio.
Janning parte fortissimo, anche grazie a una difesa rivedibile di Moraschini, e insacca i primi 7 punti dei suoi. Bologna in attacco fatica di più, affidandosi soprattutto alle penetrazioni, che portano ben presto la Mens Sana al bonus. Altro giro, altro regalo e Janning tocca la doppia cifra. Poeta sparacchia da fuori e Kangur firma subito il vantaggio in doppia cifra per gli ospiti (6-16). Finelli ferma la partita e prova a inserire l’acciaccato Hasbrouck. Siena rientra a zona-press e per Bologna, se i primi 5’ erano stati nebulosi, la luce si fa ancora più fioca . Brown ne mette 5 in fila, Ress arrotonda dalla lunetta e la protesta dei tifosi inizia a farsi sentire, dopo gli striscioni polemici già apparsi nel prepartita. Siena fa quello che vuole dal paleggio, crea tiri aperti e conquista rimbalzi offensivi. La Virtus, al di fuori di qualche libero, fatica in maniera tremenda contro la difesa schierata e da l’impressione di non poter restare nella partita. Il 16-30 con cui si chiude il primo quarto è quasi una buona notizia per i padroni di casa, considerato l’8-25 di qualche istante prima e l’8/8 da 2 di Siena (12/16 complessivo).
Un lampo di Smith ridà verve alla SAIE3, mentre Siena perde qualche buona occasione in attacco. Moraschini ruba palla e va a schiacciare in contropiede, le distanze sono ancora 11, ma la partita è decisamente più viva, anche perché ci entra il pubblico della Unipol Arena. Rasic calma subito i bollori con una tripla, mentre la difesa biancoverde inizia a salire di colpi costringendo a un paio di perse per 24’’ Bologna. La SAIE3 però ha preso fiducia e con un atteggiamento diverso rimane dentro la contesa. Hasbrouck e Gigli, sui buoni assists di Imbrò, ricuciono fino a -7, restituendo al pubblico una partita vera, salvo darsi un po’ troppo agli extra passaggi che consentono alla MPS, prontissima a sfruttare l’occasione, di tornare al +11 su un appoggio di Moss in campo aperto. E’ solo un breve passaggio a vuoto, però. Smith segna con fallo e Moraschini doppia il tutto con un canestro pesante. Al 20°, insomma, un tempo per parte (24-5 la valutazione del secondo quarto in favore della Virtus) e 5 punti di vantaggio per la Montepaschi (40-35).
Siena è ben intenzionata a svoltare la partita al più presto e lo dimostra rapidamente. Attacco chirurgico e difesa muscolosa. Ress e Moss puniscono gli spazi lasciati da una difesa concentrata soprattutto a non lasciare tiri comodi a Janning, rientrato dopo i soli 7’ del primo tempo. La terza tripla di Ress riapre la forbice tra le due squadre a 12 punti (43-55) e mette a nudo anche tutte le difficoltà di Poeta nel riuscire a dare ritmo a i propri compagni di squadra. L’ex di turno Sanikidze segna col fallo e fa 43-58, con Bologna che imbarca acqua e sembra non avere molte toppe da mettere, anche perché il mix di difese proposte da Banchi mette abbastanza in confusione i cervelli bianconeri. Smith porta ossigeno prezioso con due canestri da dietro l’arco, subito seguito da Hasbrouck. Serve a limitare un po’ i danni e a mantenere il vantaggio degli ospiti sotto i 10 punti alla terza sirena (54-63).
L’equilibrio della gara è sempre a forte rischio. Siena pare costantemente sul punto di dare lo strattone decisivo. Brown e Kangur segnano un mini parziale di 5-0 per il +14 Mens Sana, mentre Finelli fa i conti con le deficienze di Rocca. Da lì in poi la partita si imbruttisce sensibilmente. Solo Imbrò e Moss riescono a muovere la retina per qualche minuto. Da un lato Bologna sbatte sonoramente la faccia contro la difesa ospite, dall’altro la Montepaschi si lascia andare a qualche leggerezza di troppo e non chiude la partita. Errore che rischia di costare caro perché Smith aggiunge altre due triple a un ultimo quarto offensivo molto positivo e risveglia una contesa che si era addormentata (63-70 a 3’30’’ dalla fine). L’attacco Virtus però è troppo monocorde e così non c’è modo di dar seguito alla fiammata. Brown e Moss mettono i punti che significano ottavo sigillo consecutivo per i Campioni d’Italia.
SAIE3 Bologna – Montepaschi Siena 66-77
Parziali: 16-30; 19-10; 19-23; 12-14;
Progressione: 16-30; 35-40; 54-63; 66-77;
MVP: Tomas Ress, gioca una partita totale. Percentuali altissime su conclusioni essenziali in attacco, presenza difensiva e stoppate nella sua metà campo. Come giustamente sottolineato in conferenza stampa, una gara alla Lavrinovic.
WVP: Diciamolo subito, le attenuanti del caso ci sono tutte, ma la prova di Poeta è stata veramente deficitaria. Poca controllo sulla squadra, poca lucidità e contributo nullo se non negativo. Certo, giocare molto menomati contro quella che è al momento la miglior squadra in Italia non aiuta.
SALA STAMPA
Alex Finelli
Luca Banchi
Nicolò Fiumi
1 Comments
Ildm
MVP: David Moss .. Grande partota di Ress , ma senza David in campo questa squadra non gioca.