ROMA – Sarà un Pala Tiziano delle grandi occasioni quello che accoglierà la solita Virtus Roma corsara di questo campionato dopo l’ennesima, la quinta per l’esattezza, vittoria in trasferta e sempre contro una potenziale diretta concorrente sia in chiave Coppa Italia che Playoffs. Vincere a Brindisi, e nel modo in cui si è vinto, ha rafforzato ancora di più lo spirito positivo che aleggia attorno al roster di Calvani, senza dubbio il principale fautore della splendida annata sin quì inanellata dall’Urbe. Ma non si pensi che contro quest’Angelico, apparentemente male in arnese, si possa passeggiare. Massimo Cancellieri, teramano D.O.C., è uno che non molla mai e la prova è stata l’ottima prestazione fornita domenica scorsa in casa contro Milano, prestazione sfortunatamente persa dai lanieri rossoblu ma dopo aver reso la vita molto ma molto difficile allo squadrone dell’Olimpia. E’ chiaro che le sole tre vittorie dei piemontesi pesano come un macigno nel morale e nella testa dei suoi giocatori ma l’ACEA non dovrà entrare in campo convinta che basti poco per averne la meglio.
ACEA Virtus Roma
L’amarezza era fortissima in casa Virtus domenica 23 dicembre, alla fine dell’anticipo pre-natalizio perso contro Sassari. Non era andata giù quella sconfitta seppur al cospetto di una squadra superiore, un autentico piccolo gioiello costruito da Meo Sacchetti e dal Presidente Sardara nell’Isola tra le più belle d’Europa e per la trasferta in Puglia i timori erano tangibili. Come reagirà adesso il gruppo made in Alberani e Calvani, si pensava, quando dovrà sobbarcarsi una trasferta così insidiosa contro una Brindisi reduce da un impetuoso +35 in trasferta in quel di Biella? La risposta è arrivata ed è arrivata dritta, tangibile, senza tema di smentita, una vittoria sofferta come era logico che fosse quando ci s’imbatte in una squadra così ben gestita e potenzialmente una vera e propria mina vagante nel Torneo. Una vittoria meritata ma dopo aver visto letteralmente le streghe per almeno 25 minuti al Palapentassuglia, un’altra vittoria targata “forza del gruppo” ed orchestrata al limite della perfezione da quel signore così schivo ma così presente come Marco Calvani.
Eppoi è evidente, a due giornate dalla fine del girone d’andata, che questa Roma sia una creatura difficile da leggere per gli avversari quest’anno. Come puoi prevedere che a Brindisi, ad esempio, un Phil Goss sia così determinante dopo una partita così mesta giocata contro Sassari? E’ vero che Goss è stato acquistato da Roma proprio per offrire prove come quelle di Brindisi ma alzi la mano chi avrebbe previsto i suoi 30 punti ma soprattutto il peso specifico che essi hanno rappresentato all’interno del match. Stesso dicasi per Bobby Jones, da oggetto misterioso per diverse sfide in stagione a “Salvatore della Patria” in quel di Brindisi con i suoi canestri ad inizio quarto periodo ed alle sue giocate difensive tra la fine del terzo periodo ed inizio del successivo. Perciò nessuno si stupisca se domenica, ad esempio, assurga ai fasti della cronaca un Peter Lorant poco incisivo e determinante nelle ultime due sfide o che un Oleg “Aleksander” Czyz porti a casa una tripla doppia!
Gruppo significa questo, esattamente: sacrificarsi all’interno della squadra per esaltare oggi uno e domani l’altro giocatore, a seconda della singola esigenza specifica richiesta dalle strategie della partita.
E contro l’Angelico ne avremo una dimostrazione tangibile perchè Roma dovrà subito mettere pressione ad una Biella in cerca di punti fermi, alla quale non dovrà essere concessa alcuna sponda altrimenti i lanieri potrebbero fare male, nonostante la sua non buona posizione di classifica. Dovranno quindi servire tutti, indistintamente anche perchè era prevedibile che Gigi Datome, dopo un anno intenso e faticoso mentalmente, potesse prendersi un logico periodo di requie tra dicembre e gennaio ed a Brindisi tutti abbiamo visto il neo-capitano virtussino soffrire oltre ogni limite la comunque ottima prova di Jeff Viggiano sui due lati del campo. Servirà avere anche un Jordan Taylor più presente a se stesso, con meno incertezze e minori titubanze, Russell Robinson, Nemanja Jamaraz o Marco Laganà potrebbero giocargli un brutto scherzo qualora si lasciasse andare troppo. Ma Roma ha delle certezze come il tiro dalla lunga, la difesa che morde quando vuole e quel Gani Lawal che sta diventando sempre più dominante assieme ad un Lorenzo D’Ercole che viaggia ad una media da 52,3% dalla lunga distanza.
Queste le parole di coach Calvani alla vigilia: «La partita di domani ha un’importanza particolare per la stagione, potrebbe rappresentare l’ultimo passaggio per la qualificazione alla Coppa Italia, uno degli obiettivi prefissati ad inizio campionato. Si tratta di una gara delicata che non deve essere presa sottogamba: un’analisi superficiale potrebbe descrivere un incontro tra due squadre di rango differente, ma basta guardare alla partita che Biella ha giocato domenica scorsa contro Milano per dare la dimensione di un team che ha costretto a due overtime una formazione di grandissima qualità e fisicità come l’Olimpia. A questo punto del campionato cominciano a definirsi gli equilibri della classifica: Biella sa di dover incamerare punti, verrà a Roma per fare risultato e potrà contare su un Soragna in più. I giocatori lo sanno e dovranno dare il massimo per quaranta minuti. Mi auguro di vedere una grande cornice di pubblico per sostenere la squadra nei momenti di difficoltà del match, i ragazzi hanno bisogno del calore del pubblico virtussino. Allungare le rotazioni? Avendo deciso di comune accordo di non intervenire sul mercato abbiamo bisogno di forze fresche dalla panchina, è per questo che domani Matteo Tambone sarà in campo e giocherà alcuni minuti, visto che è sicuramente il più pronto ad andare in campo di tutti i nostri giovani».
Angelico Biella
Quando si accosta Biella contro Roma i tifosi capitolini soffrono e non poco. Brucia ancora il ricordo dei Playoffs 2008-09 con tutti gli annessi e connessi ormai stantii da raccontare nuovamente. Perciò concentriamoci sul presente ed osservo che ogni anno Biella ha sempre proposto un bel gioco e giocatori interessanti, logica intelligente quella del club piemontese by Marco Atripaldi che si è fatta apprezzare per questa sua impostazione fisiologica quasi, indispensabile per poter competere ad armi pari contro super-potenze economiche in Italia ed in Europa. Un atteggiamento premiante soprattutto se la si osserva in questo periodo così difficile per l’economia del Paese. Però a volte qualcosa va storto come ad esempio il polso dell’ex Sixers Craig Brackins, talentuosa ala costretta ad essere tagliata proprio a causa del malanno citato. Ecco perchè allora Biella è stata ed è quasi un cantiere aperto tuttora ma se la si dovesse giudicare da quanto visto sette giorni fa contro l’Armani sarebbe logico dire che la strada imboccata sia quella corretta.
Innanzitutto niente male Trey Johnson che ha proprio sostituito Brackins, impatto notevole con una media di 17,4 p.ti, alla che dovrà presumibilmente curare Gigi Datome ed affondare in attacco. Il suo arrivo ha tolto un pò di responsabilità a Russell Robinson e Julian Mavunga in attacco, il primo con il difetto però di perdere troppi possessi ma con 13,5 p.ti a referto e 2,4 assist mentre il secondo da centro con 11,5 p.ti a gara si fa preferire anche in situazioni ibride, quando c’è da inventare in situazioni disperate. C’è poi la “vecchia” guardia dei vari Jurak e Soragna che stanno oggettivamente mostrando qualche limite fisico ma mai lasciare Teo con spazio e piedi a terra dalla lunga, in questo Roma deve migliorare ancora parecchio. Altro ultimo arrivo Andrea Renzi, ex promessa del basket tricolore dopo due anni vissuti a Verona in Lega Due così così, Biella è per lui la piazza giusta per rilanciarsi. Chiude il roster piemontese il neo vincitore della gara delle schiacciate Matteo Raspino al recente All Star Game proprio giocato a Biella ed il greco Linos Chrysikopoulos, quasi del tutto fermo la scorsa stagione per un fastidioso problema al ginocchio e che fa ancora fatica a reggere il ritmo della gara.
Per Biella quindi una trasferta difficile, oggettivamente, ma proprio quando si hanno le spalle al muro si può dare il meglio di se stessi.
Infine ecco l’assistant coach Francesco Viola che presenta così la sfida di domenica: “Andiamo a Roma ad affrontare una squadra in fiducia, che si sta ritagliando un ruolo importante in questo campionato e si trova meritatamente al quinto posto in classifica. L’atletismo e il gioco perimetrale’es sono i punti di forza della formazione capitolina, prima nella percentuale del tiro da tre e nei rimbalzi conquistati. Dovremo prestare particolare attenzione alla verticalità di Lawal, sempre ben servito dai compagni, alla pericolosità degli esterni nel tiro da fuori e alla predisposizione dei lunghi a catturare rimbalzi, soprattutto offensivi. Limitare le loro armi sarà la chiave per affrontare il match con lo spirito giusto e la determinazione necessaria per tornare al successo e iniziare il nostro 2013 nel migliore dei modi.”
Precedenti: sarà il ventottesimo scontro diretto tra le due formazioni. I precedenti sono a favore dei capitolini: quindici le vittorie dei padroni di casa a fronte delle dodici dei rossoblu (11-3 in terra romana).
Si gioca: Pala Tiziano di Roma, domenica 6 gennaio ore 18:15.
Arbitri: Begnis, Sahin e Biggi.
Fabrizio Noto/FRED