SASSARI – Bruno Sartori, uno dei padri fondatori della Dinamo Sassari, nel chiudere il meraviglioso servizio che La7 ha dedicato alla storia della società biancoblù, ha fatto luccicare gli occhi di tutti i tifosi sassaresi con questa considerazione: Mi chiedo spesso, ma avevate mai pensato che la Dinamo potesse arrivare così in alto? E’ difficile dare una risposta, però dico questo: a 16 anni dove la vita è fondamentalmente una speranza per il futuro, credo che forse, un limite alla speranza un ragazzo di 16 anni non ce l’abbia, per cui penso che forse, forse, pensavamo di poter arrivare qua. Pensava, con il cuore in tumulto, a quello sparuto gruppo di ragazzi che nei campi di San Giuseppe ebbe l’idea di fondare la Dinamo Sassari. Gli spettatori che defluivano dal PalaSerradimigni, al termine della partita contro la Mens Sana Siena, nel commentare la straordinaria vittoria dei biancoblù, si chiedevano tutti la stessa cosa: c’è un limite ai sogni che questa squadra sta facendo vivere a tutta la Sardegna del basket? La Dinamo Sassari ha scritto anche oggi una straordinaria pagina della sua storia. Lo ha fatto disputando forse la miglior partita della sua esperienza in Lega A, al cospetto dei Campioni d’Italia della MontePaschi Siena, arrivati a Sassari in un ottimo momento di forma. I ragazzi di Sacchetti chiudono il girone di andata al secondo posto a sole due lunghezze da Varese e nei quarti di finale della Coppa Italia giocheranno contro l’Enel Brindisi, mentre i senesi incroceranno la Trenkwalder Reggio Emilia.
LA PARTITA
Ottimo approccio sul match da parte di Siena, che cerca di imporre il suo gioco e si porta sul 5-0. I biancoblù di casa trovano subito energia dall’incredibile pubblico del PalaSerradimigni, che entra prepotentemente in gioco da subito e trascina i suoi beniamini. Subito parità sul 10-10 e difese che hanno la meglio sui rispettivi attacchi. La terna arbitrale tutela molto la squadra ospite e arrivano prime scaramucce con il pubblico. La Dinamo non perde entusiasmo e concentrazione e chiude il primo quarto avanti sul 19-17.
I padroni di casa trovano con molta facilità la via del canestro, trovando ulteriore spinta per alzare il muro difensivo. Vanuzzo trova due bombe, viene subito imitato in rapida successione da Drake Diener e Pinton (che si infortuna alla caviglia sinistra) e la Dinamo vola sul +10 (34-24). Luca Banchi cerca di limitare l’onda biancoblù chiamando un time out necessario. Al rientro è ancora Sassari a sprintare, trovando il +18 con Thornton e Diliegro protagonisti. La terna arbitrale, con un tecnico a Brian Sacchetti, rilancia la rimonta di Siena, che con un parziale di 7-0 si riavvicina sotto la doppia cifra. Sassari non ci sta, e prima con due viaggi sulla lunetta di Travis Diener, e poi con la terza bomba di capitan Vanuzzo, ricaccia a -14 i toscani quando la sirena accompagna le due squadre negli spogliatoi (47-33).
Statisticamente il terzo quarto non ha mai sorriso alla Dinamo nella prima parte del campionato, ma oggi è proprio una serata speciale. Al rientro sul parquet Easley piazza un personale parziale di 5-0 e Luca Banchi è costretto ancora al time out. Siena è incapace di reagire e Sassari piazza il colpo del KO. Travis Diener regala momenti di puro spettacolo, mentre Bobby Brown è limitato dal terzo fallo. Il PalaSerradimigni è una bolgia e il Banco di Sardegna vola sul +30 (65-35). Siena non trova mai il canestro dalla lunga distanza e i suoi giochi d’attacco vengono letti in maniera fantastica dai ragazzi di coach Meo Sacchetti. Il quarto va in archivio sul punteggio di 74-46, con i padroni di casa assolutamente in controllo sulla partita.
Il quarto periodo si apre con il pubblico del PalaSerradimigni che si scatena in una riuscitissima ola, che vede la partecipazione attiva anche della panchina sassarese. Travis Diener è l’immagine della felicità. Continua a smazzare assist per tutti i compagni (alla fine saranno 12) e la Dinamo trova addirittura il +36, dopo un canestro di Dane Diliegro. Vanuzzo trova ancora la sua quinta bomba della serata e Meo Sacchetti gli concede la standing ovation. C’è tempo anche per l’ingresso del gioiello di casa Marco Spissu. Gli ultimi minuti sono di assoluto garbage time. La sirena arriva a chiudere la partita sul punteggio di 96-66. Sassari sogna a occhi aperti.
SALA STAMPA
BANCHI
Complimenti a Sassari per la bellissima partita giocata stasera e per la larga vittoria ottenuta, arrivata con una prestazione, che tolti i primi dieci minuti, li ha visti dominare sotto il profilo dell’intensità, dell’energia e della determinazione. La nostra difesa ha faticato a contenere la loro ispirazione dei loro tiratori e il nostro attacco non è riuscito a trovare la solita fluidità, per merito della loro difesa attenta e molto rapida. Archiviamo subito questa sconfitta arrivata al termine di una prestazione che non ci aspettavano così negativa in una gara in cui mi aspettavo ben altra determinazione. La sfida si è chiusa virtualmente dopo i primi minuti del secondo quarto. Sassari ha trovato un ottimo contributo dalla panchina e ha ritrovato le ottime percentuali dalla lunga distanza. Siamo alla nostra tredicesima partita di Eurolega e dovremo giocare a questi ritmi per altre quindici settimane. Monitoriamo la nostra condizione ma la stanchezza accumulata nel match di venerdì non può essere un alibi per questa sconfitta. La cosa che ci amareggia sono gli infortuni che ci stanno limitando. Anche oggi non ho potuto schierare Rasic e nel finale si è infortunato anche Janning. Dobbiamo trarre degli insegnamenti da questa sconfitta. La Dinamo si candida per la conquista dei trofei stagionali. Certamente nei play off conterà molto la lunghezza delle rotazioni e penso che oltre noi saranno in corsa altre quattro o cinque squadre.
SACCHETTI
C’è poco da dire dopo una partita come questa. Questa partita, per il valore della squadra che avevamo davanti, entra di diritto nella storia della Dinamo. Onestamente devo dire che ogni tanto questa partita me la gustavo anche io. Ci sono stati degli sprazzi che contro una squadra di questo tipo raramente si vedono. Sicuramente in attacco abbiamo fatto molto canestro che è quello che ci permette di non patire in difesa, però ho visto 10/15 difese veramente importanti. L’importanza dei ragazzi della panchina è stata evidente, ma la storia di questa squadra ci insegna che ognuno sa qual è il proprio ruolo. I vari Vanuzzo, Sacchetti, Jack Devecchi e Pinton sanno che devono farsi trovare pronti e oggi lo hanno fatto al meglio. Pinton si è fatto male alla caviglia e dovrà essere valutato in settimana. Ora dobbiamo pensare solo al match di Biella e a non ripetere la prestazione di Caserta. Certamente non ci sarà negli occhi dei miei ragazzi la luce di questa sera, ma dobbiamo capire che se noi non giochiamo con la stessa intensità diventiamo una squadra mediocre e brutta da vedere. Non potete chiedermi un giudizio sul quarto di finale della coppa Italia contro Brindisi perché manca ancora troppo tempo. Un passo alla volta e quando sarà il momento penseremo a Brindisi.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Montepaschi Siena 96-66
Parziali: 19-17; 28-16; 27-13; 22-20.
Progressione: 19-17; 47-33; 74-46; 96-66.
Arbitri: Luigi Lamonica, Marco Giansanti e Mark Bartoli.
Mvp: Impossibile trovare il meritevole della citazione, dopo aver assistito a una prova corale che ha lasciato senza fiato i 5000 del PalaSerradimigni. Il direttore dì orchestra Travis Diener domina il duello con Bobby Brown, gravato ben presto del terzo fallo.
Wvp: David Moss e Matt Janning. Soffrono terribilmente, su entrambi i lati del campo, l’intensità gettata sul parquet dai sassaresi. Serata assolutamente da dimenticare per entrambi.
Marco Portas