Pesaro – Lo spareggio per abbandonare l’ultima piazza va meritatamente alla Scavolini Banca Marche contro un Angelico che incappa nella sua settima sconfitta consecutiva e continua a vedere da lontano l’uscita dal tunnel.
Nonostante i numerosi cambi al roster (ed il ritorno di Pinkney proprio prima di questo match) la formazione di Cancellieri è riuscita a stare in partita per non più di metà partita, complicandosi la vita fin da subito con un avvio inspiegabilmente molle e proseguendo per tutto il secondo tempo con i difetti che la stanno caratterizzando in quest’ultimo scorcio di stagione, ovvero una palese mancanza di fiducia ed una certa fragilità difensiva ancora non superata; in effetti l’arrivo di Tsaldaris e dello stesso Pinkney sembrano avere dato una maggiore sostanza alla squadra (mentre oggi Rochestie è stato impalpabile) ma evidentemente la strada è ancora lunga.
Per quanto riguarda la Scavolini banca Marche questa vittoria, al di là dell’ovvia importanza, è l’ulteriore conferma che l’uomo della provvidenza per i pesaresi è Rok Stipcevic; dall’arrivo del play da Milano la squadra ha cambiato faccia, proprio grazie ai punti ma anche alla sicurezza che il croato riesce a mantenere in quei momenti caldi che invece, prima del suo arrivo, coincidevano con i momenti più bui della Scavolini Banca Marche.
I pesaresi non riuscivano a vincere davanti al proprio pubblico addirittura da tre mesi, quando era stata Venezia a cadere, ma adesso con questa vittoria sono riusciti addirittura ad issarsi al terzultimo posto; ovvio che la strada è ancora lunga ma da questa partita sono tanti i segnali positivi per il futuro, come la presenza di un leader come il già citato Stipcevic, ma anche la crescita costante di Barbour ed i lampi di classe sempre più continui di Kinsey.
Inizio perfetto per la Scavolini Banca Marche, che difende aggressiva fin da subito, trovando punti piuttosto facili in contropiede e mantenendo anche una notevole lucidità mentale negli attacchi a difesa schierata; in attesa che si accenda Stipcevic sono appunto Barbour e Kinsey a propiziare il 14-4 di metà quarto, quando Cancellieri è costretto a chiamare time out per dare la sveglia ad una squadra che non lotta come richiederebbe la situazione d’emergenza che sta vivendo.
L’Angelico Biella si presenta infatti ai nastri di partenza incomprensibilmente sciatta e disattenta, come testimoniano i rimbalzi offensivi regalati e le palle perse per grossolane sviste; peraltro per tutto il primo quarto le cose non cambiano, visto che la frazione si chiude sul +9 (22-13), con il contributo più che apprezzabile di Cavaliero e Mack
Le cose cambiano nel secondo quarto, forse più per demerito della Scavolini Banca Marche che per i meriti dei piemontesi; come già successo in altre occasioni, i padroni di casa si rilassano dopo un buon primo quarto e gli ospiti, spinti dalla trance agonistica di Johnson ma anche dalla sostanza di Tsaldaris e dell’inaspettato Laganà, rimontano e poi passano in vantaggio con un parziale di 4-18 che non lascia scuse.
La colpa principale dei ragazzi di Markovski è sempre la solita, ovvero non riuscire più a giocare di squadra in attacco e permettere così agli avversari di riprendere fiducia con il minimo sforzo.
Dopo poco più di quattro minuti l’Angelico ritorna in parità a quota 26, quando Markovski deve fronteggiare anche il problema dei tre falli di Crosariol; la rincorsa di Biella comunque non si ferma qui, perché ancora Johnson e Tsaldaris propiziano il 31-36 prima che nei caotici minuti finali Pesaro non operi una contro-rimonta suggellata da una tripla inventata da Stipcevic sulla sirena.
Costui si rivela ancora una volta l’uomo chiave per questa Scavolini Banca Marche perché, dopo aver lasciato il palcoscenico ad altri per buona parte dei primi due quarti, in apertura di secondo tempo lancia i suoi verso il break che si rivelerà decisivo; in apertura di terzo quarto il croato trova un’importantissima tripla con fallo che poi accende anche Mack.
Tre triple quasi consecutive dell’ala americana ed un antisportivo fischiato per un fallo sullo stesso Stipcevic portano i padroni di casa sul 57-44 quando mancano 3:15 minuti all’ultima pausa breve; sotto un fuoco di fila così serrato l’Angelico perde fiducia e lucidità e non riesce più a rialzare la testa, nonostante i padroni di casa giochino per lunghi tratti del match con Mack da unico lungo e con Flamini fuori uso per vari malanni fisici.
Cancellieri prova a rimescolare le carte adattandosi al quintetto piccolo avversario ed ordinando una zona che somiglia tanto alla mitica 1-3-1, ma comunque il terzo quarto si chiude sul 61-51 anche perché, oltre ad uno scatenato Johnson ed alle triple di Tsaldaris, ben poco arriva dagli altri.
Nell’ultimo quarto comincia a carburare anche il redivivo Pinkney sotto i tabelloni, ma in realtà la Scavolini Banca Marche mantiene sempre abbastanza agevolmente un vantaggio in doppia cifra, grazie al solito Stipcevic ma anche alle spettacolari giocate di Barbour che infiammano l’Arena.
Lo spareggio di oggi non può essere ovviamente decisivo, ma il match ha evidenziato che i pesaresi hanno già trovato quella svolta con cui affrontare con maggiore serenità la volata salvezza, mentre l’Angelico si ritrova ancora invischiata in quei problemi di fiducia che anche a pesaro conoscono tanto bene.
Scavolini Banca Marche Pesaro – Angelico Biella 89-76
Parziali (22-13; 14-23; 25-15; 28-25 )
Progressione 22-13; 36-36; 61-51
Tabellini
http://195.56.77.210/game/65631.html
Mvp: i numeri premierebbero Kinsey, con 19 punti ed 11 rimbalzi con 29 di valutazione complessiva, ma la palma del migliore in campo non può non andare a Stipcevic, vero e proprio faro per questa squadra e non solo per i 25 punti complessivi ma per la sicurezza e la presenza nei momenti più caldi della partita.
Wvp: Mavunga parte in quintetto base ma il suo apporto alla partita è praticamente nullo, al punto da venire richiamato presto in panchina da Cancellieri per poi non rientrare più in campo, nonostante un reparto lunghi piuttosto in difficoltà.
Spogliatoi
Markovski: penso che sia stata una vittoria meritata e per questo complimenti a tutti, sia ai giocatori che al pubblico; noi per vincere dobbiamo ottenere il massimo possibile da tutti i nostri elementi ed oggi i ragazzi sono stati tutti importanti, compreso Crosariol che, nonostante i problemi di falli, ha dato un grande contributo in difesa. Ma anche gli altri, al di là dei buoni tabellini, hanno svolto un eccellente lavoro perché, proprio per i problemi di falli, molti dei miei giocatori si sono dovuti adattare a giocare fuori ruolo per molti minuti ma con buoni risultati.
Cancellieri: la prima considerazione che mi viene in mente è che abbiamo avuto più psicologico che tecnico. I primi due quarti sono contati il giusto e poi tutti i nostri problemi sono nati con le loro triple ad inizio terzo quarto quando, dopo il mio time out, è crollata la fiducia dei giocatori. Così di conseguenza sono arrivate delle scelte forzate, qualche mancato rientro in difesa e le cose inevitabilmente sono andate a rotoli. Noi abbiamo evidentemente bisogno di ricompattare la squadra dopo i nuovi arrivi ed a Pesaro possono capire bene questa nostra situazione; sono convinto che la prima vittoria saprà sbloccarci e ridarci quella spensieratezza che serve per portare a casa le partite, ma adesso dobbiamo lavorare con tutte le forze per raggiungerla
Giulio Pasolini