[b]Una partita persa sul più bello che ha salutato i sogni di gloria della partecipazione ai play off. Termina così, col nono posto conquistato, la stagione della Premiata Montegranaro che avrebbe comunque disputato i play off, anche perdendo, se Biella e Cantu non avessero vinto[/b]
Una partita dai due volti quella andata in onda al PalaSavelli per la17 esima ed ultima giornata di campionato della serie A di pallacanestro: quello soddisfatto della salvezza, conquistata, per Teramo e quello scuro dei mancati play off per la Premiata che si è vista letteralmente sfuggire di mano la prestigiosa possibilità di partecipare, nellanno del debutto, alla post season valida per la conquista dello scudetto 2007.
Latmosfera era quella delle grandi occasioni, uno scenario degno del miglior spettacolo agonistico con gli spalti del PalaSavelli gremiti in ogni suo angolo, grazie anche alla numerosissima ( almeno 500) presenza dei tifosi teramani che, complici la relativa distanza e limportanza della partita, sono accorsi in massa.
Uno start anomalo con una Premiata spenta e poco reattiva che si è caricata subito di errori e pesanti falli (emblematici i due fischiati immediatamente a Thomas per la pressante marcatura su Poeta, poi alternatosi con Maresca) i quali hanno permesso a Teramo di agguantare subito il vantaggio gelosamente custodito fino alla fine del primo tempo terminato sul 38 a 34 a favore degli abruzzesi.
La pausa sembra far bene ai padroni di casa che, rinfrescata la memoria circa spessore della partita che stavano disputando, tornano in campo decisi a primeggiare e così è, per un attimo. Due bombe di Thomas portano i suoi sul più 10 al 25esimo del terzo quarto che diverrà più 11 dopo un contropiede di Vitali quasi allo scadere della penultima frazione di gioco che si risolve con un punteggio di 64 a 58 per i redivivi Pillaboy.
Negli ultimi 10 minuti della stagione regolare di serie A, quella che gli oltre 4.000 del PalaSavelli hanno visto è stata una vera e propria lotta per la sopravvivenza interpretata perfettamente da Teramo, che si sarebbe comunque salvata data la sconfitta di Reggio Emilia contro Capo dOrlando, con la Premiata sbiadita cugina di quella andata in onda tutto lanno che poco ha potuto contro limplacabile grinta abruzzese aiutata dal costante canto della curva teramana. Per ogni tripla perfettamente messa a segno da Janicenocks (due in pochi istanti) ci sono quelle sbagliate di Childress prima di Slay e Thomas poi e una pesantissima palla persa dallattacco sutorino che frutta altri due punti a Teramo per mano del terribile Poeta. La sensazione che pervade lincredula e delusa curva giallo-blu, e non solo, è quella di una partita completamente sfuggita di mano, inspiegabilmente se vogliamo, che ha visto lo scorrere dei titoli di coda sul delirio della curva teramana letteralmente inpazzita per lagguantata salvezza da parte della loro squadra.
Così è terminata la prima stagione della Premiata Montegranaro in serie A, con una partita persa sul più bello con un risultato di 83 a 89 e con un forte dispiacere per tutta la truppa giallo-blu che quasi si poteva toccare con mano. Un inizio strepitoso, con lindimenticabile vittoria su Roma, un proseguimento degno dei migliori team grazie ai prestigiosi risultati contro squadroni come Treviso Roma e Bologna, una fine amara che nonostante tutto non andrà ad intaccare tutto ciò che di buono questa giovane e neo promossa squadra ha fatto durante il suo primo anno di serie A.
Avevamo la torta, è mancata la ciliegina è il commento, perfettamente in grado di rendere lidea, del presidentissimo della Sutor, Tiziano Basso.
[b]Ci è mancato qualcosa coach Pillastrini analizza la partita
La mancata conquista dei play off non deve offuscare la strepitosa stagione che abbiamo disputato. Il futuro? Dovessero chiamarmi i Chicago Bulls accetterei, in caso contrario[/b]
Un mesto e dispiaciuto coach Pillastrini fa capolino in sala stampa. Latmosfera non è delle più piacevoli e il commento di Pilla lo testimonia subito. E stata una partita particolare, ci sembrava di poter far bene e invece ad un certo punto ci siamo spenti in maniera inspiegabile. Ci è mancato qualcosa prosegue il coach ad un certo punto pensavamo di averla vinta e ci siamo buttati nella superficialità. Il 4 fallo fischiato a Thomas ha cambiato la partita, poi anche Slay, ugualmente gravato dai falli, è uscito dalla partita e abbiamo perso.
Di solito sono sempre positivo nel commento della mia squadra e non voglio non esserlo anche in questo momento perché nonostante tutto è stata una stagione bellissima per cui il mio consiglio è che bisogna festeggiare lo stesso per tutto ciò che di buono si è fatto durante lanno. Il fatto è che questa squadra e questa gente si era abituata, negli ultimi 3 anni, a chiudere sempre con una vittoria o con una promozione, questanno non è successo ma non bisogna perdere di vista quanto di buono è stato comunque fatto.
[b]Coach, cosa dirà per far sorridere i tifosi? Loro aspettano solo una notizia[/b]
Adesso non è il momento di parlare di futuro, quello che posso dire è che io a Montegranaro sto molto bene e non chiederò di andare via a meno che non ci siano nellaltro piatto della bilancia offerte particolarmente appetibili chiude con una battuta il coach giallo-blu che sa di promessa e di ottime prospettive per il futuro: Dovessero chiamarmi i Chicago Bulls (squadra di NBA) allora mi vedrei costretto ad accettare, in caso contrario
Chiara Marzan