SIENA- Simone Pianigiani: non si può che iniziare così la presentazione della partita di stasera al Palaestra, Simone Pianigiani, il nocchiero della Nazionale italiana ma, soprattutto, l’uomo che era già presente come aiuto coach nel 2004 al tempo del primo scudetto mensanino e che ha guidato poi, da capo-allenatore, la Montepaschi al record dei 6 scudetti consecutivi dal 2007 al 2012. Il buon Simone si è trasferito, nell’estate 2012, al Fenerbache di Istanbul dove ha continuato a cogliere ottimi risultati se è vero, come è vero, che la squadra turca ha conquistato la coppa nazionale e guida tuttora la classifica del campionato, è vero che in Eurolega i turchi hanno un cammino molto balbettante e probabilmente si fermeranno allo scoglio delle top16, ma nessuno penso si sarebbe aspettato le dimissioni che Pianigiani ha rassegnato proprio alla vigilia della partita più attesa, e cioè la sfida di Siena. La gara di stasera perde così il protagonista più vero anche se sul parquet i tifosi senesi potranno seguire le gesta di 3 grandissimi ex: David Andersen, Romain Sato e Bo McCalebb. Facile prevedere una standing ovation per questi tre eroi dei grandi successi mensanini del recente e remoto passato anche se poi, alla palla a due, ognuno penserà giustamente ai propri interessi. Gli interessi dei turchi, ad onor del vero, sono di difficile interpretazione nel senso che la strada per la qualificazione ai PO di Eurolega è davvero difficilissima, ai limiti dell’impossibile, anche un’eventuale vittoria a Siena regalerebbe infatti poche chances agli uomini di Erdogan, ma comunque è ovvio che i turchi ci proveranno fino alla fine. Il roster del Fenerbache è di tutto rispetto e, infatti, oltre ai tre grandi ex biancoverdi già citati vedremo all’opera atleti del livello di Onan, Ermis, Tripkovic, Peker, Savas, Batiste e, soprattutto, quel Bogdanovic giocatore di livello assoluto già in odore di NBA ed autore di una grandissima prova nella partita di andata. A questo gruppo davvero forte Luca Banchi contrapporrà una rosa finalmente al completo, coi recuperi di Ress e Carraretto e con la solita leadership di un Brown che in riva al Bosforo giocò una partita fantasmagorica segnando 41 punti. I vari Hackett, Moss, Sanikidze, Kangur, saranno chiamati ad una super prova su entrambi i lati del campo e, per finire, nel pitturato assisteremo ad un duello di altissimo livello tra Eze da una parte e Batiste dall’altra. Per la Mens Sana una vittoria significherebbe probabilmente un passo pressochè decisivo verso i PO di Eurolega. Un occhio andrà gettato anche alle altre partite del girone con Caja-Maccabi che assume un valore importantissimo stante una classifica che vede Siena in vantaggio di 4 punti sulla quinta che, in questo momento, è proprio il Caja Laboral di Vitoria con i gialli di Israele che sono sesti a 2 soli punti di distanza, una vittoria di Siena con contemporanea sconfitta degli spagnoli proietterebbe gli uomini di Banchi a 6 punti di vantaggio sulla quinta a sole 5 gare dal termine. Ma è inutile fare congetture, serve ora concentrarsi su una partita difficilissima, su un avversario tosto, su una serata che per diventare magica deve essere affrontata col giusto piglio dai ragazzi in canotta biancoverde. Luca Banchi commenta così, sul sito ufficiale della Società, la sfida di satsera:
“Affrontiamo la partita contro il Fenerbahce con la consapevolezza di avere di fronte una delle migliori formazioni continentali, arricchita dal talento di grandi campioni che sapranno interpretare questa partita per far valere la loro esperienza e tentare di centrare un successo che rilancerebbe le loro aspirazioni di qualificazione. La nostra speranza è quella di andare ancora una volta oltre i limiti di una squadra fin qui straordinaria nel riuscire a competere anche contro avversarie così attrezzate, cercando di fornire una prestazione di altissima intensità e continuità, l’unico mezzo per centrare il successo contro una squadra di tale caratura.”
La palla a due verrà alzata al Palaestra di Siena alle 20,45 del 28 febbraio 2013. Gli arbitri saranno i signori Arteaga (Spagna), Zamojski (Polonia), Koromilas (Grecia).
Alessandro Lami