Allinizio dellanno, quando il caldo faceva capolino e le squadre prendevano forma, lobiettivo per le due società, era arrivare alleurolega, non importa quando, non importa come, ma ciò che contava tornare nellEuropa che conta.
Alla fine lAJ e la Virtus ci sono arrivate, grazie anche a qualche disavventura altrui (vero Benetton e Climamio?) e al fatto che bastava raggiungere le semifinali per assicurarsela.
La Virtus si è giocata una pericolosissima gara 5 tra le mura amiche contro lAngelico, già in grado di espugnare una volta e mezza il Palamalaguti in gara 1 e 3. I volti di Sabatini, Markovski e dei giocatori nel prepartita erano decisamente tirati e preoccupati, perché questo era un appuntamento senza ritorno e senza possibilità di errore.
Sottovalutare lavversario era pressoché impossibile, ma la tensione ha giocato un brutto scherzo nelle battute iniziali ai bianconeri, infatti Biella ha raggiunto anche la doppia cifra di vantaggio, nutrendosi del talento smisurato di Gaines e Thomas.
Poi nel secondo tempo la tenacia, la cattiveria e soprattutto la difesa VidiVici, hanno fatto tutta la differenza del mondo generando un maxiparziale (17-0) e un secondo tempo tutto in discesa verso la [b]Devotion[/b].
Ad inizio quarto periodo il tappeto rosso era completamente disteso sul parquet del Palamalaguti e nel palazzetto più buio di tutta la lega, è riapparsa la luce.
Il 3-2 sofferto con Biella non parla di una squadra al top della condizione, ma [b]lidentità[/b] e [b]la voglia di sacrificio[/b] rimangono e verranno trasportati anche nella serie di semifinale contro Milano.
Dallaltra parte lAJ ha conquistato, forse con una partita di ritardo, laccesso alle semifinali contro una Varese meritevole di lode, mai doma, ma onestamente sotto il par come roster e talento a disposizione.
La sufficienza dei giocatori milanesi, che già in altre occasioni era trapelata, è costata il primo match point in gara 3 tra le mura amiche. Sembrava già che qualcosa scricchiolasse negli ingranaggi, fin li ben oliati, della macchina capitanata da Djordjevic. L1-22 da dietro larco non può che essere sintomo di uno sbagliato approccio mentale al match. Consideriamo poi il fatto che nelle prime dieci bombe di gara 4 gli errori sono stati solamente tre e il risultato dellequazione è sotto gli occhi di tutti, Magnano in primis.
Anche gara 4 è stata portata a casa dai milanesi con eccessiva fatica dopo aver dominato sostanzialmente per 30 minuti. A decidere è stato forse il giocatore meno talentuoso, ma con miglior attitudine al lavoro e al sacrificio, ovvero [b]Sven Schultze[/b] con 6 punti in fila, che da -1 hanno portato a +5 nella Santa Barbara di Masnago. Watson ha dimostrato che non cerano forze competenti per poterlo arginare nel verniciato ed anche il sempre decisivo Gallinari ha manifestato per lennesima volta una maturità tecnica e mentale spaventosa. La serie doveva finire 3-0 senza appello, ma forse questo errore di concentrazione potrebbe tornare utile come lezione nella prossima serie, perché deconcentrarsi contro una squadra come quella di Markovski vuol dire quasi sicuramente soccombere. Il fattore campo arride a Milano e questo non è affar secondario, ma come abbiamo visto nel primo turno le due squadre sono state in grado di vincere e di convincere fuori casa, ma anche di capitolare nel proprio tempio. Lorganico, il talento e il fattore campo fanno partire con qualche metro di vantaggio i milanesi, che dovranno cercare di iniziare bene la serie per potersi giocare le proprie carte con più leggerezza. Sarà un ping pong di [b]responsabilità[/b], [b]tensione[/b] e [b]pressione[/b] tra le due squadre che dovranno saperle gestire in modo intelligente, incanalandole sui 28 metri e non in polemiche o problemi fuori dal campo come è successo in un passato, neanche troppo lontano, in altre situazioni.
Sul parquet cè la tradizione, due delle squadre più vincenti dItalia e dEuropa, due società che vengono da un purgatorio più o meno profondo e vogliono tornare grandi, provando a sfidare l innominabile Siena di questanno.
Tuttaltro che da escludere cinque partite e qualche overtime. Si parte mercoledì and have some fun.