SIENA- Mancano 5 giornate al termine delle top16 di Eurolega, Siena continua ad occupare la seconda piazza del proprio girone e la occuperà, qualsiasi sia il risultato della partita di stasera, anche al termine della gara in Russia. La Montepaschi si gioca le speranze di qualificazione ai ply off, speranze che al momento sono molte, in queste ultime 5 difficilissime partite. Se si esclude la trasferta contro il derelitto Besiktas, ancora fermo a zero punti, quelle che mancano da giocare sono tutte partite dall’esito incertissimo a cominciare da quella di stasera che si giocherà nel popoloso sobborgo di Mosca all’insolita ora delle 16,30. Le difficoltà che gli uomini di Luca Banchi vanno ad affrontare sono molte e di svariati tipi, si parte dal considerare il roster a disposizione di coach Kurtinaitis e si vede subito che il peso specifico dei gialli di Russia è notevole. L’uomo più rappresentativo è sicuramente Zoran Planinic, play di 2 metri e di grandissimo talento offensivo, ma accanto a lui impossibile non menzionare l’ex Virtus Bologna Petteri Koponen, l’indigeno Serghey Monya, il croato Kresimir Loncar vecchia conoscenza del basket nostrano. E poi la batteria dei lunghi russi con Paul Davis, pericolo pubblico numero uno, affiancato da Nielsen, Zhukanenko, dal già citato Loncar, dall’altro Usa Augustine. Fridzon e Vyaltsev allungano una rosa davvero profondissima costruita per arrivare in fondo a questa Eurolega 2013. Parlavamo però di difficoltà di svariati tipi, ed in effetti oltre alla forza indubbia degli uomini di Kurtinaitis c’è pure un fattore campo davvero importante. Il Khimki, in questa edizione di Eurolega, ha subito una sola sconfitta casalinga (contro l’Olympiacos) battendo sul proprio parquet perfino il Barcellona. Come se non bastasse tutto ciò, la Montepaschi che staserà va ad incrociare i ferri col Khimki è abbondantemente incerottata, ed ecco quindi un altro problema di non poco conto: le assenze senesi e le condizioni fisiche dei presenti. Eze si è allenato a parte, Daniel Hackett mancherà e, come lui, mancherà pure Tomas Ress, i due sono rimasti a Siena a curarsi. E’ ovvio che in queste condizioni, e con tali premesse, il pronostico pende nettamente a favore dei padroni di casa che, tra l’altro, saranno motivatissimi al fine di evitare l’aggancio in classifica del Maccabi vittorioso ieri sera. In caso di vittoria i russi andranno in terza posizione, affiancando l’Olympiacos, alle spalle proprio di Siena e dell’irraggiungibile Barcellona che con la vittoria di ieri sera è matematicamente qualificato per i quarti di finale. La Mens Sana, dal canto suo, occuperà comunque la seconda piazza del girone e, in caso di sconfitta, dovrà guardarsi dal rientro dell’Olympiacos e da quello proprio dei russi. La partita di andata terminò con 6 punti di scarto in favore dei campioni d’Italia e, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe bene almeno riuscire a mantenere la differenza canestri in vista di un arrivo in volata tutt’altro che da escludere. E’ ovvio che in caso di vittoria la Mens Sana staccherebbe virtualmente il biglietto per i PO della manifestazione portandosi a 6 punti di vantaggio sulla quinta piazza a 4 partite dal termine.
La squadra biancoverde si è allenata a Bologna prima di salire sull’aereo che l’ha portata a Mosca, poi ci sono volute ben 6 ore di spostamento in pullman per raggiungere la destinazione.
Luca Banchi, sul sito ufficiale della Società senese, ha così presentato la sfida di stasera:
“La gara di Mosca avrà un valore particolare perché coinvolge due formazioni impegnate nel tentativo di centrare la qualificazione ai playoff di Euroleague ed il Khimki, alla luce di un record casalingo di 8 vittorie ed una sola sconfitta, farà di tutto per confermare la propria forza tra le mura amiche.
Nella gara di andata centrammo una vittoria paragonabile ad un’autentica impresa, per lo strapotere fisico dei nostri avversari ed il solido sistema offensivo e difensivo che anche in quell’occasione dimostrarono di avere. La nostra perdurante emergenza ci obbligherà a giocare una gara al di sopra delle nostre possibilità per arginare un avversario così forte e motivato”.
Sono chiamati a fischiare questa sfida i signori Christodoulou (Grecia), Muhvic (Croazia), Nuran (Turchia).
Alessandro Lami