Quando prendi a pugni un muro in un puro raptus di rabbia, rischi soltanto di far male a te stesso, perchè sarà molto dura mandarlo giù a mani nude. Quando hai da fronteggiare infortuni, sfortuna, condizioni fisiche deterioranti minuto dopo minuto e ti trovi ad affrontare un avversario che mette tutti e 40 minuti sul piano della fisicità, è difficile portare a casa la partita. L’Athena Roma ci ha messo il cuore, ma non è bastato, contro un’Umana Reyer Venezia cinica ed opportunista, trascinata dalla prestazione di Pan, 20 punti e tante cose nell’arco di tutta la gara, nonchè dalla gran gara di Carlotta Gianolla, che segna 8 punti tutti nel primo tempo, prima di una ripresa sottotono. Ciavarella ci mette il cuore e la grinta di sempre, combattendo contro un infortunio, chiude con 18 punti e 6 rimbalzi, ma il finale arride alle lagunari, 40-51. Le capitoline pagano l’11/22 dalla lunetta che sarebbe potuto risultare decisivo alla lunga, viste le polveri bagnate di tutte le tiratrici in questo incontro, nonchè lo stesso dato statistico di Venezia che fa di peggio (7/20). Partita decisa da un secondo quarto in cui tanti rimbalzi offensivi ed energia permettono alla Reyer di prendere un vantaggio che sarà decisivo. Onore delle armi per l’Athena che esce dal campo tra gli applausi dei suoi calorosi sostenitori, molto nervosa anche per un arbitraggio che probabilmente è stato fin troppo all’inglese.
LA CRONACA: Inizio di gara involuto, partita molto sentita e tesa, le difese hanno la meglio, le palle perse si sprecano. Un 1/2 di Grimaldi sblocca il punteggio, è quello che ci vuole per accendere la contesa, vede le due giocatrici più attese, Ciavarella da una parte e Pan dall’altra iniziare a crivellare il canestro in un testa a testa continuo tra le due squadre. I due coach scelgono di affidarsi a una difesa individuale, ne escono dei bei duelli che forzano non poche palle recuperate. Ciavarella continua a segnare e recuperare rimbalzi, Ciriotti va col jump dalla lunetta è al 6′ Roma è avanti 9-4. Per dare una scossa alla sue ci vuole il colpo del campione e Pan mette un bel feed away che ricuce lo strappo. Le capitoline, sulle ali dell’entusiasmo, mettono da parte un piccolo margine grazie ad una difesa a dir poco perfetta, che può essere bucata solo dalle magie di Gianolla. La riscossa Reyer parte da un pressing asfissiante tutto campo e dai raddoppi negli angoli e a ridosso della linea di fondo. Alla seconda persa di fila, coach Casadio preferisce parlarci su. Le biancoblu sembrano perdere la bussola e vengono punite dalla terza entrata in fila di Gianolla e dal canestro nel traffico di Callegari che vale il sorpasso. La riscossa arriva sull’ultimo possesso con la bella soluzione in “navarrata” di Grimaldi che vale il pareggio 14-14 alla prima sirena. Il secondo quarto segue lo stesso conovaccio del primo, con equilibrio e gioco ragionato da ambo le parti. Ci si butta a terra su ogni pallone e non si concedono tiri facili. La tripla di Ciavarella regala il vantaggio all’Athena, con Venezia che si affida troppo a giocate di 1 vs 4 senza trovare il bersaglio grosso. Si segna pochissimo, e mai banalmente. Il piazzato di Pan dalla media distanza regala all’Umana il sorpasso, propiziato grazie a qualche forzatura di troppo delle capitoline. Venezia ha dalla sua maggiore profondità e al 16′ prende un break di 6 punti (17-23) grazie ancora a Gianolla e alla tripla di Armari. Piove sul bagnato in casa biancoblù perchè Ciavarella è costretta ad abbandonare il campo per problemi fisici e considerando che già nella prima gara le romane avevano perso Hernandez per un serio infortuno al ginocchio, sembra capirsi dove la fortuna abbia puntato. Le giovani di Casadio ci mettono tanto cuore, ma non arrivano punti sul tabellone. Bergamin realizza e allarga fino al massimo vantaggio delle lagunari sul +8. Nel momento del bisogno, le capitoline si stringono ancor più compatte: visibilmente dolorante Ciavarella torna in campo e dalla rimessa pesca Grimaldi per un lay up facile che chiude il parziale ospite. Venezia ritorva le sue certezze in difesa, con vari recuperi in fila: Pan chiude prima col gioco da tre punti, poi con 2 liberi e infine con un altro lay up. Il press a tutto campo delle orogranata impedisce alle capitoline di superare il centrocampo. Munnia trova dalla spazzatura un canestro difficile che serve per il morale, proprio sulla sirena, che vale il 21-32 alla pausa lunga. La ripresa si apre con la zona 2-3 di marca capitolina e un bel canestro di Munnia, che riporta le sue sul -9. Il risultato è che la reyer ne perde in intensità e si innervosisce commettendo qualche fallo di troppo, ma non arrivano per Grimaldi e compagne quei punti per riaprire la sfida. I piazzati di Basso e Faoro ridanno linfa alle lagunari che recuperano grazie al pressing l’ennesimo pallone della serata. La gara, dominata dalla tanta fisicità, al limite del fallo, delle veneziane diventa una corrida senza vincitori nè vinti, con poco spettacolo e tanti liberi. Callegari sale in cattedra e regala nuovamente 11 lunghezze alle sue. Gianolla non affonda il montante da ko litigando a più riprese col ferro, così Roma ci prova, subendo falli e provando ad aggiustare una percentuale ai liberi non certo esaltante. Poi negli ultimi secondi, dopo il -9 di Ciavarella, succede di tutto con un discutibile fallo tecnico a Ciriotti che esce dal campo per falli, su cui però Pan fa 0/2. All’ultima sirena il tabellone recita 31-40. Il primo acuto dei 10′ conclusivi è un giro e tiro nel traffico di Tiberi che vale il -7. La risposta è targata ancora una volta Francesca Pan, che piazza un 5-0 pesante. Ciavarella si prende la squadra sulle spalle e prova per l’ennesima volta a riportarla in carreggiata, ma sembrano mancare le energie fisiche alla squadra capitolina per imbastire la rimonta col cronometro che scorre. La stoppata ancora di Pan su Munnia è il colpo del definitivo ko. La partita si innervosisce e gli arbitri salgono in cattedra, con tecnico ed espulsione alla panchina romana, ancor una volta non sfruttati per nulla dalla squadra lagunare. Finisce 40-51, con Roma che lascia a testa alta questa competizione, in cui ha combattuto anche oltre che con gli avversari, mentre Venezia accede alle semifinali dove dovrà fare però qualcosa di più per battere l’avversario.
Athena Roma-Umana Orogranata Venezia 40-51 (14-14; 21-32; 31-40)
Athena: Bonini, Piacentini 2, Grimaldi 6, Ciavarella 18, Munnia 7, Tiberi 4, Galli, Ceresi, Verrecchia, Nisticò, Ciriotti 3, Accettola. All.Casadio
Umana: Faoro 2, Armari 3, Pan 20, Muscariello ne, Gianolla 8, Zuin, Basso 4, Tamai, Gallina ne, Callegari 10, Bergamin 4, Lorenzin. All.Rocco
Domenico Landolfo