Oggi è un giorno di svolta per la pluridecorata società dellOlimpia Milano, non sappiamo se la svolta sarà in bene (possibile) o nel male (in tal caso ci sarebbero scenari preoccupanti), ma il consiglio d’amministrazione di ieri sera, ha mietuto le prime vittime con la speranza di muovere l’asetticismo e la scarsa professionalità presenti.
Stamane sul tavolo del presidente Corbelli cera una busta contenente le dimissioni del gm [b]Gino Natali[/b]. Dopo tutte le manifestazioni possibili ed immaginabili di disappunto dei tifosi nei suoi confronti, dopo le figuracce rimediate in Italia ed Europa, l’ingente quantità di fumo negli occhi ai tifosi e le scelte scellerate, finalmente quello che è da tutti indicato come il colpevole al 50% (l’altro 50% è del presidente) delle malefatte milanesi degli ultimi anni, si è fatto da parte.
[i]”Visti i risultati deludenti della squadra, la situazione ambientale difficile e resomi conto della necessità di una sterzata forte e decisa, ho preso la decisione di dimettermi.”[/i] Queste le parole decisamente lapidarie di un general manager che ha poco a che spartire ormai con la maglia Olimpia (per fortuna) e con il mondo del basket. Infatti il toscano, visti i buoni rapporti creatisi con Adriano Galliani, sembra vicino ad una scrivania nel mondo del calcio ed ovviamente in via turati. Sentiamo di fare dei sinceri auguri ai rossoneri per la (eventuale) nuova avventura.
Segnata la prima X sulla fotografia di qui sopra, arriva anche la seconda vittima dellepurazione.
[b]Zare Markovski[/b] dopo un inizio di campionato con una sola vittoria in sei partite e una squadra che ha dimostrato tutte le vergogne possibili in quel di Siena, è stato sollevato dallincarico. Si vociferava ormai insistentemente che la squadra fosse stata fatta in gran parte senza il parere del coach (nulla di nuovo rispetto alle vecchie gestioni), ma il presidente Corbelli oggi ci ha tenuto a precisarne il contrario: [i]”Watson e Bulleri c’erano prima dell’ingaggio di Markovski. Tutto il resto è stato deciso in sintonia con il coach che in questo gruppo credeva ciecamente. Con Bulleri potevamo uscire dal contratto, su indicazione del tecnico abbiamo scommesso su di lui. Ci sono momenti in cui non si può aspettare oltre perché mentre il dottore pensa il paziente può morire. La squadra è stata fatta in funzione della filosofia non tradizionale del coach, forse abbiamo scelto l’allenatore sbagliato.[/i]
Il coach macedone, reduce da tre finali lo scorso anno con la Virtus, è stato esonerato con troppa fretta. E chiara la situazione gravissima della squadra, la mancanza di risultati e uneurolega alle porte, ma dare ancora un po di tempo ad un allenatore che comunque è tutto fuorché sprovveduto, sarebbe stata una scelta meno semplicistica, ma forse più intelligente.
Cosa fatta capo ha ed ecco che al suo posto subentra lennesimo traghettatore made in Corbelli alla sua seconda esperienza di questo tipo, ovvero [b]Attilio Caja[/b].
Un amico che mi aiuta in un momento difficile. Questo è il pensiero del presidente sulla nomina del nuovo coach, che comunque avrà carta bianca e potere decisionale sulle permanenze o meno dei giocatori. Il nuovo coach ha firmato un contratto fino a giugno con il chiaro intento di portare a termine una stagione senza troppi danni per poi cambiare tutto di nuovo lanno prossimo.
Si, proprio tutto, perché a chiudere il cerchio dalla giornata di fuoco, cè anche la volontà di Corbelli di farsi, lui pure, da parte.
Ha annunciato la ferma intenzione di lasciare questa Olimpia, infatti ha messo in vendita le quote di maggioranza della società dicendo che sicuramente terrà fede alla sua posizione sino a quando uno o più acquirenti non rileveranno la quota. Limpressione è che alla prima offerta trattabile si arriverà ad una soluzione. Le voci che corrono sono molteplici a partire dal futuro allenatore che potrebbe vedere ex campioni come Coldebella o Meneghin al timone, per arrivare ai nuovi dirigenti ed ad un nuovo presidente.
Tutta aria fritta, quello che di sicuro cè è che la stagione di Milano è già da considerarsi conclusa per quanto riguarda i sogni di gloria sottoforma di eurolega e campionato; lunica magra consolazione è la possibilità di un futuro migliore e una società che ami e creda fermamente nella maglia biancorossa. Giorgio Armani (direttamente o meno) potrebbe essere proprio una soluzione plausibile per la presidenza, forse la più azzeccata, limportante è che ci sia la completa dedizione ad una squadra e a dei tifosi che ormai da troppo tempo non sanno più cosè la vittoria… e per una squadra che ha annoverato e vinto con talenti del calbiro di McAdoo, D’Antoni, Meneghin, Gentile, Bodiroga ecc, non è facile da digerire.