[b]Quintetti:[/b]
[b]TAU Ceramica all. :[/b] Vidal, Rakocevic, Planinic, Teletovic; Splitter
[b]Vidivici[/b]: Conroy, Holland, Lestini, Giovannoni, Chiacig
Dopo Pesaro secondo batosta consecutiva per la Virtus, che dopo un inizio confortante lascia via libera ad un TAU sicuramante superiore, ma lo fa nel modo peggiore. Pronti via e grazie al gioco interno Bologna si trova sul 3-0 e sul 5-2 poi, dopodichè i baschi cominciano a macinare il loro gioco, fatto di palla che gira vortigosamente, gioco dentro fuori e grazie ad un Teletovic infallibile, autore di 8 punti quasi consecutivi, si ritrovano sul 15-9. Visti gli avversari scappare Pillastrini chiama T/O, ma evidentemente serve a poco, poichè la squadra continua a non difendere sul perimetro e a forzare tutte le conclusioni offensive, specialmente con Holland, permettendo al TAU di chiudere il primo quarto sul 26-19. Si riparte, ma la musica non cambia, anzi i rossoblu spagnoli partono a spron battuto piazzando un parziale di 12-1 che sembra di fatto chiudere il match. A questo punto la Virtus pare avere però un moto di orgoglio, e grazie ad un Crosariol ombrello protettivo in difesa, e a un Giovannoni che riesce a mettere le prime bombe della partita torna sul 46-34 palla in mano a 37″ dalla fine del tempo, ma una dubbia infrazione di passi fischiata da Brazauskas toglie la palla di mano ai bianconeri e permette al TAU di chiudere il tempo con l’ ennessimo buon tiro dall’ arco della sua partita. Ricordiamo che questa piccola reazione avviene nonostante un Anderson praticamente fuori dalla partita, autore di 3 falli in un amen e reduce dal ritorno negli U.S.A. per assistere alla nascita del suo primogenito.
Dopo l’ intervallo lungo chi spera in una ripartenza orgogliosa della Virtus rimane deluso ed anzi, si ripete lo shock di Pesaro e si prendono 29 punti in un quarto, trasformando il resto della partita in garbage time, e permettendo, unica nota positiva della serata, l’ esordio in Eurolega di Canelo e Da Ros. Se è vero che se piove protrebbe anche grandinare si segnala anche l’ infortunio di Giovannoni a fine gara, che ne mette in dubbio il suo impiego per il derby di sabato prossimo.
[b]MVP:[/b] Mirza Teletovic, autore di una parita quasi perfetta con un avvio che da il la alla cavalcata basca.
[b]WVP:[/b] L’ ateggiamento della Virtus
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]TAU:[/b] la prestazione in toto, la circolazione di palla, la squadra
[b]Vidivici:[/b]la pallida reazione nella seconda metà del secondo quarto, la presenza sotto le plance di Crosariol, il cuore di Giovannoni
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]TAU:[/b] difficile torvare qualcosa, se non la morbidezza di di Mc Donald e la strafottenza di Planinic, che contro una squadra più orgogliosa gli sarebbe costata cara.
[b]Vidivici:[/b] L’ atteggiamento supponente, l’ idea di non essere ancora una squadra, la mancata capacità di reazione e l’ idea che alla prima difficoltà si perda completamente la bussola.
Statistiche totali: [url=http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=16]http://www.euroleague.net/main/results/showgame?gamecode=16[/url]
Se l’ idea di squadra iniziale per la Virtus era quella di avere tanto talento con gli esterni USA con i lunghi italiani a fare da spalle, beh questa idea per ora è completamente naufragata in quanto il reparto sotto è l’ unico che da un’ idea di solidità. La speranza è che coach Pillastrini riesca a far amalgamare decentemente le due identità della squadra in quanto per ora di questa amalgama non vi è traccia e che, allenatore e società riescano a far capire al quartetto americano dove sono arrivati, perchè 73 anni di storia non si possono offendere con prestazioni molli e svagate come le ultime due.
Sabato ci sarà un derby, che anche se non sarà la sfida stellare che è stata nel passato prossimo, è una partita che non si potrà affrontare con la supponenza vista nelle ultime gare.
Signori: [b]SVEGLIA.[/b]