Giornata dolorosa per le italiane nel secondo turno dEurolega: tutte e 4 le squadre, impegnate senzaltro su campi difficili, cedono fuori casa ma, tra queste, arrivano segnali comunque positivi per la Lottomatica Roma che dopo una partita molto combattuta perde in casa del Real Madrid. Si passa infatti dalla bolgia impietosa di OAKA, tempio del basket ateniese per i verdi del Panathinaikos, al Palacio Vistalegre della capitale spagnola: 16000 spettatori, gran palazzetto, grande eleganza.
I capitolini però cercano di non spaventarsi di fronte allentusiasmo madrileno e giocano una partita importante per rilanciarsi dopo la disfatta in casa nel derby con Rieti, ma senza troppa pressione addosso; nonostante tutto, nei giocatori comincia a sentirsi già la stanchezza dovuta allalto ritmo e alle tante partite fra campionato e coppa.
Il Real ha un roster di tutto rispetto, e avendo ottenuto il privilegio di poter ospitare le Final Four di Eurolega in casa propria, tenterà in tutti i modi di qualificarsi fra le prime quattro e di giocare così fra le mura amiche.
Andando alla partita, non ci può esser migliore inizio per i blancos: le triple di Smith e le giocate spalle a canestro di Papadopoulos contro Lorbek permettono subito di iniziare una fuga nei confronti dei romani. Proprio il gioco del lungo greco, acquistato dalla Dinamo Mosca nel mercato estivo, contro il pupillo di Repesa, Erasmo da Lubiana, è la chiave della buona partenza del Real.
Fanno fatica ad entrare nella gara invece le due guardie Allan Ray e David Hawkins, praticamente i principali terminali offensivi della Lottomatica: niente paura, ci pensano Lorbek ed Ukic a segnare e a completare quasi del tutto la rimonta. Grande impatto infatti per il giovane play di origine croata, giocatore molto costante, che con la sua tecnica sta facendo un inizio stagione davvero sorprendente: dallaltro lato però cè un regista altrettanto bravo, Raul Lopez, che sa benissimo quando colpire da fuori, quando rallentare il ritmo della gara e quando spingere il piede sullacceleratore. Lopez è il vero protagonista del match, dove oltre agli 11 punti colleziona anche 7 assist e 6 recuperi.
Nel Real giocano bene quasi tutti: anche Mumbru(17 punti) ed Axel Hervelle(10) tirano molto bene; nella Lottomatica Lorbek si alterna con Fucka, mentre Stefansson, quando entra in campo, dimostra sempre di essere pronto, segnando quelle triple importanti che ti permettono di rimanere agganciati. La partita è caratterizzata da piccoli parziali per entrambe le squadre, dunque non è una gara punto a punto: nel frattempo il Ragno ex Pesaro, Charles Smith, vincitore lo scorso anno dellUleb Cup e detentore del trofeo Alphonso Ford come miglior realizzatore dellintera Eurolega nella stagione 2004-2005, continua il suo festival dei canestri dimostrandosi ancora una volta tiratore incredibile e molto talentuoso; però, ripetiamolo ancora una volta, quando nellaltra squadra hai un giocatore come Lorbek, che oltre ad essere un ottimo lungo ha anche il tiro da fuori nelle sue caratteristiche, è dura scappare via e vincere di 30 punti. Il centro sloveno, se vogliamo proprio qualificarlo come centro, riscontra qualche problema a tenere i pariruolo americani specie nel campionato italiano, e sebbene lo abbiamo elogiato per le sue grandi doti, deve necessariamente migliorare soprattutto in difesa, anche perché Roma non ha lunghi di potenza, ma più che altro giocatori più perimetrali con buoni movimenti uno contro: il lavoro di potenziamento di Lorbek è tutto nelle mani di coach Repesa che lo ha fortemente voluto alla sua corte lo scorso anno, proprio quando lo sloveno era involontariamente al centro dello scoop trevigiano legato al limite dei tesseramenti.
Tornando alla partita, manca nellelenco dei giocatori entrati in campo Christian Drejer, forse per qualche problema fisico, forse per qualche scelta azzardata del coach. Il ritmo procede velocemente: Roma mette il naso avanti un paio di volte, per poi essere ricacciata sotto dal Real. Più volte si ha la possibilità di compiere un decisivo allungo, ma viene fuori il talento di Raul Lopez che con 2 triple ristabilisce il vantaggio della propria squadra.
I singoli episodi possono caratterizzare in positivo o in negativo il match: ricordiamo benissimo il grave errore sulla rimessa da parte di Hawkins la scorsa giornata, quando la guardia americana regala il pallone nelle mani a Diamantidis commettendo anche fallo e gettando alle ortiche la vittoria. Bene, anche questa volta le sue giocate troppo azzardate costano i 2 punti a Roma: due tiri da tre presi senza troppa convinzione lasciano scappar via i padroni di casa che così ottengono una preziosa vittoria per 89-83.
Per la Lottomatica comunque una gara dignitosa, che, primo quarto a parte, ha riscontrato nuovamente segnali confortanti che però devono concretizzarsi se si vuole veramente entrare fra le Top 16.
[b]Sergio Librizzi[/b]