Per la nona giornata del campionato di Serie A1 si affrontano, al Palalottomatica, una Virtus Roma in cerca di riscatto dopo l’opaca prestazione di Istanbul, e l’Air Avellino dell’ ex Alex “Rigo” Righetti.
E’ una domenica strana oggi al Palazzetto, ed è impossibile per i capitolini rimanere indifferenti di fronte alla tragedia di poche ore prima: durante il minuto di silenzio che ricorda Gabriele Sardi, tutto il pubblico saluta muto il tifoso della Lazio, colpito nel sonno da un colpo partito “accidentalmente” da un pubblico ufficiale.
E’ sempre difficile tornare a parlare di sport dopo simili eventi ma, con l’ inizio della partita dopo la palla a due, si prova a tenere alle spalle almeno per 40 minuti i tragici fatti appena descritti. Parte forte Roma, piazzando un parziale di 21-3 firmato Gabini che le consente di chiudere il primo quarto a quota 34 e avanti di 12. Avellino prova a reagire, cavalcando i canestri di un Smith da 22 punti e un Righetti che chiuderà a quota 20, ma il primo tempo si chiude con il tabellone che segna 57-45 Lottomatica. Punteggio altissimo, figlio di difese svogliate e dall’intensità quantomeno rivedibile: ma se per Avellino potrebbe non essere una novità, lo è invece per Roma e per le squadre di Jasmin Repesa in genere che però, questa volta, trovano un’ottima produzione in attacco.
Il secondo tempo non mostra un livello di basket molto diverso dal primo, tant’è che per lunghi tratti sembra di assistere ad un match di summer league: sarà questo clima a pungere Allan Ray, probabilmente, dato che l’ex celtics piazza 6 bombe su 7 tentativi, mostrando finalmente tutta la sua abilità al tiro. Prosegue lo show di Gabini, decisamente l’ MVP della gara con 30 punti ma sopratutto con 8 triple su 13 tentativi e 8 rimbalzi per un 35 di valutazione finale. Scivola così il resto della gara e, nel clima surreale del Palalottomatica, si levano dalla curva Ancillotto i cori per ricordare Gabriele, suo malgrado unico protagonista di questo pomeriggio sportivo. La Virtus, grazie anche all’ottima prova di Lorbek, chiude 106-90 e si lancia all’inseguimento di Siena, distante 6 lunghezze dopo la vittoria nel posticipo contro le V nere, in coabitazione con altre 4 squadre. Ma la regular season è ancora molto lunga: i giallorossi, ora, devono pensare esclusivamente al match di giovedì sera contro i tedeschi del Brose, dove dovranno necessariamente conquistare la prima vittoria europea della stagione.
A fine gara il coach, Jasmin Repesa sintetizza così l’andamento della gara: “Sono felice per la vittoria e perchè abbiamo giocato una gara maiuscola. Era importante cambiare rotta dopo aver giocato alcune gare in cui nel primo quarto eravamo totalmente assenti e siamo stati fortemente in svantaggio. Oggi abbiamo fatto una grande prima parte di gara, anche se non si possono subire novanta punti. Anche se ne abbiamo fatti centosei, non sempre le percentuali al tiro saranno come oggi e pertanto la gara andava chiusa prima spingendo meglio in difesa. Contro Rieti abbiamo sbagliato otto tiri consecutivi che erano molto facili, nella gara odierna ogni tripla andava a segno.”
[b]PLAY OF THE GAME:[/b] Terzo quarto: Gregor Fucka, spalle a canestro, sforna un assist no look dietro la schiena per l’accorrente islandese di ghiaccio, che chiude in rovesciata tra gli applausi del Palalottomatica.