Dopo il taglio di Johnson e lesonero di Ramagli, la Benetton ha nelle ultime ore recuperato i tasselli persi con gli ingaggi di Gaines e di coach Mahmuti. Possibile che la telenovela del mercato di riparazione avrà altre puntate, a completamento di una metamorfosi che nessuno si augurava.
Ma che è successo alla Benetton?
Una premessa. A Treviso cè incazzatura e disfattismo. Leggendo il forum dei tifosi sembra che mai tanta feccia si sia ammassata tutta assieme sul parquet del Palaverde e negli uffici della Ghirada. Più plausibile (io almeno la vedo così) pensare invece che, in tanti anni di forzati, dolorosi, cambiamenti, non cannare mai fosse impossibile. Ed è lecito, ogni tanto, dare un pò di credito alla potenza della sfiga: qualche vittoria in più poteva starci ed una migliore situazione di classifica avrebbe potuto mutare certe valutazioni, ora catastrofiche; e certe decisioni magari non sarebbero maturate.
Tuttavia, come non pensare che il giocattolo si sia rotto? Tutti guardavano con ottimismo al post-Fadini: nel senso che di peggio non si sarebbe potuto vedere. Il fatto è che siamo ancora in pieno post-Gherardini: lattuale Raptor ha lasciato in eredità una gestione forse troppo perfetta per pensare che i suoi successori non lavrebbero sporcata. Ma è anche vero che lambiente (comunque troppo facile al disfattismo) qualche macchia lavrebbe perdonata. Non, viceversa, questo mosaico di macchie: ha pasticciato Atripaldi, ha pasticciato Ramagli, hanno pasticciato i giocatori.
E ora cè da piangere. Si parte con il -60 (finchè cera una partita quello era il divario) di Siena: un megalitico campanello dallarme. Poi altre brutte sconfitte. Il taglio di Johnson: errore firmarlo, errore (mah… questo è il pensiero di alcuni, GM compreso) non averlo aiutato nellinserimento, anche si fosse trattato di prenderlo per mano come un bimbo; in passato, pare che per altri giocatori in Ghirada vi siano state valide baby sitter, quali lattuale terzo allenatore e la voce di punta di Sky. Il taglio di Ramagli, infine.
Tanti errori. Sanguinosi: perchè capitati tutti assieme. Perchè, come detto, non cè stato il conforto di qualche buon risultato; anche linizio della gestione Blatt era stato problematico, ma almeno in casa la squadra vinceva. Sanguinosi anche perchè (ovvio che si tratta di una mera senzazione, sia pur confortata da diversi aspetti) a questo punto sembrano aver minato pesantemente quella tranquillità che aveva costituito una delle carte vincenti, nelle passate, vincenti, stagioni.
A Treviso si era abituati al melodioso silenzio del Ghera. Solo qualche nota stonata, per lo più proveniente dagli strumenti suonati dai giornalisti. Poca roba, per altro. Gherardini colpiva come un cecchino da lunghissima distanza: prima cadeva la vittima, poi si sentiva lo sparo.
La Ghirada al momento sembra (sembra, okay?) un saloon, in cui volano proiettili di pistoleri con poca mira. Si parte destate, con i colpi non andati a segno: il cinese, Daniels, Gaines… Al disastroso inizio di stagione segue una sparatoria verbale: squadra sotto esame, Dermarr sotto esame, Chalmers sotto esame, Dermarr tagliato, Ramgli a casa, Vitucci in panca, Vitucci provvisorio, Vitucci forse fino alla fine, Chalmers in odore di Milano, forse di Bologna, in arrivo Childress, in arrivo Gaines, in arrivo Mahmuti, forse Perasovic, forse chiunque, firmato Gaines, firmato Mahmuti, Meresca forse in prestito, Fantoni forse in prestito, Gigli, addirittura, dato con le valige in mano…
Bang, bang, bang! In un tempo non remoto a Treviso di sparatorie si sentiva e si leggeva soltanto. Il far west era altrove…