
Una scena tratta da uno dei film della famosa saga “Harry Potter”
No, Harry Potter non c’entra nulla, anche se il giovane mago, che ha preso vita dalla penna di Joanne Rowling, potrebbe essere utile, con la sua bacchetta magica, per svelare il mistero. Quale mistero? Quello che si cela dietro all’incredibile mercato di LgaDue Gold, che si sta concludendo con la creazione di corazzate che potrebbero giocare benissimo in Lega A, fatte salve ovviamente le differenze regolamentari e la calata dal piano di sopra di alcuni campioni, il tutto a pochissime settimane da una serie di allarmi finanziari che mettevano in serio dubbio addirittura il reperimento di 16 società da iscrivere al campionato.
Carraretto, in uscita da Siena ed accostato anche a Verona, sarebbe il terzo tenore a scegliere il “dilettantismo” della Gold, dopo il triennale accettato a Torino da Mancinelli, ed il biennale di Basile a Capo d’Orlando, per il quale pare manchi veramente solo l’ ufficializzazione. L’ultimo clamoroso colpo di mercato lo ha però messo a segno Napoli, con l’ingaggio di Kyle Weaver, dalla D-League, ed un recente passaggio vero nella NBA.
Non solo nomi imprtanti per ingaggi importanti, ma anche rosters economicamente impegnativi hanno concorso a creare una LegaDue Gold dal livello tecnico superiore rispetto a quello dello scorso anno. Ecco allora che troviamo ancora Napoli nella speciale classifica delle favorite alla promozione. Alla corte di Demis Cavina infatti, la nuova società, che tanto bene si è mossa sul mercato e altrettanto bene ha fatto e sta facendo sul piano del marketing, ha portato, oltre al già citato Weaver, il neo-capitano Malaventura, Brkic, Silvere Bryan, Allegretti e Ceron. Ma non è da meno Barcellona, che ha rifatto il roster da zero e consegna nella mani del riconfermato “Sceriffo” Perdichizzi gente come Alex Young, da Capo d’Orlando, Filloy, da Reggio Emilia, Nicola Natali, Fantoni e Fiorello Toppo. C’è poi la Torino di coach Pillastrini, che ha fatto della programmazione il proprio cavallo di battaglia, rifiutando lo scorso anno il ripescaggio e gettando le basi per la cavalcata verso la Lega A. Al gruppo già consolidato lo scorso anno, composto da Gergati, Evangelisti, Sandri e Wojciechowski, i piemontesi hanno aggiunto Mancinelli, Amoroso e Chessa. Un posticino per i playoff pare volerselo ritagliare anche Trapani, forte dei contratti firmati da Baldassarre, Ferrero e Renzi. Anche Jesi non scherza affatto potendo contare su Goldwire, Maggioli, Borsato, Mason Rocca, Gaspardo e Santiangeli. Ferentino ha ingaggiato Rodney Green e Somine Pierich da Casale, Bucci e Giuri da Barcellona, Rosignoli e William Mosley. Brescia, che lo scorso anno si iscrisse all’ultimo minuto e che a fine stagione aveva azzerato il roster con la sola conferma di coach Martelossi, ha comunque assemblato un roster di tutto rispetto con Tamar Slay, Maspero, Rinaldi, Fultz, Bushati, Procacci, Di Bella e Maspero, mentre Trento, forte dell’importantissima conferma di BJ Elder, ha ritoccato il già ottimo roster dello scorso anno con l’inserimento di Lechthaler. Infine Biella, appena retrocessa, che annovera tra i propri atleti 3 campioni d’Europa under 20, ovvero Laganà, Chillo e Lombardi, oltre ad Alan Voskuil ed Hollis, ma che deve rinunciare per gravi motivi di salute familiari a Donte Mathis. Se poi Verona riuscisse ad inchiostrare Carraretto, con gli innesti di R. Tylor, Callahan, Gandini e l’ex Cantù Smith, anche gli scaligeri diventerebbero una pretendente ad un playoff alto.
Dietro a queste formazioni troviamo poi tutte, ormai poche, quelle società che sono lo specchio reale di una crisi, non solo economica, che ha minato il basket nostrano. Imola, Trieste e Forlì, forse in ordine non troppo casuale, chiudono il ranking ipotetico della Gold. Un passo appena sopra troviamo Veroli. Tutte, o quasi, squadre miracolate e sopravvissute a cessioni di diritti o fallimenti. Troppo poche se si pensa che alle porte dei playoff e al termine del campionato, si faceva letteralmente fatica a contare 16 squadre da mettere insieme per formare la Gold, tanto che anche secondo il Presidente di LegaDue, Marco Bonamico, difficilmente si sarebbero addirittura realizzati i 2 gironi Gold e Silver.
Può il solo passaggio al dilettantismo, con gli annessi e connessi, giustificare un mercato così florido alla luce degli spettri che si stavano materializzando solo poche settimane prima? “Lumos Maxima” pronunciava Harry Potter per far luce con la sua bacchetta magica. Già, luce, quello che serve per capire ciò che al momento pare essere proprio un mistero.
Massimo Framboas