[b]AS Mojazza – San Paolo Rho 54-62 (19-15, 11-8, 13-22, 11-17)[/b]
L’incontro di cartello della quinta giornata di open CSI girone A era sicuramente quello del PalaMojazza, dove i gialloneri erano chiamati a riscattare la sconfitta interna con Sacro Cuore e gli ospiti dovevano consolidare la vetta della classifica (ora in solitaria vista la sconfitta di Santa Lucia).
La Mojazza è chiamata ad una prova d’orgoglio, stante le assenze di tre giocatori importanti quali Triberti, Cosentino e Mazzola, ma parte con la faccia giusta e soprattutto l’attitudine difensiva necessaria per arginare una squadra con talento diffuso negli esterni.
L’inizio sembra svogliato per gli ospiti, poca difesa, braccia basse e l’attacco affidato praticamente solo alle iniziative private di Dragoni e Pagani che siglano gran parte dei 15 punti del primo quarto. I gialloneri sono molto più efficaci quando attaccano in velocità sfruttando le palle recuperate, rispetto a quando si trovano davanti la difesa schierata e con un paio di canestri di Ferrari e altrettanti contropiedi di Donno si trova sopra di 4 lunghezze alla prima pausa.
Il secondo quarto non brilla certo per spettacolo come testimonia il parziale, la difesa giallonera continua sull’ottima onda della prima frazione e concede pochissimo soprattutto nel pitturato dove nonostante il gap di centimetri, riesce a controllare discretamente i tabelloni.
All’uscita dagli spogliatoi San Paolo gioca la carta della zona 1-3-1 su canestro realizzato e questa mossa ha permesso loro di vincere almeno un paio di partite in questo inizio di stagione. I primi attacchi della Mojazza al cambio di difesa sono esemplari e ne nascono sei punti comodi da sotto, ma nel momento in cui non arrivano i canestri immediati l’attacco a metà campo fatica. A metà terzo quarto Ferrari commette la sciocchezza di reagire ad un colpo preso da un avversario e viene giustamente espulso. Il gesto costa molto alla Mojazza soprattutto stante la situazione di emergenza. Cannarozzi entra al suo posto e non fa assolutamente rimpiangere il numero 7, Angelillo trova almeno un paio di canestri in penetrazione, ma San Paolo ha scaldato i motori in attacco e si porta in vantaggio di due all’ultimo riposo.
L’ultimo periodo è una bella lotta, tanti contatti sempre correttezza in campo e una grande gestione da parte dell’arbitro che sbaglia veramente pochissime decisioni. Si arriva agli ultimi 3 minuti con San Paolo avanti di due lunghezze, ma un parziale mortifero messo a segno soprattutto da Pagani, spezza le gambe agli avversari. I padroni di casa non mollano, ci riprovano e tornano a -4, ma ormai è troppo tardi e nonostante la stanchezza di tre partite in sei giorni, San Paolo mantiene l’imbattibilità.
Prova essenzialmente di carattere dei padroni di casa che lottano sino alla sirena nonostante le difficoltà nell’incontrare un avversario di tale livello e “l’infermeria piena”. Gli ospiti sono sembrano aver raggiunto il massimo risultato con il minimo sforzo a causa dei tanti impegni ravvicinati della squadra e le gambe un pochino più pesanti. Ne è uscita comunque una partita godibile e combattuta, ora per i gialloneri arriva l’impegno di lunedì contro Assisi nella terza e ultima partita di un tour de force che l’ha messa di fronte in tre settimane ad altrettante pretendenti alla promozioni.