[b]La Fortezza Bologna – Solsonica Rieti 82 -63[/b] ( 23-19; 20-12; 17-20; 22-12 )
[b]Quintetti:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] Di Bella, Spencer, Holland, Giovannoni; Chiacig.
[b]Solsonica:[/b]Prato, Mian, Gigena S., Hurd, Sow
Dopo la prova con l’ Olimpia Lubiana la Virtus era chiamata ad una conferma, cercando di dare seguito ai progressi mostrati giovedì sera, e pare che ci sia riuscita.
Reintegrati i due reprobi, Crosariol ed Allen, la compagine bianconera parte subito bene e grazie al solito Spencer e a Chiacig si porta subito sul 18-7. T/O per Lardo e con la zona, che fa inceppare i virtussini, i reatini si riportano sotto, sfruttando la buona vena di Hurd e Sow, autori di 16 dei 19 punti con i quali chiuderanno il quarto. Impressionanti le prove di Holland, autore di soli 2 tiri nel quarto, ma pronto a giocare con la squadra e a passare la palla senza fermarla inutilmente e di Di Bella, che con una prova di grande energia mostra la via ai propri compagni recuperando anche 3 palloni.
Secondo quarto all’ insegna del made in Italy per i bolognesi. Garri molto reattivo sia in attacco, dove segnerà 6 punti nel quarto, che in difesa, dove spegne Pape Sow, Giovannoni sempre pronto a mettere i tiri importanti e capitan Di Bella che continua la sua gara di intensità. La Solsonica non riesce a trovare ritmo in attacco, a causa anche della gravissima assenza di Finley, trova continuità nel solo Carter e riuscirà a segnare solamente 12 punti.
Dopo l’ intervallo lungo, coach Lardo prova a ricucire lo strappo con l’ intensità difensiva, e la rinuncia a Sow in favore di Helliwell è da intendersi in questo senso, infatti la gara si fa più spezzettata e la difesa della Sebastiani aumenta di colpi. La Virtus perde la fluidità offensiva dei primi due quarti, e solo la grande sostanza di Giovannoni e un paio di invenzioni di Spencer, permettettono agli uomini di coach Pillastrini di non dilapidare il gruzzolo racimolato nella prima metà di gara, nonostante un monumentale Patricio Prato, autore di 13 punti nel quarto. Curiosità statistica: nei primi 2 quarti la terna arbitrale ha fischiato 13 falli, nel solo terzo quarto 17. I casi sono due, o la partita è diventata una mattanza degna del campionato greco di metà anni 90, oppure i grigi hanno clamorosamente cambiato il metro di giudizio. Per noi: buona la seconda.
L’ ultima frazione vede la Virtus iniziare commettendo infrazione di 24″, ma Rieti non riesce ad avvicinarsi e Spencer la punisce subito con una bomba. Dopo una splendida schiacciata di Carter, Pillastrini vede un Chiacig in affanno e mette in campo per la prima volta nel match Crosariol, tornato a Canossa dopo l’ esclusione della partita di Eurolega. La Solsonica prova ancora ad aumentare le pressione difensiva, e come al solito, Bologna cerca nelle giocate individuali la soluzione, sbagliata, per risolvere i propri problemi. Spencer forza un tiro, viene stoppato, e commette il 4° fallo, ma Rieti, nonostante le difficoltà offensive bianconere, non riesce a scendere sotto le due cifre di svantaggio. Una bomba di Carter porterà i reatini a -12, ma una serie di 3 bombe consecutive, di cui una senza senso, di Holland chiude di fatto la partita.
[b]MVP:[/b]Guilherme Giovannoni. 19 punti, 27 di valutazione, sempre pronto a fare i canestri importanti, vera anima della squadra, bisognerebbe clonarlo.
[b]WVP:[/b] Pape Sow, arriva a quest partita con cifre importanti, ma dopo un buon 1° quarto viene disinnescato da un buon Garri e non riesce più ad entrare in partita, tanto che coach Lardo lo lascia in panchina ad inizio 3° quarto. Riesce anche a farsi fischiare un tecnico a metà 4° quarto. Male anche Mian che sbaglia alcune triple piedi per terra.
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] pare che stia trovando un’ identità, ma , cosa più importante, pare che la cerchi. Se tutti capiranno che l’ importante non è il proprio tabellino, ma il risultato della squadra allora forse i conti potrebbero cominciare a quadrare.
[b]Solsonica:[/b] nonostante la mancanza del loro miglior giocatore i giocatori reatini tentano sempre di stare in partita, non mollano mai e provano a lottare fino alla fine, se lo spirito sarà sempre questo potranno levarsi ancora delle soddisfazioni.
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]La Fortezza:[/b] davanti alla zona fa ancora grossa fatica e nei momenti di difficoltà rispunta fuori il difetto dei giocatori, soprattutto da parte di Spencer, di cercare di risolvere la partita da soli. Anderson N.E. non è un buon segno, reintegrato non tocca il campo; fa specie vedere il giocatore più pagato e di maggior talento della squadra seduto in panchina per 40 minuti. Se la Virtus vorrà fare il salto di qualità dovrà passare per forza da lui.
[b]Solsonica:[/b]la forma fisica è un grosso limite per gli uomini di coach Lino Lardo, e per una squadra che fa dell’ intesità la sua arma principale è un grosso problema.