In questo primo scorcio di stagione gli Spurs sembrano essere partiti con un piede diverso rispetto agli anni passati, indirizzati più verso un rendimento costante fin dagli avvii che ad un inizio abbastanza molle, salvo poi accendere i motori appena dopo la pause dellAll Star Game e riprendersi le posizioni alte della griglia in vista dei playoff.
Chiaramente è un rendimento costante da prendere con le pinze perché gli Spurs viaggiano comunque a velocità controllata, senza mai dare limpressione di forzare troppo i ritmi, ma già questo è sufficiente per avere ad oggi il miglior record ad Ovest (17-5).
Il maggior responsabile di questo avvio ha un nome ed un cognome: [b]Emanuel Ginobili[/b]; è incredibile quanto la lunga pausa della off-season, priva di impegni cestistici (rimasto a casa dal Preolimpico Americano, ma nonostante la sua assenza gli argentini hanno conquistato agilmente il pass per Pechino 2008) abbia giovato a Manu. Dopo aver rivestito nella fase iniziale della stagione il ruolo di sesto uomo con il compito di cambiare ritmo alla partita, migliorando le migliori medie della carriera alle caselle punti, percentuali dal campo e dallarco, assist e rubato, è letteralmente esploso quando, in seguito allinfortunio di Duncan (di cui parleremo più avanti), è stato messo nel quintetto iniziale da coach Pop con il compito di tappare la falla dovuta allassenza di Timoteo.
Nelle successive due partite, contro Dallas e Utah (non proprio le due ultime arrivate) Manu ha messo in piedi il proprio personale show chiudendo entrambe le gare a quota 37 e consegnando agli Spurs altrettante vittorie. Se solo si pensa che questo giocatore appena 5 anni fa si presentò come un oggetto semi sconosciuto, colpito dal pino punitivo di Popovich, non appena faceva qualcosa al di fuori dagli schemi, ci si rende ancora maggiormente conto di quanta acqua sia passata sotto i ponti e di quanto il fenomeno Manu si sia espanso nella NBA (per dare un indicatore che può significare tutto e nulla, il nostro è quarto nelle votazioni per lASG, dietro a Kobe, TMC e Iverson per uno nato in Argentina e approdato nella NBA provenendo dallItalia direi che non è malaccio).
Oggi Ginobili è il miglior realizzatore degli Spurs (20 di media) il terzo rimbalzista (4,8) e il secondo uomo assist (4,3).
Tutto sembrava perfetto e destinato a proseguire con il medesimo ritmo fino alla fine della regular season, ed invece il [b]tabù dellanno pari[/b] ha cominciato a bussare alla porta dei nero-argento: nel match casalingo contro Portland, in seguito ad un contatto con James Jones, Duncan cade a terra e il suo ginocchio fa un movimento innaturale. Fortunatamente il giudizio visivo e le prime diagnosi (interessamento dei legamenti e stop molto lungo, alcuni parlano di stagione a rischio) vengono ridimensionate col passare delle ore, e i risultati degli esami parlano di unassenza dal parquet di un paio di settimane.
Quattro partite dopo, tocca a Parker fermarsi: linfortunio alla caviglia risale al match contro i Twolves (la gara precedente a quella dellinfortunio di Duncan) ma il francesino gioca ugualmente le gare successive e le sue prestazioni ne risentono (punti e percentuali in calo e palle perse in aumento) così coach Pop ordina lo stop.
Ecco le [b]dichiarazioni del coach[/b] circa la situazione di TP: [i]Pensavo che i due giorni di pausa dopo la gara contro i Warriors lo avrebbero aiutato a riprendersi, ma non è andata così. Non ha la sua elevazione e la sua esplosività, così voglio che si assicuri che la situazione della caviglia sia a posto prima di rimetterlo in campo[/i].
Per ovviare allassenza di Parker Popovich ha richiamato dalla D-league Darius Washington (che nelle sue 4 apparizioni nella Lega minore con i Toros ha fatto registrare 28 punti di media) e sul quale afferma [i]Darius è un realizzatore, è competitivo ma ha ancora tante cose da imparare, ma con Tony out è meglio avere qualche piccola sicurezza in più. Se ci sarà lopportunità, lo lasceremo giocare e vedremo se sarà in grado di migliorare le cose che noi vogliamo migliori[/i].
Su Duncan invece rivela che potrebbe tornare per la gara contro i Nuggets: [i]Sta bene e se anche lallenamento di sabato andrà bene, potrebbe tornare, ma se non avrà risposte positive, lo lasceremo a riposo per un’altra gara. Comunque è molto vicino al rientro[/i].
Gli Spurs non hanno fretta, meglio avere un Parker o un Duncan fuori una partita in più nella regular season che dover rimpiangere tali scelte durante i playoff!
E poi… il riposo fa bene… parola di Manu!