BENETTON TREVISO
AIR AVELLINO
79-104 (1Q: 15-26; 2Q: 31-58; 3Q: 52-86)
Okay, abbiamo toccato il fondo. La più brutta Benetton di questa brutta stagione cede di schianto contro un Air che ha confermato tutto quanto di buono aveva finora mostrato, in primis il fatto di essere una squadra ben assemblata; e non a caso il Palaverde le ha riservato applausi. Treviso viceversa ha riguadagnato gli spogliatoi tra i fischi (meritati) di un pubblico che proprio non ne può più.
Lavvio di partita dei trevigiani è fiacco: la difesa è penosa e tale rimarrà per tutta la gara. Un paio di triple di Austin (che però dallaltra parte concede di tutto a Williams: 10 punti dei 16 finali arrivano nei primi 4) tengono a contatto i padroni di casa nei primi minuti. Poi Avellino, con le bombe di Righetti e Smith, ha un primo allungo: il tabellone a metà del quarto dice 18-8 e Mahmuti chiama il primo time out. Il 2/2 di Ortiz decreta il massimo vantaggio, 23-10. la Benetton prova a scuotersi con il tiro dallarco di Gigli (i suoi unici tre punti), ma Green (solo 9 per lui, ma non cera veramente bisogno sta sera delle sue realizzazioni) risponde sulla sirena. 26-15 al 10.
La Benetton non riesce a cambiare marcia: lattacco continua ad essere un pianto, la difesa peggio. Radulovic (11 punti nel quarto, dei 16 totali) porta a scuola i lunghi trevigiani e la tripla di Righetti (14) porta i suoi al +15 (36-21). Ed è il turno di Devin Smith, che piazza 8 punti di fila (24 alla fine, che bel giocatore!). Mahmuti prova a ruotare gli uomini ma nessuno riesce a dargli qualcosa di buono. Avellino, in total confidence, trova canestri con continuità, anche nei rari (rarissimi) frangenti in cui Treviso prova a metterci un po di energia. La coppia Smith-Radulovic firma un parziale di 8-0 (53-29) e a questo punto il pubblico inizia a fischiare sonoramente. Lultimo canestro è di Cavaliero, ancora dallarco, per il 58-31. La Benetton tira con il 34%, contro il 62% di Avellino (con 9/14 da 3); il confronto tra le valutazioni (79-25) è imbarazzante, ma, ahimè, tuttaltro che bugiardo.
In avvio di ripresa il pubblico si aspetta una reazione, pazienza se non sufficiente a riagguantare una partita ormai compromessa. Niente da fare. Ormai la fiducia degli irpini non può essere scalfita da una difesa (forse) più tosta. E lattacco trevigiano, in cui ordine e spaziature latitano, può veramente poco contro lottima organizzazione difensiva di Boniciolli. LAir assesta il proprio vantaggio sulle 30 lunghezze, rispondendo, con gli interessi, ad ogni canestro dei trevigiani. Sul finire del quarto, con un parziale di 8-0, gli ospiti raggiungono il massimo vantaggio: 86-49.
Gli ultimi 10 sono un mero prolungamento di un già avviato garbage time, al quale una buona fetta di pubblico (questoggi ogni abbonato poteva portare gratuitamente al palazzo un amico: il campo ha offerto davvero una bella promozione per eventuali neofiti) rinuncia di assistere. Atsur firma 12 inutili punti, mentre Avellino, alzato il piede dallacceleratore, ha comunque modo di mandare a referto anche i suoi baby: Cerullo fa 1/2 dalla lunetta, Paolisso firma addirittura una tripla di tabella. 104-79 il finale.
Bellissima Avellino! Una vera squadra (dettaglio non da poco, specie per un tifoso trevigiano), ben assemblata, con giocatori di talento e punti nelle mani, ed una buona difesa. Certo, non ci voleva unimpresa a battere la Benetton di questa sera, ma gli uomini di Boniciolli lhanno fatto nel migliore dei modi.
Inguardabile Treviso. Il peggio sembrava ormai alle spalle. La trasferta di Bologna poteva essere un mero incidente di percorso in un cammino di crescita. Invece la prestazione di questa sera, la peggiore della stagione, fa venire molti dubbi. Si parla da tempo dellesigenza di un play, ma non è la sola cosa che manca; nemmeno la più importante: manca lidentità di squadra, i punti di riferimento a livello di leadership, la voglia in difesa. Gioco e organizzazione, latitanti, dovranno venire solo dopo. Intanto si piange
PLAY OF THE GAME
Nessuna giocata in particolare. Ma si è vista finalmente una squadra al Palaverde. Le canotte erano biancoverdi, ma non erano quelle della Benetton
SALA STAMPA
Avaro di parole coach Mahmuti: Difficile parlare di una partita così vergognosa. Non capisco cosa sia successo. Veramente incomprensibile. Brutta prestazione sotto ogni punto di vista. Avellino segnava sempre, ma anche perché noi le abbiamo concesso tutto. Non siamo mai stati in controllo della partita, permettendo allavversario di prendere fiducia. Prima che con le gambe e le mani, bisogna entrare in partita con la testa, cosa che non abbiamo assolutamente fatto. È incredibile concedere 58 punti in un tempo!
Boniciolli: Abbiamo giocato la migliore partita dellanno, a partire da una difesa formidabile. Volevamo sfruttare il fatto che Treviso è ancora in rodaggio, spezzandole i giochi al primo passaggio e costringerla così ad improvvisare. Ci siamo riusciti. Questa vittoria è importante perché ci permette di recuperare dalla sconfitta con Rieti. Ora, per laccesso alla final eight, sarà però necessario centrare altri successi. Ma la vittoria è importante anche perché figlia di una continuità tecnica. Staff e giocatori, Cavaliero a parte, non sono mutati dallinizio dellanno. Il gruppo è sempre lo stesso e grazie al lavoro è cresciuto ed ha trovato una sua identità: elemento che la Benetton sta ancora cercando.
In conferenza stampa non è stato detto nulla, ma pare che il GM Atripaldi abbia rassegnato le dimissioni. Stiamo a vedere.