Signore e signori giu’ il cappello davanti a una squadra con la S maiuscola.
Avellino dimostra sul campo e, per l’ennesima volta in trasferta (dopo le scorpacciate a Cantu’ e Treviso), di non essere quarta forza del campionato per caso.
Si comincia in un atmosfera strana e triste, la morte nella mattinata di Francesco Ricca e il conseguente minuto di silenzio lasciano certamente il segno, se non nella squadra certamente in tutto il Palalido per l’occasione gremito come non mai. All’inizio MIlano sembra avere più intensita’ e con 4 punti di Sesay schizza in avanti, ma sara’ un fuoco di paglia perche’
Avellino con un gioco in transizione eccellente e con un Green a creare e Righetti a concludere, piazza il primo break sul 13-19 che si trasforma a fine 1 quarto in un 18 a 26.
La squadra di Boniciolli mette in seria difficolta’ difensiva l’AJ che non riesce a difendere adeguatamente su Green e i suoi pick and roll centrali, lasciando quindi comodi penetra e scarica per le triple ora di Righetti ora del carneade Burlacu che fanno molto male alla difesa biancorossa. Caja quindi ordina la zona 2-3 ma, inspiegabilmente, dopo 2 buone azioni difensive ed una tripla comunque contestata di Cavaliero torna sui suoi passi richiamando la difesa a uomo fin li battuta facilmente dagli avversari.
A meta’ secondo quarto entra in partita anche Aradori che si segnala con la tripla sul finire del tempo che manda le squadre negli spogliatoi sul 34 – 48.
L’impressione e’ che per vincere Milano debba alzare l’intensita’ in difesa e limitare sul perimetro la squadra campana (9/17 da tre all’intervallo).
Cio’ avviene solo in parte nel 3° quarto con un, fin li cheto, Gallinari che prende letteralmente per mano la squadra e con due numeri da circo la riavvicina a meno 9. Entra in partita anche il pubblico e sembra il momento buono per rimontare il divario, ma non e’ di questo parere l’ex dal dente avvelenato Daniele Cavaliero che con 3 bombe ricaccia indietro l’Olimpia. Al 24 minuto Milano compie l’ultimo sforzo per stare attaccata alla partita con Vukcevic (disastroso al tiro) e Sesay (anche per lui pessima partita) ma l’Air si dimostra squadra compatta e matura e con la sua punta di diamante Devin Smith e il folletto Green chiudono il match sul 49 a 64 al 25minuto.
Da li in poi Milano smette di ragionare diventando confusionaria in attacco a causa anche di un Melvin Booker praticamente mai in partita. Avellino si limita a controllare il punteggio e con una difesa ostica protegge a dovere quanto di buono ha costruito l’attacco, portando a casa l’ennesima vittoria di questo inizio di stagione molto positivo per i colori biancoverdi.
Milano non fornisce una buona impressione, soprattutto atletica, e’ sembrata squadra in calo netto, specialmente nei suoi uomini chiave e cioe’ Watson, Booker e pure Sesay. Le Final 8 sono irragiungibili ora ma bisogna lottare per i playoff e tra 15 giorni rientrera’ Conroy che potra’ dare una mano non indifferente per agguantare l’ottavo posto finale.
A fine partita Boniciolli molto soddisfatto della prova (specie difensiva) dei suoi si toglie qualche sassolino dalla scarpa rivendicandosi il merito di aver rilanciato Righetti e Cavaliero nel basket che conta. Non ci sentiamo di dargli torto.
Caja invece ammette la superiorita’ di Avellino sia come intensita’ ed aggressivita’ in difesa ed in attacco sia come stato di forma;gli irpini forse sono la squadra del momento in Italia. Conferenza stampa ridotta all’osso per il coach milanese ancora sotto choc per la tragedia occorsa a Ricca.
Mvp Avellino; Righetti e Cavaliero sono stati uomini chiave(con Burlacu)della vittoria irpina ma per continuita’ di rendimento sui 40 minuti premiamo Devin Smith.
Mvp Milano; Gallinari con il secondo che arriva terzo.Giocate offensive da nba e leadership in costante aumento.Tutto cio’ comunque non basta se gli altri del quintetto base steccano la partita in coro.
Articolo inserito per conto di Garbo.