Dopo la pausa natalizia riprende il campionato CSI con la undicesima e penultima giornata del girone d’andata.
Certamente è Virtus Sedriano – A.S. Mojazza una delle due partite di cartello della giornata: il match è una sorta di primo spareggio per chiarire quale fra le due, assieme alla Polisportiva Sacro Cuore, è la più credibile inseguitrice della capolista San Paolo Rho.
Sedriano si presenta nel suo palazzetto con soli 7 elementi, mentre la Mojazza porta in panchina 12 effettivi. L’arbitro è Colombo Vittorio.
I quintetti:
Virtus – Menetto, Oldani, Coppola, Gasparella, Crespi (K)
Mojazza – Triberti, Ferrari, Marinozzi, Donno, Mazzola (K)
Fin dalle prime battute emerge chiaro uno dei temi della partita: Sedriano che in difesa aggredisce il portatore di palla senza risparmiarsi troppo, Mojazza pigra che concede molto in termini di tempo ai ragionamenti avversari.
Per i giallo-neri Longo gestisce bene i possessi e le transizioni tentando di accelerare quando possibile dal palleggio per cercare di affaticare gli avversari, che hanno una panchina più corta. Virtus comunque con grinta contiene i giallo-neri al prezzo di tre falli in rapida successione di Crespi. In evidenza Mazzola con una bomba pronti-via e Cecalupo con un ottimo gioco da 3 punti. Il primo quarto scivola senza altri avvenimenti di rilievo e vede gli ospiti in vantaggio 18-20.
Il secondo quarto mantiene i temi del primo, ma con meno efficacia nelle realizzazioni. Viene fatto un tentativo di smuovere la gara da un punto di vista tattico della panchina Mojazza: si prova una zona ma senza troppa convinzione, e dopo solo 3 azioni si torna a uomo.
La partita è sempre in equilibrio: alla fine del secondo sono in vantaggio di un punto i padroni di casa, 31-30.
Come in tante altre occasioni, nel bene e nel male, è il terzo periodo ad essere crocevia di sconfitte e vittorie per i giallo-neri. Prima sotto una gragnola di tiri di Menetto e Oldavi e poi dominati a rimbalzo da Coppola e Gasparella, le killer bees prendono un parziale che di 23-13 nel periodo che li porta a chiudere il quarto 55-43. I 12 punti di vantaggio pesano come macigni, e il nervosismo comincia ad essere palpabile in panchina.
Nel quarto ci si gioca il tutto per tutto: Marinozzi indovina un paio di tiri pesanti e Donno torna a passeggiare sugli avversari nel pitturato con autorità. Il gap diminuisce sempre più, fino ad essere di 6 punti a 3 minuti dalla fine. La situazione è estremamente critica, e bisognerebbe agire con oculatezza: purtroppo però viene compromessa definitivamente da un fallo tecnico fischiato alla panchina giallo-nera per proteste. Gli avversari ne approfittano solo parzialmente mettendo a segno un solo libero su due, ma è ovviamente l’extra possesso a fare male, soprattutto dal punto di vista psicologico.
Come ultima e disperata carta si decide, troppo tardi, per il fallo sistematico. I padroni di casa hanno il grande merito di essere freddi e segnano con buona continuità dalla linea della carità. Le ultime azioni sono all’arma bianca e confuse, con anche tre tiri oltre la linea dei 6,25 sbagliati per azione, ed infatti è solo un fuoco di paglia.
Finisce 78-70 per i virtussini, con molto rammarico dei giallo-neri che non lucrano l’occasione di piazzare la zampata in classifica.
Ad una sola giornata dal termine del girone di andata, Mojazza ha 6 vittorie e 4 sconfitte. Nella prossima giornata i giallo-neri affronteranno in casa l’ultima della classe, Rescaldina, in una gara in cui sarà obbligatorio non solo vincere, ma anche dare l’immagine di una squadra decisa e autoritaria e che non si sente ancora esclusa dalla lotta per il vertice.