Avellino, 13 ottobre 2013 – La sorpresa più grande della prima giornata viene sicuramente da Avellino, dove i lupi locali cadono inopinatamente contro un Victoria Libertas ben più debole sulla carta e oltre tutto giunta al Pala Del Mauro senza playmaker di ruolo, visto il grave infortunio occorso a Traini e le noie muscolari che ancora affliggono Pecile.
Anche la squadra di Vitucci a dir la verità non attraversa un periodo di ottima salute, avendo dovuto fare a meno dell’apporto di Ivanov e con un Dragovic più deleterio che altro, ma la profondità del suo roster avrebbe dovuto consentirle di avere la meglio alla lunga su una squadra che sostanzialmente ha giocato con sei elementi.
Pesaro l’ha vinta nell’unico modo che forse era possibile, cioè aggredendo la partita fin da subito, con tanta grinta e tanta faccia tosta, come da tradizione per le squadre del coach dell’Agnello; la Sidigas al contrario si è fatta sorprendere dal ritmo degli avversari, scuotendosi solo nel secondo quarto, disputando una partita di continuo inseguimento e poi facendosi nuovamente sorprendere nel finale quando la rimonta sembrava compiuta.
Decisivo anche l’inaspettato dominio ai rimbalzi degli ospiti (36-24 il computo finale), grazie ad un buon Anosike in questa specialità o comunque grazie sempre a quella grande reattività di tutta la squadra cui si è già accennato; la Sidigas ha tenuto duro fino alla fine grazie alle varie fiammate che nel corso della partita hanno avuto prima Richardson e poi Hayes e Thomas, ma ciò non è bastato a causa di un’indolenza di fondo che ha poi portato al patatrac finale.
L’avvio, come si diceva, è tutto di marca pesarese, con la Vuelle che si issa sul 16-5 dopo appena 5 minuti grazie al dinamismo dei sorprendenti Amici e Trasolini, nonché con un sorprendente Turner che si è dovuto giocoforza riciclare nel ruolo di play.
Con una tripla di Hamilton, l’unico segnale di vita della deludente ala pesarese, Pesaro arriva al massimo vantaggio all’ottavo minuto (23-11), ma poi arriva il primo break biancoverde firmato Richardson; a inizio secondo quarto arriva così il primo pareggio a quota 25, ma poi Pesaro risponde con un nuovo break di 8-0, con Musso che comincia ad accendere le polveri.
Il primo tempo si chiude comunque sul 42-40 per gli ospiti, ma poi nel terzo quarto sembra che la maggiore forza d’urto dei padroni di casa debba avere la meglio; un infallibile Hayes, ma anche le buone iniziative di Thomas e dell’ex Cavaliero, sembra che possano dare l’allungo decisivo alla Sidigas, che infatti si porta su un vantaggio non disprezzabile a circa metà quarto, poi confermato dal 65-60 di fine frazione.
Pesaro sembra che debba cedere; Amici e Trasolini hanno un po’ smarrito la loro verve ma a questo punto salgono in cattedra Turner e Musso che consentono agli ospiti di rimanere in vita.
Il primo trova importanti punti con il suo tiro dalla media distanza (oltre a mostrare comunque una più che discreta freddezza alla sua età ed in un ruolo non suo), mentre l’italo argentino trova una serie di triple che schiantano le velleità di vittoria dei padroni di casa; l’ultimo sussulto della Sidigas è rintuzzato dall’esperienza di Young, che viene fuori nel momento più opportuno ammutolendo il pubblico di casa e mettendo in cassaforte un bottino preziosissimo.
Alla fine grande euforia in casa pesarese, anche se si è consapevoli che la strada da fare è ancora lunghissima ed i problemi non mancano, tra guai fisici e giocatori misteriosi come quell’Hamilton che, se non fosse per le ristrettezze economiche, sarebbe già sull’orlo del taglio; l’aspetto più positivo è che il carisma di Dell’Agnello sembra già avere fatto breccia tra i tanti giovani del roster per una stagione garibaldina alla rincorsa della salvezza.
Per la banda di Vitucci il più classico dei passi falsi di inizio stagione che, proprio perché avvenuto alla prima di campionato, può essere ascritto a tanti motivi e non deve ancora destare troppe preoccupazioni.
Nella partita di ieri, vista anche l’assenza di Ivanov, sono mancati i lunghi ma più che altro l’atteggiamento complessivo dei giocatori avrà fatto tirare infuriare coach Vitucci negli spogliatoi; siamo pronti a scommettere che già nella prossima partita qualcosa sarà cambiato nella squadra.
Sidigas Avellino – Victoria Libertas Pesaro 77-80
Parziali: 21-25; 19-17; 25-18; 12-20
Progressione: 21-25; 40-42; 65-60
Mvp: la Victoria Libertas fornisce una convincente prestazione corale (quanto meno con i giocatori arruolabili), così è difficile trovare un giocatore che si erga nettamente rispetto agli altri; Trasolini e Turner si sono distinti rispettivamente nel primo e nel secondo tempo ma alla fine è Musso ad operare il break decisivo con alcune triple ad alto coefficiente di difficoltà
Wvp: la Sidigas soffre tremendamente sotto i tabelloni ed allora spicca ancora di più la prestazione incolore di Dragovic, laddove con l’assenza di Ivanov il suo apporto sarebbe stato ancora più necessario.
Giulio Pasolini