C’è molta attesa per la Eldo attesa ad una conferma dopo la bella vittoria su Roma ed in serie positiva casalinga da quattro gare e tutti si aspettano di rivedere il miglior Jumaine Jones reduce da un periodo di appannamento ed una riconferma di Jamel Thomas tornato su livelli di rendimento a lui consoni.
Di fronte c’è una Teramo in ripresa dopo un periodo di flessione che ha ritrovato i suoi frombolieri Tucker e Powell decisivi nella grande prova contro Milano di domenica scorsa e sicuramente non sarà avversario facile per gli uomini di Bucchi che festeggia la gara n.100 con Napoli.
Teramo non può schierare dall’inizio il gerogiano Tskitishvili che in settimana non si è potuto allenare per un infortunio e presenta Lulli in quintetto con Powell, Tucker, Poeta e Brown.
Per la Eldo soliti primi 5, Jones, Thomas, Monroe, Rocca e Blums.
L’inizio è tutto nel segno di Chris Monroe che con dieci punti consecutivi (due contropiedi e due triple) porta Napoli sul 10-0, mentre Teramo sbaglia molte conclusioni anche da sotto con i solitamente precisi Tucker e Powell.
La Eldo fa sul serio ed anche Jones entra subito in partita mettendo dei tiri ad alto coefficiente di difficoltà che consentono ai suoi di chiudere il primo quarto sul 25-8 ma più che la difesa dei napoletani è l’inconsistenza di Teramo a fare la differenza.
Nel secondo quarto Monroe continua il suo show ed al 13′ è già a quota 17, la Eldo continua a girare bene diretta magistralmente da Blums (ormai indiscusso beniamino del Palabarbuto) ed uscendo dalla panchina Bernard ( due grandi stoppate in aiuto per l’inglese) e Malaventura ( subito caldo dalla distanza) danno buon contributo, mentre Thomas si limita ad un ottimo lavoro difensivo su Tucker, praticamente cancellato, mostrando di essere anche un gran passatore.
Si va all’intervallo su un tranquillo 51-28, ed una sensazione di grande superiorità dimostrata dagli uomini di Bucchi.
Alla ripresa del gioco complice un certo rilassamento della Eldo, Teramo tenta di riaprire i giochi con una serie di canestri pesanti del reverendo Powell che conferma quanto di buono già si sapeva su di lui e di Yango che dall’angolo trova due buone sospensioni, ma Jones non ci sta e con una tripla centrale in stile Nba ricaccia indietro Teramo.
Il terzo quarto si chiude sul + 15, 64-49 e Bucchi si può permettere il lusso di far riposare sia Monroe che Mason Rocca, mentre per Teramo il fantasma di Tucker vaga per il campo senza combinare nulla di buono.
Nel quarto finale c’è una timida reazione degli ospiti che con buone iniziative di Poeta e Brown arrivano anche a -12, 67-55 al 33′ ma quando sembra che la gara possa riaprirsi ci pensa Blums sino a quel momento poco incisivo da tre a mettere due missili da oltre 7 metri che sanciscono in pratica la fine della sfida.
Nel finale c’è molto garbage time e la gara termina sull’ 88-66 che fotografa perfettamente la differenza di valori mostrata sul campo.
Per Napoli ci sono 23 per Monroe che si conferma uomo dei primi quarti, 17 di Jones apparso in ripresa anche se sempre fuori ruolo, 13 di Blums, 11 di Malaventura, 9 per Rocca, 5 di Bernard e 4 per Jamel Thomas, mentre per Teramo 18 per Powell ed 11 per Yango come il deludente Clay Tucker, (davvero modesta la sua prova), 6 per Poeta e Brown, 5 per Tskitishvili.
Con questa vittoria, la quinta consecutiva in casa, Napoli si allontana dai bassifondi della classifica ed ora ipotizzare un approdo ai playoff per i ragazzi del presidente Maione non sembra più un miraggio, ma qualcosa di realizzabile pur se difficile.
Le buone notizie per Piero Bucchi arrivano da un Monroe molto aggressivo nei primi due quarti, da un Jumaine Jones molto più volitivo che nelle precedenti apparizioni e dalla presenza a centro area di Mike Bernard in versione Sahq in un paio di stoppate ad altezze siderali, oltre che dalla sempre maggior autorevolezza mostrata da Janis Blums che ricordiamolo all’inizio era stato ingaggiato da Costa per fare il cambio di Filiberto Rivera.
La società è sempre alla ricerca di un playmaker che possa alleggerire il minutaggio del lettone,( le ultime notizie parlano di Will Conroy, ex Virtus ed Armani), e se la cosa si realizzasse ciò potrebbe alzare ancora di più il livello di gioco e le alternative a disposizione di coach Bucchi.
MVP: Chris Monroe, 23 punti con 9-15 totale ( 3-6 da tre) e tanta energia.
All’inizio tutti dubitavano che un americano di A2 potesse subito incidere nella massima serie e lui piano piano, lavorando sempre duro in palestra e passando anche per prestazioni molto altalenanti, sta dimostrando di poter essere determinante e decisivo per la sua squadra.
Play of the game: alla fine scelgo uno schiaccione del reverendo Powell che ricevuta palla appena fuori dall’area sul lato sinistro del campo si è arrestato in due tempi e tenendo il pallone con una mano ha iniziato a decollare per concludere con una clamorosa affondata. Davvero una giocata da grande atleta quale si è confermato il talento ex Illinois.