BOLOGNA – Vittoria di cuore e grinta per Roma, che nell’insolita cornice della Unipol Arena di Bologna riesce a superare l’Enel Brindisi al termine di una partita dura, brutta, spigolosa e con tanti errori da una parte e dell’altra. Bravi gli uomini di Dalmonte a recuperare dopo un primo tempo davvero pessimo, aggredendo gli avversari in difesa, costringendoli a miriadi di palle perse e tiri forzati per poi mettere dentro con freddezza i tiri decisivi in attacco. Una vittoria di squadra se ce n’è una, con tutti gli effettivi che a turno hanno dato il loro contributo: da Hosley nel primo tempo quando la luce era spenta, alla coppia Mbakwe-Eziukwu sotto canestro, non sempre incisiva in attacco ma decisiva a rimbalzo e in difesa, fino ai match winner Taylor e Ignerski abili a siglare tutte le giocate che hanno definitivamente affossato i pugliesi. Brutta gara, invece, per la truppa di Bucchi, incappata in una serata offensiva terribile (21 palle perse, 3/17 da tre) e che non ha fatto granchè per aiutarsi. Dyson e Snaer hanno fatto (poco) e disfatto (molto), Aminu e James sono stati i migliori, ma hanno visto poco il pallone quando contava segnare e tutt’attorno la squadra ha girato male. Insomma, vince Roma, ma c’è da lavorare tanto per entrambe.
La partita, inizialmente, aveva preso una brutta piega, in realtà, per la Virtus, incapace di trovare il canestro (2/13 dal campo al pronti-via) con una Brindisi già sprecona (8 palle perse nel primo quarto), ma comunque capace di trovare qualcosa per prendere un primo vantaggio (4-10), con Lewis e un Todic dal buon impatto. Toccava a Hosley dare una sveglia ai suoi su entrambi i lati del campo. Un suo assist sbloccava Goss da tre punti, ma ancora Todic sul finire di tempo teneva avanti l’Enel per 14-13. L’ingresso di D’Ercole e Ignerski sembrava poter dare una sveglia ai capitolini che trovavano il canestro pesante in un paio di canestri inchiostrando il primo vantaggio della partita (22-20), salvo poi spegnersi di nuovo bruscamente e non trovare il canestro per ben 5’, con anche complice un po’ di sfortuna. Come nel primo quarto, però, la squadra di Bucchi non era molto abile a sfruttare l’empasse avversario, nonostante l’8-0 di parziale che la rimetteva avanti 28-22. Ancora troppe perse e tiri forzati impedivano la fuga, mentre Roma trovava il primo tiro libero della sua partita dopo 19’, tra l’altro con Hosley capace di fare solo 1/3. Delroy James però, a lungo rebus per la difesa romana, schiacciava con fallo a 2’’ dalla fine mettendo a tabellone il 31-25 Brindisi dopo 20’.
Quella del primo tempo non poteva essere la vera Roma, troppo brutta e pasticciona, e così c’è l’ingresso in campo di Jordan Taylor nello starting five della seconda frazione che dà la scossa giusta: assist per la tripla di Righetti e 5 punti consecutivi, seguiti da un acuto di Phil Goss. 10-0 di parziale, punteggio (sorpasso 35-33) e inerzia ribaltata. La partita diventa decisamente più interessante e godibile di colpo. Aminu risponde con quattro punti a fila prima di prendere tecnico per aver allontanato la palla, Ignerski e Hosley rispondono da tre punti. Ci sono sorpassi e controsorpassi con, al solito,il problema di Brindisi che è quello di riuscire ad arrivare al tiro: quando ci riesce fa male alla difesa giallo rossa, ma troppo spesso perde palla prima. Snaer da tre fa -1, ma sulla sirena ancora Ignerski risponde con la stessa moneta per il vantaggio 48-44 Virtus al 30°. La sensazione è che ora Roma controlli la gara. James toglie le castagne dal fuoco a Bucchi in un paio di occasioni, ma i teorici padroni di casa sono più pronti. D’Ercole e Eziukwu segnano cinque punti, mentre anche a rimbalzo offensivo i capitolini fanno la voce grossa. Dyson e Taylor non aiutano i propri compagni e ancora un ottimo Ignerski da tre punti segna il canestro che dà virtualmente il successo ai suoi (58-50). Gli stessi Dyson e Snaer producono una fiammata da cinque punti, Hosley butta via un pallone ma sul possesso seguente James si fa ingolosire e sfonda su Taylor (quarto sfondamento preso dalla difesa Virtus), chiudendo di fatto i conti, visto che sul ribaltamento di fronte lo stesso Taylor ispira la tripla ancora dell’MVP Michael Ignerski.
ACEA VIRTUS ROMA – ENEL BRINDISI 67-59
Parziali: 13-14; 12-17; 23-19; 19-15;
Progressione: 13-14; 25-31; 48-44; 67-59;
MVP: Premio alla coppia Taylor-Ignerski che nel secondo tempo ha letteralmente ribaltato la partita. Tanti punti per l’ex Sassari, specie da dietro l’arco, regia e assist per il playmaker dall’Università di Wisconsin. Non a caso sono proprio loro due a mettere in piedi il gioco per il canestro che chiude la partita.
WVP: Confusionari e spreconi, Dyson e Snaer non ripetono le ottime cose dell’esordio contro Milano e, anzi, con tanti errori nelle scelte e al tiro condannano la squadra alla sconfitta.
SALA STAMPA
Piero Bucchi
http://www.youtube.com/watch?v=UOua46mutQs
Luca Dalmonte
http://www.youtube.com/watch?v=BL3dndFAMQM&feature=youtu.be
Nicolò Fiumi