Seconda giornata di Eurocup e ACEA Virtus Roma di scena a Mons (in fiammingo Bergen, in vallone-piccardo Mont), piccolo comune belga di 92.008 abitanti, capoluogo della provincia vallona dell’Hainaut. Inutile scrivere che per i ragazzi di Dalmonte la brutta sconfitta subita sei giorni fa ad opera del BMC Gravelins Dunkerque nel primo turno di questa Eurocup 2013-14, nelle modalità più che nella sostanza, deve subito essere azzerata andando a riprendersi i due punti ma proseguendo nel discreto cammino intrapreso ieri a Bologna, dopo aver domato la resistenza e la voglia dell’ENEL Brindisi di Piero Bucchi. Dall’altra parte della barricata gli azzurri del Belfius devono a loro volta riscattare la scoppola rimediata con la favorita alla vittoria finale del girone, quel Saragozza che gli ha rifilato ben 18 punti e senza neanche, almeno all’apparenza, sudare più di tanto. Il cammino nel girone è appena iniziato ma chi delle due dovesse perdere domani potrebbe vedersi complicarsi la vita maledettamente, oltre che a vedere il proprio morale scendere a livelli da numeri relativi.
Mons Hainaut Belfius
E’ una squadra antica, nata nel 1959 e che ormai da diverso tempo è da considerarsi nel gotha del basket belga. Giunta nella massima divisione nel 1991, la società azzurra di questa bella cittadina che sorge su delle colline tipiche di questa zona di mondo dove si ama essenzialmente la bicicletta, debutta in Coppa Korac nel 1998 dopo un percorso lento di crescita sia di risultati che di pubblico e vi partecipa sino al 2002, 4 anni in cui familiarizza con le nuove sfide continentali. Due anni e nel 2006, grazie a George Evans come nuovo giocatore franchigia , il Mons vince la Coppa del Belgio battendo lo Spirou Charleroi sotto l’egida di Niksa Bavcevic e raggiunge, per la prima volta nella storia, la finale di campionato belga guadagnando così il diritto di giocare in ULEB Cup. Ma non finisce qui perché, dopo questo passo importante di crescita, il Mons è ormai stabilmente tra le prime squadre del Paese e da questo momento, le blasonate Spirou, Anversa, Ostenda e Malines dovranno vedersela con loro se vorranno vincere altri trofei. E sempre nello stesso anno, si qualifica per la F4 della vecchia FIBA EuroCup a Limassol e cede, dopo una gara incredibile, di un solo punto in finale ai lettoni del Barons Riga per 62-63. Infine, rivince la Coppa di Belgio sotto la guida di Arik Shivek battendo l’Ostenda nel 2009 ed oggi riparte dall’Eurocup dopo essere stata eliminata, nella scorsa stagione, dalla corsa al titolo belga in semifinale sempre dall’Ostenda ma in modo secco.
Oggi il Belfius 2013-14 è una squadra molto atletica, molto robusta, molto simile a dirla breve al BMC Gravelines Dunkerque che la Virtus ha potuto toccare con mano quanto possa essere ostica e dura da trovarsi davanti e provare a sconfiggere. Guidata da Yves Defraigne, coach molto pragmatico e disponibile con la stampa, il Mons Hainut è reduce da due vittorie ed una sconfitta in campionato, quest’ultima subita proprio domenica a Liegi e di ben 14 punti, altro macigno dopo la mazzata di Saragozza. Sarà quindi un Belfius molto aggressivo, deciso a vendere cara la pelle contro la Virtus Roma quella che scenderà domani in campo, se non altro per non trovarsi in un loop negativo che potrebbe aprire di fatto una crisi a tutti gli effetti ed il pubblico di casa, sempre molto caldo, darà certamente una mano alla sua squadra.
La squadra poggia molto delle sue fortune sulle spalle di un buon centro giramondo come Jason Love, top scorer dei suoi a Saragozza con 15 punti e ben 11 rimbalzi, arrivato quest’anno e che sta svolgendo un buon lavoro. In campionato però, a Liegi, ha collezionato solo 6 punti raccogliendo comunque 9 rimbalzi, una presenza importante. A dar manforte ecco poi la coppia americana classe ‘85 Cage–Vaden. Justin Cage è un discreto realizzatore da 10,3 punti di media in campionato, 11 punti per lui a Saragozza mentre l’altro americano Robert Vaden, altra guardia molto atletica viaggia a 14 punti di media in campionato ex-Telecom Bonn, attenzione al suo tiro da tre. C’è poi il play-guardia Guy Muya, simile come struttura fisica al più conosciuto per noi Jonathan Tabu, unico giocatore belga di spessore nel contesto del team con il connazionale Marten Rademakers, centro molto fisico ma lento e l’altro belga di chiara origine italiana Lorenzo Giancaterino, orgoglio del vivaio locale e nativo di Mons, classe ‘90. Completa poi il roster con l’altro USA ex-Clemson ed ex-Hapoel Tel Aviv Demontez Stitt, altra rapida guardia dall’uno contro uno facile, il suo connazionale prodotto di Penn State Talor Battle, ex Cholet, Bonn e visto all’opera l’anno scorso a Capo d’Orlando realizzare una media di 17,5 a partita in Legadue al comando di Pozzecco, pessimo tiratore dalla lunga con il 27%. Sta deludendo un po’ Monwell Randle, altro giramondo che a Saragozza è stato inesistente o quasi in 13 minuti di gioco, domenica a Liegi 6 punti e segnali di risveglio per un ala forte che dovrebbe dare corpo ed anima vicino canestro.
A conti fatti un team sicuramente duro da battere ma non imbattibile, ci vorrà una Virtus Roma attenta e concentrata soprattutto nel pitturato dove il peso e l’esperienza di Love potrebbe farsi sentire.
ACEA Virtus Roma
Le vittorie sono sempre un bel modo di superare i momenti d’impasse, specie se sei in campo neutro e ti trovi davanti una terribile Brindisi che nel primo turno di campionato ha matato addirittura i potenziali, super pronosticati milanesi come futuri campioni d’Italia. La Virtus non ha incantato, anzi, ma ha mostrato incoraggianti segnali di risveglio dopo la brutta prova d’approccio e d’orgoglio anche contro il BMC Gravelines in Eurocup e proprio da questa competizione riparte domani per provare a confermare i progressi, piccoli ma incoraggianti, visti all’Unipol Arena.
Segnali di risveglio importanti da parte di Jordan Taylor, con l’aria di chi sembra aver messo a posto i malanni al piede malmesso, guardare per credere il rimbalzo preso quasi ad altezza del tetto del palazzo bolognese e strappandolo addirittura a quella belva di Delroy James nei possessi decisivi del quarto periodo, nel mentre i ragazzi di Bucchi cercavano disperatamente di farsi sotto sporcando forse anche qualche tiro di troppo perchè, proprio James, sino a quel punto aveva garantito ottimi extra-possessi agli azzurri pugliesi: se JT torna ad essere quello dell’anno scorso, Roma intravede buonissime speranze di farsi valere contro chiunque. Ottimo Michal Ignerski, erettosi da solo ad MVP del match con 17 punti e ben 5/8 dalla lunga, alcune delle quali di peso specifico notevole per l’economia del match ma, ripeto, una squadra apparsa ancora in crisi d’identità nel primo tempo, al rientro sul terreno di gioco ha cercato di far girare palla, di cercare il tiro migliore dopo aver provato a far girare la sfera ed un pò meno quello “mò ci penso io”, visto troppo spesso anche contro il BMC.
Inutile quindi affermare che la gara di domani offra chiavi di lettura molto interessanti. Osservati speciali i due nuovi acquisti che appaiono al momento un pò fuori dagli schemi di Dalmonte, forse più di testa che di spirito, e cioè Baron e Mbawke. Il primo, vincitore dell’Eurocup dell’anno scorso (sarebbe bene che qualcuno prima di criticarlo aspramente lo tenesse in considerazione questo aspetto), che sparacchia come un dilettante collezionando un mortificante “zero” nella casella punti a referto mentre il secondo, inizialmente presente a Porto San Giorgio, smarritosi contro i francesi del BMC e ieri in difficoltà nel mettersi al servizio del gioco offensivo di squadra. Per non parlare di Moraschini, in difficoltà specie in fase di possesso nella gestione e nella lettura di possessi nei quali dovrebbe essere più presente e meno evanescente.
Note liete dall’altro centro, quel Callisto Eziukwu che sembra voler diventare a tutti gli effetti un idolo della tifoseria, non tanto per come difende a giudicare le arrabbiature di Dalmonte ma per come attacca il ferro, dalla posizione classica di post basso a come riceve la sfera e cerca di rendersi utile, raccogliendo anche qualche rimbalzo offensivo come accaduto a Bologna convertendolo in punti preziosi. Bene anche Goss ed Hosley, non sfavillanti ma bene, del resto se si vuole trovare assieme il modo per uscire da uno stato di impasse tecnica ci vuole e devesi coinvolgere tutti altrimenti diventa difficile crescere come squadra. Benissimo D’Ercole che, con i suoi canestri, ha tenuto a galla la Virtus spaurita del primo tempo, la solita prova di un ragazzo che specialmente dopo la scorsa annata dimostra di aver trovato una maturità mentale e di rendimento di buonissimo livello, come colui che entra dalla panca e deve risolvere i problemi, non aumentarli. Ci sarà infine Bobby Jones che dovrebbe saper far sentire il suo peso considerando che al momento non è utilizzabile in campionato.
Servirà quindi, per portare a casa il match e rimettere in linea di galleggiamento le chances di qualificazione al prossimo turno, massima concentrazione perchè sarà anche un ambiente caldo, il basket in Belgio è sport in ascesa come dimostra anche la discreta partecipazione della Nazionale agli europei sloveni, ci vorrà massima cura nei dettagli e cercare di non far scappare i padroni di casa nel punteggio perchè potrebbero, sulle ali dell’entusiasmo, moltiplicare energie e risorse fisiche. Del resto, prima delle due sconfitte di Saragozza ed a Liegi, il Mons viaggiava ad 82 punti di media realizzati in campionato.
Coach Luca Dalmonte, dal sito www.virtusroma.it:
«Gli obiettivi di questa prima trasferta in Europa devono essere riscattare la sconfitta interna contro Gravelines e proseguire nel nostro percorso di assestamento. Mons, data la possibilità del campionato belga di tesserare un maggior numero di americani rispetto all’Italia, è una squadra che fa dell’atletismo una delle sue armi più importanti: ha due guardie molto aggressive dal punto di vista offensivo come Battle e Stitt, trova in Love un giocatore interno molto coinvolto a livello offensivo e può contare su un tiratore specialista come Vaden in posizione di quattro. Inoltre dalla panchina può pescare elementi quali Muya, nazionale belga, e Randle, lungo con dimensioni interna e perimetrale. Mons distribuisce bene il proprio gioco offensivo e difensivo, in attacco tiene alto il livello di pressione e aggressività. Sarà il loro debutto europeo in casa, per cui ci aspettiamo un impatto aggressivo sulla partita. Dobbiamo dare continuità al nostro percorso utilizzando la partita di Coppa e gestire con cura minutaggio, fatica e recupero dal campionato preservando alcuni giocatori».
Arbitri: Ilija Belosevic (Serbia), Alexey Davydov (Russia), Markos Michaelides (Svizzera).
Si gioca: alla MONS ARENA, Rue des Laminoirs 2A, BE-7012 Mons, Belgio. Inizio ore 20:30, diretta televisiva su RomaUno.
Fabrizio Noto/FRED