[b][/b]LOTTOMATICA Roma[b][/b]: Ukic, De La Fuente, Hawkins, Gabini, Lorbek
[b][/b]BENETTON Treviso[b][/b]: Chalmer, Atsur, Mordente, Austin e Gigli
I QUARTO 26-17
II QUARTO 44-34
III QUARTO 67-46
IV quarto 79-64
Solo 2 anni fa, questa partita vedeva Siskauskas e Bargnani annichilire le flebili speranze di Roma di portare la Benetton a gara 5. Impresa svanita, per l’appunto, con i trevigiani che si confermeranno Campioni d’Italia. Oggi, dopo l’impresa capitolina dell’andata, Roma acuisce la crisi della Benetton, gozzovigliando sul parquèt del Palalottomatica.
Le squadre si presentano con assenze importanti, a partire da Pops Mensah Bonsu, tamponato in settimana, e Allan Ray, alle prese con un problema al metatarso sorto dopo l’avvilente trasferta in terra catalana. All’ultimo momento Mahmuti è costretto a rinunicare anche a Reece Gaines, non pervenuto sugli schermi romani. Pronti via e la partita è subito scoppiettante, garzie ad uno strepitoso avvio di entrambi gli attacchi ( o di difese decisamente molli, a scelta); così con 5.45 da giocare Roma è avanti 13-10, grazie ad una tripla con fallo di Roko Leni Ukic, in evidente ripresa dopo la debacle contro la sua ex squadra: chiuderà con 14 punti in 27 minuti di gioco, con 2 assist, 2/3 al tiro pesante e 3 recuperi. Il pick’n roll Ukic Lorbek, fonte primaria del gioco d’attacco capitolino, sembra trovare poca opposizione: così, 5 punti di fila dello sloveno permettono a Roma un primo allungo 24-17.
Nel secondo quarto Treviso digiuna costantemente sotto canestro, cadendo sotto i colpi letali inferti dagli arcieri romani; il vantaggio della Virtus aumenta significativamente, quasi senza accorgersene, ed il pubblico si sveglia solamente grazie ad un alley hoop sull’asse Ukic- Hawkins, per un canestro che vale il 41-30. La Benetton resta in vita grazie alla produzione di Chalmers, ma sembra priva di un’identità ben precisa e mostra eclatanti limiti sia in attacco che in difesa: troppe iniziative individuali e lenti rientri difensivi le maggiori pecche da annotare sul taccuino di coach Mahmuti; nonostante ciò, al rientro dopo l’intervallo lo svantaggio è di soli 10 punti. Recuperabilissimi, se la Benetton si degnasse di rientrare dagli spogliatoi: i padroni di casa toccano il +17 con una schiacciata NBA del Falco, aumentando a dismisura il vantaggio nonostante l’ingresso sul parquet di Crosariol. Il ragazzo mostra tutte le sue difficoltà, venendo ripreso più volte da coach Repesa: più che mancanza di voglia, ci sembra che le cause vadano ricercate nella limitata e grezza tecnica del giovane centro che, comunque, potrà garantire peso sotto canestro e minuti di riposo aggiuntivi a Fucka e Lorbek. A proposito di Erasmo: strepitoso, quest’oggi, con 17 punti e 5 rimbalzi, insieme ad un Bob Gabini top rimbalzista della squadra con 9 palloni catturati sotto i tabelloni. Ah, già, ci sarebbe il quarto periodo, il più classico dei garbage time in cui la Lottomatica festeggia l’esordio di Pietro Aradori, giunto da Milano in un’operazione della cui utilità, in verità bisognerebbe chiedere lumi alla dirigenza: se, infatti, il prestito fino a giugno del giocatore trova riscontro, sarebbe l’ennesima mossa alquanto bizzarra della gestione Toti. La partita di oggi, invece, si conclude con le scintille tra Gabini e Soragna, strenuo capitano della Benetton e ultimo ad abbandonare la barca: 79-64 e secondo posto acciuffato da Roma grazie alle contemporanee sconfitte di Montegranaro e Avellino. Air che, domenica prossima, Roma affronterà in un match dal sapore di spareggio per accaparrarsi la piazza d’onore, dopo la presumibile battaglia di giovedì sera contro l’armata rossa di Ettore Messina.
Play of the game
Nel secondo quarto, strabiliante schiacciata di Crosariol dopo un pittoresco no look dietro schiena di Ibby Jaaber, che vale il 39-28 per Roma
MVP
Grande prova di squadra per Roma nel match odierno, quindi MVP generale consegnato a Jasmin Repesa, fautore del risveglio del gruppo dopo l’imbarcata di Barcellona: c’era il serio rischio di non rialzarsi, ma l’allenatore croato ha saputo, come al solito, gestire al meglio le proprie risorse. Se qualcosa di buono verrà, a Roma, gran parte del merito va ascritto all’ex coach fortitudino.
QUOTES
Proprio il coach, nel post partita, commenta la vittoria dei suoi:
“Ci sono più cose per cui essere soddisfatto. Ho visto più equilibrio fra il gioco dentro e il gioco fuori larea: non ricordo infatti l´ultima volta che abbiamo vinto così facile tirando solo 16 volte da tre. Poi abbiamo fatto molto meglio in transizione in attacco: contropiedi ben fatti, pochi errori a nche se, però, abbiamo perso troppe palle nel 5 contro 5. Qui abbiamo margini di miglioramento. La terza cosa che mi è piaciuta riguarda i rimbalzi. Non ricordo neanche l´ultima partita in cui abbiamo stravinto in questa voce. Ray? domani farà la TAC e vedremo cosa ha. Crosariol? deve migliorare ma si impegna molto. Oggi mi è piaciuto più in difesa che in attacco. Ma deve avere maggiore iniziativa nel prendere palla”.