BENETTON TREVISO SNAIDERO UDINE: 83-68
1Q: 21-12 / 2Q: 44-26 / 3Q: 68-46 / 4Q: 83-68
Torna al successo Treviso, che batte per 83-68 la Snaidero Udine, in un match che ha avuto fin dall’inizio un solo padrone. Una bella Benetton, capace di esprimere una circolazione di palla fluida e rapide transizioni, come da tempo non si vedeva al Palaverde; almeno da parte dei padroni di casa… Viceversa, la Snaidero, contestata pesantemente dai tifosi al seguito, questa sera è apparsa davvero fiacca: con poche idee in attacco, ma soprattutto lenta nei rientri e molto disattenta in difesa.
Ad inizio partita i Rebels espongono questo striscione: Tutti uniti a lottare per una salvezza da conquistare. Nessun sarcasmo. Semplicemente è tornata la pace, dopo il clima surreale dell’ultima partita casalinga, con la curva sud che fischiava i giocatori (causa la rissa di Pops dopo la sconfitta con Milano) e il resto del palazzo che contestava i Rebels. Treviso, priva di Pops, infortunatosi al collo in un incidente stradale, e del tagliato Lucas, ha una partenza grintosa: nonostante frequenti errori al tiro, grazie alla presenza a rimbalzo e agli 8 punti di Gaines, si porta sull’11-5, costringendo Pancotto al primo time out. Udine si riporta al -1, ma la differenza di intensità è già evidente e la Benetton può riallungare: la tripla di Mordente in transizione chiude un parziale favorevole di 9-2 e decreta il 21-12 al primo mini-riposo.
Con una tripla di Gaines in transizione, Treviso si porta sul 26-12. Pancotto spende il secondo minuto di sospensione, per cercare di scuotere i suoi, palesemente poco reattivi ed in balia delle transizioni trevigiane. A Treviso riesce tutto facile, anche quando la panchina ospite ordina la zona: mossa che non sortisce gli effetti sperati, anche per la precisione dall’arco della Benetton. Negli ultimi due possessi Austin (in una delle sue migliori versioni stagionali: 24 punti, 9 rimbalzi e addirittura poche pecche in difesa) è assoluto protagonista: prima schiaccia in tap in sull’errore di Atsur, poi infila la tripla sulla sirena, regalando ai suoi il massimo vantaggio, 44-26. La valutazione (60-26) racconta ancor meglio del +18 quanto si è visto in campo.
In avvio di ripresa i friulani sembrano più aggressivi e riescono a firmare un parziale di 8-2. Treviso però torna presto in controllo: Chalmers (positivo, nonostante i soli 11 punti e l’1/8 dall’arco) firma 7 punti in un amen e offre un assist al bacio per la schiacciata di Gigli e così, nonostante un 1/5 dalla lunetta, la Benetton raggiunge il +20 (56-36). Soragna infila la bomba sulla sirena ed il quarto si chiude sul 68-46.
Nell’ultimo parziale,a partita chiusa, Udine insiste con la zona, con risultati finalmente discreti, mentre la Benetton alza il piede dall’acceleratore, annacquando la propria percentuale dall’arco (13/32 alla fine, ma era addirittura 11/22 alla fine del terzo quarto). Il garbage time permette a 4 udinesi di raggiungere la doppia cifra (Allen 11, Schultze 10, Antonutti 12, Penberthy 14): magra consolazione per una squadra apparsa inferiore all’avversario molto più di quanto non dica il punteggio finale (83-68).
Il pubblico trevigiano è finalmente tornato a divertirsi. Come detto, era un po’ che non si vedeva un gioco corale tanto efficace. I 5 uomini in doppia cifra (oltre a Austin e Chalmers, 17 di Gaines, tutti quando contava, 10 di Soragna e 13 di Mordente) costituiscono il dato evidente di una vittoria di squadra. Non è per altro la prima volta che la Benetton vince con ampio margine: visto il pessimo andamento della stagione, il sospetto che i meriti di Treviso siano figli dei demeriti dell’avversario sarà magari ingeneroso, ma più che legittimo: la partita della Snaidero è infatti tutta da dimenticare. Di sicuro (e che banalità…), quando il tiro dall’arco entra con continuità, si vede un’altra Benetton.
PLAY OF THE GAME
Ci sarebbero diversi (a memoria non ne ricordo tanti quanti quelli di sta sera) canestri trovati con pazienza allo scadere dei 24, che meriterebbero menzione in questo spazio. Scelgo comunque la schiacciata in tap-in di Austin sul finire del secondo quarto. In attacco Mario ha un repertorio infinito; ogni tanto, come in questa partita, per fortuna se ne ricorda…
SALA STAMPA
Pancotto: Abbiamo lasciato giocare Treviso, che è una squadra che lo sa fare bene. La nostra mentalità è stata sbagliata. Siamo stati troppo morbidi. Per vincere certe partite, noi, che non abbiamo molto talento, dobbiamo mettere in campo umiltà e sacrificio: questa sera ci sono mancati e non abbiamo alcun alibi La nostra gara è stata un insieme di cattive giocate, e non solo in difesa: nell’ultimo quarto, ad esempio, con la zona abbiamo recuperato diversi palloni, salvo poi sprecare tutto in attacco. Ora dobbiamo dimostrare di essere uomini che giocano a pallacanestro, per rispetto per la maglia che portiamo e per recuperare la stima della gente.
Mahmuti: Volevamo trovare subito il ritmo e ci siamo riusciti. Sono contento dell’approccio: abbiamo fatto fin da subito quello che avevamo pianificato. Abbiamo giocato un bel primo tempo, difendendo bene e andando in contropiede. Nel terzo quarto invece abbiamo avuto qualche problema, ma nel complesso sono soddisfatto. Ora dobbiamo migliorare nella continuità: come detto, abbiamo avuto il giusto approccio, abbiamo fatto girare bene la palla, ma questi dovrebbero essere aspetti presenti in tutte le nostre partite e per tutti i 40′. I tifosi meritano due parole. Avevamo bisogno del loro sostegno e non è mancato: per questo li ringrazio.