Dopo aver parlato a lungo dellequilibrio che ha caratterizzato lEurolega 2008, possiamo dire che lultimo turno delle Top 16 rappresenti una sorta di spartiacque della stagione, la prima vera occasione in cui la reale forza delle squadre è venuta fuori, in cui le grandi corazzate europee hanno mostrato, tutte assieme, il loro effettivo potenziale. Se si eccettua la sconfitta di Siena (comunque a lungo in vantaggio sul sempre ostico campo di Belgrado), i successi di Real, Malaga, CSKA, Olympiakos, Panathinaikos, Tau mettono laccento sulla superiorità tecnica di queste formazioni e ci proietta verso un finale di stagione in cui a fare la differenza saranno soprattutto i grandi giocatori e i grandi allenatori.
[b]LE ITALIANE [/b] Due sconfitte per le nostre formazioni. Ma due sconfitte che in comune hanno poco, figlie di situazioni non paragonabili e soprattutto dagli esiti assolutamente diversi. Siena perde la sua prima partita delle Top 16 nella tana del Partizan, davanti agli 8.000 del Pionir che come sempre si sono fatti sentire. La realtà comunque è che la Montepaschi è stata avanti per tre quarti di match e con una gestione migliore dellultimo periodo (e magari con un Milt Palacio meno incisivo dallaltra parte) avrebbe portato a casa anche questa partita. Sconfitta tra laltro che non deve generare alcuna preoccupazione in casa senese: la squadra cè, mostra solidità e la classifica continua a sorriderle. Il match chiave, inutile dirlo, sarà quello contro il Panathinaikos: ci si gioca il primo posto del girone ed anche una sconfitta contenuta (sotto i 9 punti di scarto ndr) potrebbe consentire a Siena di chiudere prima al termine del raggruppamento. Basterebbe infatti vincere la non proibitiva ultima gara casalinga contro lEfes (menomato dagli ultimi tagli) per finire primi, consentendo agli uomini di Pianigiani di guadagnare una meritata testa di serie (e con essa il fattore campo) in vista dei Playoffs che determineranno laccesso alle Final Four. Un passo alla volta comunque. Ad Oaka sarà durissima.
Ovviamente diversa la situazione in casa Lottomatica: dopo il più che discreto inizio le ultime due gare hanno visto un crollo verticale della formazione di Jasmin Repesa, bastonata in quel di Barcellona e spettatrice non pagante della lezione di basket impartitagli da Ettore Messina e dai campioni del CSKA. Se ancora una volta le assenze (Allan Ray) si sono fatte sentire, è innegabile che con il passare del tempo siano venuti fuori i limiti di questa squadra, senza dubbio di talento, senza dubbio lunga ma altrettanto chiaramente lontana dal livello delle migliori del continente. La strada della qualificazione è ormai quasi impercorribile ed è difficile non tornare con la mente alla prima gara di Mosca, in cui una vittoria, strameritata, avrebbe cambiato il destino di Roma e probabilmente anche le sue prospettive allinterno del girone. Come detto adesso si fa durissima e anche un successo contro il Barcellona potrebbe non bastare. Crederci non costa nulla e la Virtus ci ha abituato a cambi di rendimento addirittura impensabili. Ma le chance a questo punto sono davvero poche.
[b]LE ALTRE [/b]In apertura parlavamo delle grandi. Già perchè in questa stagione mai si era assistito ad una settimana come quella appena passata, in cui tutte le corazzate dEuropa (Real, Malaga, CSKA, Olympiakos, Panathinaikos, Tau) riuscissero a vincere e soprattutto a convincere in maniera pressoché contemporanea. Se la lezione impartita dal CSKA alla malcapitata Lottomatica non fa assolutamente notizia, se il successo del Real sul durissimo campo dello Zalgiris testimonia, una volta di più, la solidità del gruppo di Plaza e se il Tau continua nella sua Top 16 perfetta (quarto successo in altrettanti incontri), senza dubbio la notizia delle ultime partite è la ritrovata competitività dellOlympiakos. La cura Yannakis sembra finalmente aver dato i suoi frutti e i rossi del Pireo sono rientrati prepotentemente in corsa per la qualificazione. Il successo sul campo del Maccabi (reduce dalla roboante vittoria interna contro il Real) ha messo ancora una volta in mostra le qualità di questo gruppo e la sensazione è che una vera guida tecnica potrebbe portarli a risultati fino a qualche tempo fa inaspettati ma assolutamente alla portata di un gruppo che per talento resta uno dei primi tre dellintera Eurolega.
Per il resto la quarta giornata delle Top 16 ha fatto registrare lennesima vittoria di Malaga (e il rientro di capitan Cabezas che decide la gara contro il Barcellona con un canestro allultimo secondo), il ritorno alla W del Panathinaikos (ancora lontano comunque dal suo massimo livello) e la bella prova dellAris Salonicco, che senza alcuna prospettiva di qualificazione è andato a vincere sul campo del Fenerbahce dando comunque credibilità e onore al suo cammino in questa Eurolega.
Il prossimo turno potrebbe essere determinante per la lotta alla qualificazione. Occhio ai risultati e alla differenza canestri (in particolare per Panathinaikos-Siena e Lietuvos-Fenerbahce), quanto mai importante nelle ultime decisive gare.