[b]LOTTOMATICA Roma[/b]: Ukic, De La Fuente, Hawkins, Gabini, Lorbek;
[b]AXA Barcellona[/b]: Sanchez, Basile, Acker, Trias, Kasun.
Tutti in piedi per questa Virtus: dopo le figuracce collezionate con Cska e Barcellona, e la vittoria corsara sul campo di Avellino, la Lottomatica getta il cuore oltre l’ostacolo e batte i blaugrana tenendo vive le speranze di qualificazione. Violando il Martìn Carpena di Malaga, fortino inviolato da più di 15 mesi, la Virtus Roma approderebbe infatti ai quarti di finale della manifestazione, nel caso di una contemporanea sconfitta del Barcellona con il Cska, obiettivamente più che probabile a meno di clamorose imprese. Niente illusioni, però: la vittoria in casa dell’Unicaja di Scariolo è obiettivamente ben più di un’impresa a cui, però, la Lottomatica ci ha spesso abituato in questa stagione, assieme ad altrettante cocenti sconfitte.
Roma parte forte e schiaccia il Barcellona con un vibrante 8-0, grazie ad una partenza sprint di david hawkins: Trias prova a mantenere in partita gli ospiti, ma il primo quarto si chiude con Roma agevolmente in vantaggio per 22-12. Sale in cattedra Ilyasova, oggetto misterioso per tutta la stagione, ed il Barcellona riesce a trovare un po’ di continuità in attacco, grazie all’ottima produzione di Roger Grimau. Il parziale di 10-0 permette agli ospiti di rientrare pienamente in partita, dopo aver inceppatto l’attacco capitolino che si ferma a quota 33 alla fine del tempo, con 3 sole lunghezze di vantaggio.
Cambia poco la musica nella ripresa: parte bene Roma, con un tap-in di Lorbek successivo ad una conclusione sbagliata da Hawkins, reagisce il Barcellona con un mostruoso Grimau mancato MVP da 21 punti, 6 rimbalzi, 3 rubate e 5 falli subiti; così, il periodo si chiude mestamente con i catalani avanti 46-50. Vantaggio che si incrementa all’inizio della quarta frazione, sino al 61-54 con 5 minuti da giocare: l’Axa e Pascual, probabilmente, non hanno fatto i conti con Gabini, che piazza una tripla insensata chiamando poi a raccolta l’intero Palalottomatica, artefice della spinta decisiva che porta Ukic al canestro del pareggio (63-63). Sulla cresta dell’onda, Erazem Lorbek subisce, con 2.15 sul cronometro, un fallo antisportivo di Ilyasova e tarsforma i 2 tiri liberi, riguadagnando il vantaggio per la propria squadra. La tensione sale ed esplode quando Roko Ukic s’inventa la magia del +4 a 26 secondi dalla fine, con 3 falli da spendere prima del bonus. Roma porta a casa una vittoria sudata, concedendo 2 soli punti negli ultimi 5 minuti di gioco al Barcellona: giovedì prossimo, comunque vada, Roma andrà a giocarsi la qualificazione a Malaga con la consapevolezza di avere onorato al massimo le Top 16, traguardo forse eccessivo per un roster incompleto. Non ci si può dannare neanche più di tanto per la sconfitta di Mosca, perchè poco sarebbe cambiato. E allora avanti così, con lo splendido carattere esibito dai ragazzi allenati da coach Repesa: ma guai a trascurare Milano, impegno di campionato più che mai importante nel consolidamento del secondo posto.
Play of the game
Roko Ukic crea dal nulla, a 26 secondi dalla fine, un’illusione che porta Roma avanti di 4: penetra e segna dopo una danza degna del miglior Barishnikov, eludendo gli interventi difensivi dei colossi blaugrana.
MVP
Erazem Lorbek: 16 punti, 5 rimbazli e 3 rubate per lo sloveno, sempre più decisivo nel gioco d’attacco della Virtus; nonostante qualche amnesia difensiva, l’apporto del centro di Roma è fondamentale sia partendo dal post basso, che dalla media distanza. Presidente, non se lo lasci sfuggire….