Brescia, 22 dicembre 2013 – Si respira aria di grande sfida a tre giorni dal Natale tra gli spalti di un pala San Filippo tutto esaurito che manda in scena il derby coi cugini veronesi della Tezenis.
La Scaligera parte in quintetto con Smith, Taylor, Boscagin, Callahan e Gandini mentre la Leonessa in piena emergenza risponde con un roster atipico facendo partire ben tre panchinari dall’inizio e schierando Procacci, Bushati, Giddens, Slay e Cuccarolo, causa la rinuncia forzata all’infortunato Fultz, all’acciaccato Rinaldi e a capitan Di Bella, anch’egli con problemi fisici alla caviglia.
Il primo quarto è molto combattuto e si conclude in parità sul punteggio di 14-14 con un Giddens in grande spolvero che piazza 7 punti e 6 rimbalzi nei primi 10 minuti mentre tra le fila veronesi si mette in luce Callahan con 7 punti e 4 rimbalzi.
Il secondo parziale si svolge sulla falsariga del precedente, dove regna grande equilibrio in campo con i veronesi spesso col naso avanti e la Leonessa a stringere i denti con le riserve molti minuti in campo unitamente ai due americani, con Giddens che tiene a galla i bianco-blu con 13 punti e 8 rimbalzi a metà partita. La tripla di Bushati sulla sirena di fine primo tempo che avrebbe sancito il 34-34 viene prima data buona e poi annullata dagli arbitri tra le veementi proteste di tutti i presenti al palazzetto e Verona torna così negli spogliatoi avanti 34-31.
Nel terzo quarto la Leonessa ricuce il gap e sorpassa fino a portarsi sul 43-39. Ma la già grave situazione infortuni dei bresciani viene ulteriormente aggravata da Procacci colpito duro che deve rientrare in panchina. La leonessa però difende forte e mantiene il piccolo parziale di vantaggio andando a chiudere avanti 51-47 all’ultimo intervallo. Giddens sfiora già la doppia-doppia con 18 punti e 9 rimbalzi.
Nell’ultimo quarto Brescia si porta avanti 56-49 cavalcando il sempreverde talento di capitan Di Bella e uno scatenato Giddens che la difesa scaligera non riesce proprio a contenere. Non bastano però alla Centrale le prestazioni del suo americano per tenere a bada la Tezenis e i ragazzi di Ramagli colpendo dalla distanza con Reati e Boscagin contro-sorpassano sul 59-58. Verona difende fortissimo e non sbaglia nemmeno in attacco dove da dietro l’arco colpisce anche con Callahan portandosi sul 66-61 che diventa un 68-61 a 2 minuti e 50 dal termine grazie a una prodezza di Taylor. La Leonessa però non ha alcuna intenzione di mollare e si riporta a stretto contatto a una sola tripla di distacco di 68-65 a 2 minuti dal termine. Il finale di partita è emozionante e con un solo minuto da giocare Brescia insegue 71-66 ma con palla in mano e un fallo ancora da spendere mentre la Tezenis è già in bonus. Giddens mette un gioco da 3 punti e riporta la Centrale del latte a 2 punti sul 71-69. E’ Carraretto però, fino a quel momento sotto traccia, a uccidere la partita con il piazzato del 73-69 sulla sirena dei 24. La Leonessa rientra ancora sul 73-71 quando mancano 8 secondi al termine ma ormai è troppo tardi e la Tezenis espugna il pala San Filippo nonostante la prestazione monstre di Giddens, nuovamente in doppia-doppia con 28 punti e 11 rimbalzi, a cui aggiunge 3 assist e 2 stoppate che gli valgono un 25 di valutazione. Verona vince di misura grazie alla sua prestazione da dietro l’arco con il 39% contro il 24% bresciano e grazie a una difesa coriacea che a dire il vero non è mancata nemmeno ai ragazzi di Martelossi, a cui sono mancati invece (e tanto) Robert Fultz e il miglior Tommaso Rinaldi che gioca solo 9 minuti e fino a ieri girava col tutore.
MVP della partita: JR Giddens
Sala Stampa
Alessandro Ramagli, coach della Tezenis Verona:
“La partita è stata avvincente, come ci si aspettava e come spesso un derby è, bella è un’altra cosa secondo me, quindi direi non una bella partita ma sicuramente molto sentita e molto intensa. Noi abbiamo avuto una smitragliata importante nel momento più delicato del match e prendere il vantaggio in quel momento lì è stato fondamentale anche se poi Brescia non ha mollato di mezzo centimetro fino alla fine e poteva vincerla chiunque. La tensione ha prevalso. Era molto importante essere competitivi in una parte importante della classifica anche perché due anni fa la nona faceva i play-off, l’anno scorso l’ottava faceva i play-off, quest’anno la settima fa i play-off. Ogni anno ce ne levano una, andiamo avanti così e i play-off li fanno solo quelli della Silver”
Alberto Martelossi, coach della Centrale del latte Brescia:
“ Ogni volta, ogni partita, stiamo facendo un passettino avanti. Verona ha giocato con la serenità giusta che deriva da quattro vittorie consecutive e ha giocato da squadra di vertice. Di certo non abbiamo avuto molta fortuna, anche oggi siamo stati lì fino all’ultimo ma, a parte a Veroli, che si sia vinto o che si sia perso siamo sempre stati lì fino alla fine a giocarcela punto a punto. Fabio Di Bella anche oggi ha giocato con una caviglia gonfia come una zampogna. Sulla tripla di Bushati non saprei valutare perché andrebbe rivista. Da Slay mi aspettavo un impatto già dall’inizio, nel momento importante comunque è venuto fuori. Ricordiamoci che Verona è stata costruita per vincere, con un budget da prima del campionato e che gli ultimi 3 giocatori che hanno preso costano come tutta la nostra squadra.”
Andrea Buffoli