Pesaro – Niente da fare, la Vuelle deve rimandare ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria interna e lo fa rimediando contro la Grissin Bon la sconfitta più dura dell’anno, più umiliante ancora delle scoppole rimediate all’Adriatic Arena contro Siena o Milano.
Una sconfitta che fa particolarmente male perché viene dopo la vittoria di Cremona che aveva saputo risollevare l’ambiente, perché rimediata contro una squadra sì forte ma contro la quale forse, come dimostrano i primi due quarti, si poteva tentare qualcosa in più, perché arrivata con quasi cento punti presi in saccoccia da una formazione ultima nella classifica dei punti segnati e mettendo a referto solo 66 punti.
La Grissin Bon dal canto suo interrompe la sua striscia negativa centrando la prima vittoria esterna del campionato e forse la trasferta di Pesaro era quello che ci voleva per interrompere questo sortilegio, visto che ancora una volta la squadra di Dell’Agnello davanti ai propri tifosi ha palesato i suoi difetti più evidenti, ovvero una difesa non all’altezza di questo livello ed un settore guardie in cui, se viene a mancare come oggi il faro Turner, gli altri sono troppo discontinui per potere essere un pericolo effettivo per gli avversari, come dimostrano tra l’altro le percentuali nel tiro da tre ancora una volta scadenti.
La squadra di Menetti invece fa un bel passo in avanti verso la final eight di Coppa Italia e lo fa permettendosi di utilizzare a intermittenza un White ancora debilitato dai postumi dell’influenza, vista la prestazione da leader indiscusso dell’ex Cinciarini e la clamorosa prestazione balistica di un Olins che comincia a diventare noto anche fuori dai confini reggiani.
La partita è durata di fatto 16 minuti, quando una Victoria Libertas fin lì pimpante stava conducendo sul 34-30 ed alla quale improvvisamente si è spenta la luce; l’emblema della svolta è dato dal parziale del prosieguo del match che mette in risalto un impietoso 32-69, frutto di una Grissin Bon che riusciva finalmente a prendere il sopravvento nella lotta a rimbalzo e ad imporre i suoi ritmi, mentre Pesaro si affossava da sola con delle medie complessive al tiro a dir poco imbarazzanti.
Nel primo quarto la Grissin Bon accetta gli alti ritmi di Pesaro, subisce molto a rimbalzo difensivo (dove raggiunge in breve tempo il bonus dei falli) e regge alle folate degli avversari con gli ex Cinciarini e White, che segnano tutti i primi 11 punti dei reggiani.
Dopo una prima mini fuga dei padroni di casa propiziata dall’energia di Anosike e Trasolini, la Grissin Bon riesce però a rimettersi in linea di galleggiamento, riportandosi in vantaggio sull’11-10, poco dopo metà quarto.
A quel punto è Reggio a provare l’allungo con Bell che riceve il testimone da Cinciarini e White, anche perché Pesaro sbaglia tanto al tiro e, con l’ingresso in campo di Cervi e delle sue lunghe leve, Anosike non riesce più a trovare il tempo per le sue scorribande a rimbalzo offensivo.
Tuttavia una tripla di Johnson ed un paio di canestri di puro cuore di Pecile consentono alla Vuelle di chiudere il quarto in parità a quota 21.
In apertura di secondo quarto i padroni di casa trovano il loro inaspettato trascinatore in Ravern Johnson, che trova due triple che esaltano il pubblico; la Vuelle però ha la colpa di non approfittare di una Grissin Bon fallosa e nervosa che fatica trovare il canestro per tutti i minuti iniziali del quarto.
Pesaro raggiunge infatti prima il +6 (29-23) con un canestro più fallo di Anosike e poi ancora il +4 (34-30) con una tripla di Johnson a quattro minuti dalla fine; la partita è assai godibile e di buona intensità ma questo punto però l’attacco di Dell’Agnello si inceppa, mentre dall’altra parte Cinciarini orchestra un paio di azioni che ridanno l’inerzia ai suoi e che consentono alla Grissin Bon di chiudere sul 39-34 all’intervallo.
Il terzo quarto è quello decisivo e la svolta arriva da uno dei protagonisti meno attesi, ovvero da quel Silins che con un 4/4 da tre e 14 punti in dieci minuti tramortisce letteralmente una Vuelle che però non è esente da colpe; i padroni di casa, considerando anche gli ultimi 4 minuti del secondo quarto, segnano sedici punti in quattordici minuti ed è proprio in questi frangenti che si accusa maggiormente la giornata a dir poco storta di Turner, cui non riescono a porre rimedio Musso (che finirà a secco) e Young (sempre più in crisi).
Il terzo quarto si conclude con gli ospiti in vantaggio sul 50-69 e il momento decisivo si ha probabilmente quando Musso perde prima un pallone e poi, per pura frustrazione, si macchia di un fallo antisportivo che consente alla Grissin Bon di arrivare sul 47-66.
L’ultima frazione non può essere altro che un puro garbage time in cui coach Menetti richiama in panchina i suoi eroi Cinciarini e Silins per la meritata standing ovation, senza per questo che i suoi ragazzi perdano di intensità, infatti Reggio Emilia continua ad incrementare il suo vantaggio sfruttando l’inconsistente difesa avversaria ed arrivando toccare i 33 punti di vaantaggio che poi saranno cristallizzati anche nel risultato finale.
Victoria Libertas Pesaro – Grissin Bon Reggio Emilia 66-99
Parziali (21-21; 13-18 ; 16-30 ; 16-30 )
Progressione 21-21; 34-39; 50-69
Tabellini
http://www.legabasket.it/game/65/65883.html
Mvp: sì certo, la svolta della partita è arrivata con l’incredibile serie di triple firmata dall’infallibile Silins nel terzo quarto, ma chi ha condotto con sicurezza la Grissin Bon per tutti i 32 minuti in cui è stato in campo, “portando in giro tutta la Victoria Libertas” (parole di coach Dell’Agnello), è stato il pesarese Andrea Cinciarini, ormai incontrastato leader dei reggiani ed autore all’Adriatic Arena di una superba prestazione da all-around con 18 punti, 7 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate
Wvp: se da un lato l’ex di turno Cinciarini ha fatto pentole e coperchi, dall’altro è mancato un po’ tutto il reparto guardie ed in particolare Alvin Young, un tempo bandiera dei reggiani ma ormai sempre più in difficoltà, con le sue 38 primavere, a reggere il livello di questo campionato
Spogliatoi
Dell’Agnello: è evidente che nei secondi venti minuti è venuto fuori tutto il peggio di noi; abbiamo fatto non uno ma due passi indietro rispetto a Cremona, la cui vittoria ci doveva dare fiducia ed invece ci ha dato un’apparente presunzione che in questo momento non mi riesco a spiegare. Dovrò riesaminare la situazione in settimana anche se francamente sono il primo a non credere che la mia squadra sia stata presuntuosa ma più probabilmente alcuni dei miei giocatori più importanti purtroppo abbiano mancato la partita. La differenza è stata impietosa sia in attacco che in difesa, ora dobbiamo tenere la testa bassa e le orecchie basse e cercare di reagire, perché non possiamo permetterci di molare neppure un centimetro.
Menetti: ovviamente sono molto soddisfatto, soprattutto perché venivamo da ottime prestazioni in trasferta che non siamo mai riusciti a suggellare con una vittoria; confesso quindi che cominciavamo ad avere un po’ di scimmia sulla spalla e con questa vittoria siamo riusciti a rompere questo tabù. Abbiamo sofferto per quasi due quarti ma nel momento peggiore per noi siamo riusciti a ricompattarci e, di lì in poi, a giocare con grande volontà per tenere a bada la reazione di Pesaro. Sono grato ai miei ragazzi per la professionalità mostrata in questi ultimi allenamenti festivi; sono ovviamente molto soddisfatto della prestazione di Silins, ma lui per noi di Reggio ormai non è una novità, ma anche di cervi che, nonostante gli iniziali problemi di falli, stato molto utile e presente. Da un punto di vista prettamente tecnico, noi siamo stati molto bravi a non mandare mai in ritmo i loro attaccanti, cosa che non sempre eravamo riusciti a fare nelle precedenti trasferte.
Giulio Pasolini