SIENA- Partita di rara bruttezza quella cui abbiamo assistito ieri sera al Palaestra di Siena, errori in serie da parte di ambedue le squadre con giocate che, in alcuni casi, hanno sfiorato il limite del ridicolo, rimesse gettate direttamente in tribuna, contropiedi vanificati da errori marchiani, davvero una brutta esibizione delle due squadre. La partita è stata, come detto da Menetti in sala stampa, una gara double-face con le due compagini che si sono passate il testimone delle nefandezze nel corso dell’intervallo. Infatti, ad un primo tempo appena sufficiente da parte della Grissin Bon affiancata da una Montepaschi disastrosa, si è assistito ad una ripresa con caduta verticale dei reggiani e risalita (anche perché fare peggio sarebbe stato davvero difficile) dei senesi. Il terzo quarto di Reggio ha prodotto zero di valutazione, gli ospiti hanno realizzato 20 punti in 20 minuti segnando un solo canestro dal campo nell’ultimo periodo e sono riusciti quindi, incredibilmente, a fare peggio dei 26 punti segnati dai biancoverdi nel corso dei primi due quarti. Spettacolo quindi davvero poco edificante dal punto di vista tecnico ravvivato soltanto da un sano agonismo e da un secondo tempo senese al limite della sufficienza. Di positivo, per Marco Crespi, c’è stata la volontà di reagire dei ragazzi in canotta biancoverde con un rientro sul parquet più che positivo dopo le nefandezze del primo tempo. Il pubblico di casa ha dato segni d’insofferenza per gli errori dei propri beniamini e il top dell’insoddisfazione si è avuto sulla sirena dell’intervallo, a causa di un contropiede gettato alle ortiche, per un’incomprensibile apertura di Haynes che ha spedito la palla direttamente nei posti numerati del Palaestra. Ma al rientro dagli spogliatoi i giocatori senesi sono stati fortemente incoraggiati dai tifosi di casa e si sono comunque meritati, alla fine, gli applausi dei propri sostenitori. Per rincorrere le posizioni di testa servirà però ben altra determinazione alla Mens Sana, così come servirà ben altro gioco a Max Menetti per pensare di agganciare il treno dei play-off, La Grissin Bon vista nei secondi venti minuti è una squadra che a stento si salverebbe, e la Montepaschi del primo tempo , che è riuscita a fare peggio persino di quella di Cremona o di Haifa, non è certo una squadra da primi posti del campionato, neppure di un campionato così tanto livellato in basso come quello italiano.
Dal punto di vista tecnico c’è da segnalare un sostanziale equilibrio nella lotta sotto le plance, con Siena che ha prevalso per 36 catture contro 34, a questo proposito ci è sembrato che Menetti abbia insistito troppo su un Greg Brunner da 9 rimbalzi ma molto opaco in attacco a dispetto di un Cervi che nei suoi 11 minuti sul parquet è sembrato una presenza davvero indigesta per i lunghi senesi, lunghi senesi che si sono riscattati nella ripresa soprattutto grazie alla vena di Ortner uscito decisamente rinfrancato dall’intervallo lungo. Sul perimetro le due squadre sono sembrate deficitarie: 6/24 per Siena e 3/18 per Reggio, le medie al tiro ci dicono di una serata non particolarmente brillante per i tiratori in campo ieri sera. 1/7 Haynes, 0/5 Carter, 1/4 Cournooh, serata da dimenticare nella quale i soli Green (3/5) e Antonutti (2/4) si sono rivelati affidabili dalla distanza.
Singolarmente: bene Green e Cournooh tra i padroni di casa, con Ortner autore comunque di un’ottima ripresa, Carter con le polveri bagnate nel tiro pesante ma capace di subire 6 falli e infallibile dalla lunetta, in difficoltà Hunter costretto, dalla marcatura su White, ad uscire costantemente dal pitturato, abbastanza deleterio Nelson cui Crespi ha concesso soltanto 11 minuti sul parquet. Per gli ospiti fiammate di Cinciarini e White, quasi nulla da Troy Bell che ha chiuso con 2 punti e 1/7 al tiro. Lasciamo per ultimo il “re” della serata, ci riferiamo naturalmente a Rimantas Kaukenas. Il lituano è stato accolto da applausi scroscianti alla presentazione delle squadre, alla fine è rimasto per alcuni minuti in mezzo al campo a godersi la meritata standing ovation che il pubblico gli ha immancabilmente tributato, nel corso della partita è stato il migliore dei suoi con 15 punti, un grande campione, un uomo vero, ce ne fossero……………………
Montepaschi-Grissin Bon 65-55
Parziali: 14-22, 12-13, 22-9, 17-11
Progressione: 14-22, 26-35, 48-44, 65-55
SALA STAMPA
Menetti: due quarti di solidità, attenzione difensiva, sacrificio, buone giocate in attacco, poi come troppo spesso ci accade, soprattutto in trasferta, sono bastati 2-3 momenti di difficoltà per andare in crisi, in quei casi non sappiamo reagire e lo si è visto benissimo. Abbiamo quindi giocato una gara double-face con un secondo tempo fatto di tiri affrettati e di cattiva difesa, non è purtroppo la prima volta che ci succede ed abbiamo pochissimo tempo per parlarne e rimediare dato che già martedì torniamo in campo per una partita decisiva di Eurochallenge. Stiamo lavorando da mesi su questi problemi di borderline ma per ora caschiamo in continuazione negli stessi errori di sempre, dobbiamo trovare nelle nostre teste la soluzione del problema che non è tecnico bensì mentale. Stasera hanno inciso tantissimo anche i falli di Kaukenas che lo hanno tolto dal campo nel momento decisivo, il 3^ e 4^ fallo sono stati determinanti. Sull’ultima azione della partita abbiamo protestato molto con gli arbitri perché per noi c’era fallo sulla penetrazione di Cinciarini, e due eventuali tiri liberi ci avrebbero permesso di pareggiare la differenza canestri dato che all’andata vincemmo di 8 mentre qua abbiamo perso di 10, ma gli arbitri ci hanno detto che per loro non c’era fallo.
Crespi: avevo detto che sarebbe stato importante saper giocare duro, lo abbiamo fatto ed abbiamo vinto una partita importante, da -10 non era facile rientrare in campo dall’intervallo ed approcciarsi bene alla partita, invece lo abbiamo fatto ed emotivamente siamo stati bravi. Abbiamo dimostrato che sappiamo giocare e difendere duro, nell’intervallo ho detto ai ragazzi di difendere con pervicacia che prima o poi i tiri sarebbero entrati. Consideriamo che Cournooh è del ’90, Green è del ’92, Haynes è la prima volta che ha in mano una squadra, ci vuole pazienza, stiamo lavorando ma non dobbiamo pretendere di vedere sul parquet Bobby Brown o Daniel Hackett, questi nostri giocatori hanno altre caratteristiche. La differenza grossa tra primo e secondo tempo è stata mentale, non certo tecnica, ero fiducioso perché il gruppo mi segue e lavora bene in settimana. In defintiva una vittoria molto importante perché giunge in un periodo davvero difficile che dimostra che non abbiamo il go to guy ma siamo comunque 10 giocatori che possono segnare tutti 10 punti. Bene così.
MVP: Green da una parte e Kaukenas dall’altra ci sono sembrati i migliori, 15 anni di differenza tra i due!!!!!
WVP: Troy Bell e Spencer Nelson possono e debbono dare molto di più.
Alessandro Lami