Gli Hornets vengono da una stagione che ha addirittura ecceduto le migliori aspettattive del proprio staff tecnico. Fosse entrata quella bomba di Pargo dall’angolo nel finale di gara 7 con gli Spurs, staremmo forse parlando di una finalista di conference a ovest. Meglio così, comunque, perché il roster di New Orleans non aveva la profondità e l’esperienza per giocarsi un’altra serie combattuta, e la sconfitta contro gli ex-campioni tiene tutti con i piedi per terra, e ha aiutato ad enucleare i limiti di una formazione per provare a correggerli quest’estate.
A libro paga attualmente ci sono 9 giocatori: il quintetto titolare, Mike James, Rasual Butler, Hilton Armstrong e Julian Wright. L’innesto di James non ha mai funzionato, ma è impensabile una trade che lo coinvolga, visto che il suo valore è ai minimi storici. Si potrebbe tagliarlo, ma è una soluzione di ripiego che verrà presa in considerazione solamente nel caso dovesse creare problemi in spogliatoio. Gli Hornets sono al limite del tetto salariale, per cui non hanno i soldi per firmare un grande nome, ma potranno usare le eccezioni salariali per firmare un paio di giocatori di ruolo che completino il roster. West, Chandler e Stojakovic hanno contratti a lungo termine, mentre l’anno prossimo ci sarà da [b]rifirmare Chris Paul[/b], ed è probabile che gli Hornets finiscano sopra il salary cap. Sicuramente, dunque, non ci saranno mosse azzardate per portare a roster giocatori con contratti pesanti.
Tra i giocatori a cui è scaduto il contratto, gli Hornets vorrebbero trattenere il solo Pargo. Jannero ha esercitato l’opzione per uscire dall’ultimo anno di contratto ed esplorare il mercato, ma sembra che la sua priorità sia quella di rimanere a New Orleans, firmando un contratto a medio-lungo termine. Gli altri soldi disponibili serviranno per firmare un lungo veterano che possa cambiare [b]West e Chandler[/b] (non immuni a problemi di tenuta fisica) e consentire a Armstrong di crescere, servendo da quarto lungo, oltre che un esterno per completare il reparto dietro. Andersen, Ely e, verosimilmente, Wells verrano lasciati andare. In particolare, l’ex-Rockets non ha convinto nella serie contro gli Spurs, quando si pensava potesse essere un fattore decisivo, ed è quindi presumibile che la società non faccia alcunché per trattenerlo.
In un’operazione di mercato discutibile, gli Hornets hanno ceduto la loro 27esima scelta a Portland per cash, che probabilmente verrà usato per firmare un veterano che allunghi la panchina. Guardando il draft a posteriori, New Orleans potrebbe rimpiangere la decisione di liberarsi della scelta. Alla 27, infatti, sarebbe stato disponibile Chris Douglas-Roberts, swingman da Memphis molto pronto per l’NBA, che avrebbe potuto fare il cambio di Peterson fin dall’inizio della stagione, e potenzialmente prenderne il posto in corso d’opera.
[b]Scott[/b] viene da un’annata eccezionale, in cui ha abbinato risultati di squadra sorprendenti al titolo di miglior allenatore dell’anno. Ha grande presa sui suoi giocatori, gestisce benissimo lo spogliatoio e ha capito che la via migliore per vincere le partite è affidare la palla a Paul e lasciarlo libero di creare. Il suo sistema offensivo è piuttosto semplice, ma non per questo poco efficace. L’impressione, anche tra alcuni addetti ai lavori, è che non sia l’allenatore ideale per fare l’ulteriore salto di qualità che consenta agli Hornets di essere una contender a tutti gli effetti. Ma Scott ha già smentito tutti l’anno scorso, e pensa che con un paio d’innesti adeguati i suoi possano essere da corsa per diversi anni. Serve sicuramente un lungo esperto, affinché Chandler possa difendere a tutta anche nelle partite decisive, senza preoccuparsi dei problemi di falli. Tra gli esterni, Peterson pare nella fase discendente della carriera, mentre [b]Stojakovic deve ancora dimostrare di essere giocatore da momenti caldi[/b]. Aumenterà il ruolo di Julian Wright, atletone che ha tutti i mezzi per diventare uno specialista difensivo e che ha guadagnato notevole fiducia nel finale di stagione. Per il resto, palla a Paul e vediamo che succede.
[b]Articolo inserito per conto di Mattia Luchetta[/b]