Dellultima annata varesina cè ben poco da salvare, sotto tutti i punti di vista è stata la peggiore in 62 anni di onorata e gloriosa esistenza.
Tre le cose che hanno fatto più male:
– laver rinnegato il progetto triennale con Ruben Magnano (più per questioni personali e di coabitazione, che tecnico-gestionali) buttando letteralmente nel cesso il settimo posto del 2006/07;
– laver sperperato più di quello che cera in cassa nel vano tentativo di salvarsi;
– le dichiarazioni rilasciate in estate e ad inizio stagione, dove si è letto veramente di tutto…persino che lo scarso rendimento di alcuni giocatori era da imputarsi allatteggiamento del pubblico.
Questo per quel che riguarda la direzione della squadra, mentre per il basket giocato…le sole 8 vittorie (contando anche i gentili omaggi di Siena e Capo dOrlando) dicono già tutto e fin troppo.
Ora cè da affrontare la LegaDue e per ripartire il presidente Castiglioni ha tirato una riga netta [i]ma non nettissima[/i] sui vecchi quadri dirigenziali: via Gianni Chiapparo, luomo che, promettendo un basket frizzantino, ha invece servito una tazza di guttalax a più di 4000 persone e via anche Valerio Bianchini, apparso imbarazzato ed inadeguato nel gestire la formazione biancorossa.
Contrariamente a quel che tutti pensavano Mario Oioli ha mantenuto limpiego, anche se, secondo le prime voci, dovrebbe avere meno potere nella scelta dei giocatori; scelta che spetterà al nuovo general manager, Francesco Vescovi, ed al suo fidato amico Massimo Ferraiuolo, nominato direttore sportivo.
I due ex-compagni di squadra (dalle giovanili della Robur et Fides fino alla serie A) sono partiti col piede giusto e, con lumiltà di chi vuole lavorare bene, hanno subito messo in chiaro che non sarà facile risalire in serie A al primo colpo e che il budget sarà notevolmente ridotto rispetto allanno passato.
Laccordo triennale con Stefano Pillastrini parla chiaro, la volontà di risalire cè ed in più il coach di Cervia è un esperto nel far crescere giovani italiani, dando loro minuti e responsabilità, anche nei momenti che contano.
Le prime mosse di mercato sono state in uscita; dal vecchio roster sono stati depennati il deludente Marcus Melvin (che aveva un altro anno di contratto), lo strapagato Gregor Hafnar e il vecchio guerriero Sandrino De Pol, a cui tutta Varese rivolge un grazie ed un in bocca al lupo, se non per gli ultimi 2 anni, in evidente sottotono, almeno per i 6 precedenti.
Sono partiti anche Mate Skelin, Jaime Lloreda, lorrendo Tierre Brown, Delonte Holland e Velijko Mrsic, ormai bruciato agli occhi della platea e voglioso di riprovare ad allenare in Croazia.
Confermate le presenze di tutti gli altri atleti sotto contratto: Marco Passera, Giorgio Boscagin e Giacomo Galanda saranno lossatura su cui ricostruire la squadra, anche se le titubanze del lungo friulano iniziano a far storcere il naso a più di un tifoso (me compreso).
Vescovi è ancora in attesa di una risposta definitiva da Galanda (divenuto papà a metà giugno) che, semplicemente, deve dire se ritiene adeguati i programmi varesini o se vuole uscire dallultimo anno di contratto per giocare ad un livello più alto.
Speriamo che entro una settimana si risolva tutto per il meglio, anche perché questa situazione di incertezza sta bloccando lintero mercato varesino.
Lidea di Pillastrini sarebbe quella di usare Giacomo da numero 5, affiancandogli un lungo dinamico (lidea iniziale era Leroy Hurd, finito a Pesaro), ma se decidesse di andarsene bisognerebbe cambiare totalmente obiettivi, ridisegnando da capo il pacchetto lunghi.
Il primo colpo di mercato è stato tanto gradito quanto inaspettato; Randy Childress solletica le fantasie di risalita immediata, visto che il 37enne americano è un vero esperto del salto di categoria, ma allo stesso tempo più di una persona è rimasta sorpresa dal suo arrivo, dato che Passera sembrava ormai sicuro dello spot da titolare.
Ma se Pillastrini ha deciso così avrà i suoi fondati motivi, conoscendo bene sia la categoria in questione, che le doti di leadership del ragazzo di Washington.
Gli altri due innesti vanno a sopire il bisogno di varesinità manifestato più volte dal pubblico e dalla stampa locale; ma sarebbe ingiusto liquidare larrivo di Gergati e Martinoni come risposta a questo misero scopo.
Lorenzo Gergati viene da una buona stagione in B1, ma già nel 2006/07 aveva ben figurato in LegaDue con lEdimes Pavia allenata da Martelossi, arrivata ad un passo dalla promozione contro Pesaro.
Niccolò Martinoni arriva in prestito biennale dalla Benetton Treviso, il ragazzone forgiato nella Robur et Fides Varese è completamente digiuno a livello professionistico, ma è comunque uno dei maggiori prospetti a livello nazionale…mica il primo che passava per strada.
Toccherà poi a Stefano Pillastrini valutare le chances di Salvatore Genovese e Riccardo Antonelli; con il primo che non dovrebbe aver problemi a ricavarsi uno spazio tra le guardie, mentre per il lungo cè qualche perplessità in più (due scommesse in un settore lunghi da soli 4 elementi è forse un azzardo esagerato).
Raggiunto tranquillamente il numero minimo di giocatori italiani, restano da spendere un visto per extra-comunitari, uno per comunitari (piace molto Donnie McGrath, ex Cantù e Virtus Bologna) e quello per litaliano-passaportato.
Probabile che se ne usino soltanto due, tenendo il terzo come carta da giocarsi durante lanno, dopo aver dato unocchiata alle avversarie ed aver soppesato i valori del campionato.
Le prospettive, aldilà delle caute dichiarazioni di Vescovi & C., sono di promozione, altrimenti non quadrerebbe lingaggio di un 37enne come primo straniero.
Giustissimo, dopo la scorsa annata, che si tenga un profilo basso, giustissimo non alimentare altre illusioni dopo quel che è successo…però Childress è qui per provarci subito, non scherziamo.
Sarà durissima, perché tante squadre hanno budget di tutto rispetto e soprattutto perché, dalla prima allultima, faranno di tutto per portarsi a casa lo scalpo della squadra più blasonata, centuplicando le proprie forze quando vedranno la stella sulla nostra canotta.
Lapporto del pubblico non mancherà di certo, con la gente varesina che riempirà sicuramente il PalaIgnis, magari con lintimo desiderio di rivivere la stagione 1993/94, quella che indicò la strada per lo scudetto della stella e che consacrò Andrea Meneghin a livello nazionale…anche se sarà dura pescare lArijan Komazec di turno.
Stefano Pozzi