Milano, 7 febbraio 2014 – L’upset è servito. La grandissima favorita Milano si ferma, per l’ennesima volta, molto prima del traguardo e apre nuovi processi sulla propria stabilità mentale. Il grandissimo merito va a Sassari che rimane sempre attaccata al match e sfrutta la fiammata di Drake per distruggere ogni certezza sulle gerarchie italiane.
Meo Sacchetti prova a mescolare le carte e parte con Tessitori e Devecchi (in chiara missione anti-Langford) in quintetto. Ovviamente la fluidità offensiva ne risente e Milano riesce a distendersi in campo aperto con quattro punti di Gentile e altrettanti di Lawal. Quando Langford segna la tripla del 13-4, Sassari è costretta al timeout e a rivedere la tattica con l’ingresso di Drake.
Il cannoniere del campionato ha le polveri bagnate e apre con 0-3 da tre punti, prima che Thomas commetta il suo secondo, prematuro, fallo.
Il più vigoroso sembra Brian Sacchetti, impiegato da quattro, ma è un canestro di Langford sulla sirena a sancire il 24-11 del primo riposo.
Kangur e Jerrells siglano il massimo vantaggio, ma qui Milano allenata la pressione e permette a Travis di mettere in ritmo i compagni per buoni tiri. Gentile, ancora in contropiede va a schiacciare, ma il 3-3 di Caleb Green e una girandola di liberi, riportano Sassari sotto la doppia cifra di scarto. I biancorossi perdono qualche occasione offensiva, sprecando buoni tiri e si va al riposo con il risultato di 38-30.
Riapre le marcature Drake prima che Milano piazzi un rapido 5-0 di controparziale. Gentile, per attaccare alla giugulare, forza malamente la tripla e regala il canestro in appoggio a Thomas dalla parte opposta.
La seconda tripla di Kangur regala il nuovo +11 a Milano. Sassari prova ancora la rimonta ed il recupero con la zone press regala il -7, senza però che mai la rimonta si concretizzi definitivamente. Sul -6 vengono sprecate un paio di occasioni e prontamente Milano punisce con quattro liberi, prima che il canestro da metà campo di D.Diener fissi il risultato sul 66-59.
Gli ultimi dieci minuti hanno un solo padrone e si chiama Drake Diener. Non si sa se la tripla da metà campo l’abbia messo in ritmo, ma sta di fatto che si porta sulle spalle tutto l’attacco isolano con due triple incredibili e un canestro dal post basso che portano in vantaggio i suoi su 67-66. Milano è in completa bambola, segna due punti in sei minuti e perde tutte le certezze che aveva accumulato in trenta minuti.
Le facce dei giocatori biancorossi sono impaurite come se la vittoria stesse sfuggendo di mano senza accorgersene e così sarà, perché Sassari non sbaglia un tiro e iscrive al festival delle triple anche Marques Green.
Drake segna la bomba del 77-72, Moss risponde subito per il -2. Thomas segna e Langford fa -1 dalla distanza. Un fallo inconcepibile di Lawal su Drake regala il 2-2 e conseguente +3 agli ospiti. Nell’ultimo possesso Hackett forza, la palla carambola a Langford che sbaglia, ma i biancoossi seguono a rimbalzo e regalano un altro tiro a Langford che sbaglia ancora. Sul rimbalzo la palla esce e si va a vedere l’instant replay per conoscere la paternità.
All’uscita dalla visione l’arbitro dice che la palla è di Milano, ma con un secondo da giocare non si riesce neanche a imbastire un tiro, con Sassari che esplode nella festa di un incredibile upset.
EA7 Emporio Armani-Banco di Sardegna Sassari 80-82 (24-11, 14-19, 28-29, 14-23)
Quotes:
MVP: Drake Diener. Gioca un primo tempo orrido, poi si infiamma e trascina i suoi alla vittoria con una prestazione balistica degna di lui.
WVP: Daniel Hackett. Non tanto per una questione statistica, quanto per la sua gestione della squadra. Ha forzato tanto e concretizzato molto poco. La sua cabina di regia, per una volta, è stata una delle cause principali della sconfitta.
Simone Mazzola