Serviva una prova d’orgoglio da parte dell’EA7 dopo l’inopinata sconfitta in coppa Italia e la partita di eurolega contro il Barcellona poteva essere, al contempo, uno scoglio insormontabile o una fonte di grossi stimoli per dare risposte a se stessi e al pubblico.
Una piccola delegazione di tifosi presenti al Palau blaugrana hanno esposto uno striscione con scritto: “Vergognatevi tutti”, ma i biancorossi questa sera hanno ben poco di cui vergognarsi, perchè sebbene siano usciti sconfitti per 80-70 sul campo degli imbattuti catalani, hanno mostrato una faccia decisamente convincente e positiva.
L’idea di Banchi è di provare a togliere i punti di riferimento offensivi degli avversari e parte con un quintetto più votato alla difesa che all’offesa. La mossa paga subito importanti dividendi perchè il Barca fatica a trovare il ritmo e la buona circolazione.
Ci sono anche ampi brani di pressing e difese alternate che permettono ai biancorossi di tenere la testa della partita, sebbene con scarti non dilatati. Come in tutte le partite piuttosto bloccate dal punto di vista offensivo, salta fuori il protagonista che non ti aspetti e questo è Victor Sada che propizia il parziale con cui il Barcellona riesce a mettere la testa avanti con prove tecniche di fuga.
Milano resta lì nonostante il parziale sfavorevole, non consente agli avversari di scappare via, ma anzi permette addirittura di terminare il primo tempo ancora in vantaggio.
La faccia di Milano è giusta anche in uscita dagli spogliatoi, dove un paio di triple di Moss e Jerrells regalano addirittura il +6 davanti a uno sbigottito pubblico. In questo momento arriva, probabilmente, il più grande rammarico per l’EA7 in questa serata, ovvero la mancanza del killer instinct necessario per piazzare la fuga decisiva. Un paio di attacchi gestiti piuttosto male e i canestri di Tomic hanno permesso al Barcellona di ritornare davanti nel punteggio senza particolarmente meritarselo.
Con tre triple in rapida successione i padroni di casa raggiungono il +4, ma Langford si scalda e riporta i suoi in parità a quota 60. La partita è tirata, ma un altro protagonista inaspettato come Brad Oleson, crivella la retina milanese con tripla importantissime nel momento di massima tensione del match. La squadra di Banchi si rifiuta categoricamente di abbandonare la partita senza lottare e lo fa in modo encomiabile, ma purtroppo i buoi sono scappati e i padroni di casa inanellano l’ennesima vittoria delle loro top 16.
Se reazione d’orgoglio doveva essere, così è stato. Un buon segnale in vista del futuro per i biancorossi che devono quanto prima archiviare tutti gli spiacevoli fatti degli ultimi giorni, perchè se da una parte è comprensibile la frustrazione dei tifosi all’ennesimo fallimento, dall’altra è difficilmente accettabile un comportamento di tale fatta.
Meglio parlare di basket e valutare questa squadra alla fine della stagione, per quello che sarà stata in grado di produrre.