L’EA7 vince una partita che ha dominato per ampi tratti, salvo poi rischiare di farsela scappare nel finale con un quarto periodo mediocre e una mano ben più che tremante ai liberi.
Le due facce di Milano sono rappresentate dai 26 punti subiti nel primo tempo e dai 49 del secondo, evidentemente non in linea con il solito rendimento.
In apertura gli attacchi viaggiano molto meglio delle difese con il Panathinaikos che cerca molto il post basso di Gist e Lasme contro Melli. Hackett incappa presto in due falli e fatica a entrare in ritmo, ma la tripla di Langford per il 16-11 costringe Pedoulakis al timeout.
All’ingresso di Jerrells Banchi architetta una difesa speciale per evitare il post basso di Diamantidis in mismatch, mentre dall’altra parte proprio Curtis sigla il 19-11 con una tripla dal palleggio.
Il primo parziale significativo arriva ad inizio secondo quarto quando il 7-2, chiuso dalla tripla di Langford, fa volare Milano a +12 (27-15). Keith non vorrebbe essere sostituito, ma Cerella non lo fa rimpiangere con un recupero, una tripla e una stoppata su Diamantidis.
Il forum grida “Bruno-Bruno” e Milano vola a +18 con la tripla di Gentile. Qui arriva il primo momento di rilassamento psicologico di Milano, prontamente fermato dal timeout di Banchi. In chiusura di tempo il proscenio è tutto di Jerrells che crea dal palleggio per sé e per i compagni, chiudendo il tempo con un eloquente +15 di plus-minus.
Fotsis riapre i giochi con una tripla e pesca una Milano letargica in uscita dagli spogliatoi. Langford chiude un parziale di 6-0 con una tripla, mentre Hackett è evidentemente fuori partita e commette presto il suo quarto fallo. Di contro la coppia Langford-Samuels è in grande vena e porta i biancorossi a +16. Wright è l’unica vera spina nel fianco della difesa milanese e segna cinque punti in fila per rilanciare i suoi, prima che Moss non risponda con la tripla.
Si viaggia a parziali e prima un 5-0 del Pana, poi un parziale analogo per Milano chiudono il quarto sul 59-49.
La rimonta del Panathinaikos è lenta e inesorabile. Parte tutto dalla difesa con Milano costretta a soli 5 punti in sei minuti. I troppi isolamenti per Gentile e Langford tolgono ritmo all’attacco, mentre dall’altra parte Wright e Gist giocano di pura voglia e cattiveria. Fotsis dedica al pubblico la tripla del -5 e Diamantidis fa addirittura -3 in contropiede.
Langford fa tre punti dalla lunetta, ma Wright segna in tap-in il nuovo -5. Banchi getta nella mischia Cerella per cambiare su ogni blocco e Bruno segna anche la tripla del +6. Non accontentandosi ruba anche palla, ma Samuels la perde immediatamente, commettendo fallo su Diamantidis. Fotsis fa 2-2, Langford sbaglia il tiro, ma Cerella prende un altro provvidenziale rimbalzo in attacco che porta all’1-2 di Moss. Fotsis sbaglia da 3, ma Melli perde malamente palla sulla rimessa regalando il -3 a Wright. Langford, mandato subito in lunetta, fa 2-2 per il 76-71. L’EA7 proprio non vuole vincere la partita e sul -3 Melli fa 0-2 dalla lunetta. Immediato fallo su Diamantidis e 2-2 per il -1. Langford sbaglia il primo e segna il secondo, rievocando pessimi presagi turchi, ma Wright non fa in tempo nemmeno a tirare e gli undicimila del Forum possono festeggiare.
EA7 Emporio Armani Milano-Panathinaikos Atene 77-75 (19-13, 22-13, 18-23, 18-26)
Quotes
MVP: Bruno Cerella. Tutte le giocate decisive in difesa e in attacco. Buttato nella mischia per gli ultimi tre minuti di concitazione, lui risponde senza sbagliare nulla.
WVP: Roko Ukic. 13 minuti di danni. Non la mette mai da fuori e non coinvolge positivamente i compagni. Una prova deficitaria a cui non è nuov