Ormai è una costante: alla Sutor Montegranaro riesce bene l’impresa contro l’Enel Brindisi, percorso netto in questa pur disgraziata stagione.
Vittorie come queste sono croce e delizia per i sostenitori della Sutor: la felicità per un tale exploit è sempre velata dalla legittimo interrogativo su come sarebbe potuta evolvere la stagione di Montegranaro senza le difficoltà cestitiche ed extra-cestistiche vissute. Detto questo il cuore dei ragazzi di Cahrlie si è dimostrato ancora una volta l’arma in più, sopratutto nel 12-5 finale che decreta il successo nel tripudio del PalaSavelli.
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Il primo quarto è quantomai interlocutorio e le difese stanno a guardare, ne consegue una ballata ad alto ritmo con Mitrovic (sotto gli occhi del suo CT -bosniaco- Ivanovic) e Dyson sugli scudi: 11 a 13 la sfida personale nel solo primo quarto. Nel finale della prima frazione c’è un piccolo allungo dei padroni di casa che si allarga ulteriormente ad inzio della seconda, ma prontamente gli uomini di Bucchi rispondono calando un 9-0 di parziale che provoca i primi mugugni sugli spalti. La contesa sembra capovolta, Brindisi ha in mano gioco e ritmo, lambisce la doppia cifra di vantaggio e sembra poter scappare via. Provvidenziale arriva il timeout gialloblu a fremare l’emorragia e riportare la partita sui binari dell’equilibrio. Dall’intervallo lungo torna un Enel concentrata e quadrata nel gioco in attacco: nuovo 9-0 ed al 25′ è doppia cifra di vantaggio (48-59). Stavolta il catalizzatore della rimonta non è una sospensione ma bensì il croato Sakic che trova la chiave per aprire la difesa biancoazzurra. Lawlers completa l’opera con il sorpasso ad inizio di ultimo periodo. Brindisi non ci sta e ricostruisce un tesoretto di quattro punti ma il Palas è incandescente ed ibeniamini di casa non possono esimersi. Lawlers riacciuffa il sorpasso per ben due volte, mentre le olive nel Martini ce le mette il capitano: gioco da tre punti che porta avanti i suoi. Sull’ultimo possesso pastccio di Dyson: è palla persa, è vittoria per Montegranaro.
SUTOR MONTEGRANARO – ENEL BRINDISI 83 – 80
Parziali: 27-22; 16-24; 20-18; 20-16
Progressione: 27-22; 43-46; 60-68; 76-88
SUTOR MONTEGRANARO: Cinciarini 24, Sakic 12, Lauwers 10, Kudlacek 6, Campani 11, Mazzola 4, Mitrovic 16.
ENEL BRINDISI: James 18, Todic 2, Dyson 22, Lewis 15, Chiotti 4, Zerini 3, Snaer 8, Campbell 2, Jackson 6.
SALA STAMPA
Recalcati
“La prima cosa che ho pensato alla fine è che siamo ancora vivi, ed è la notizia più importante. Abbiamo ancora molto da dire. In questi giorni si è detto che è finito il tempo delle parole e se dico che è il momento di fare i fatti vale per noi soprattutto. Siamo a quattro gare dalla fine, abbiamo visto quanto sarà difficile, giocheremo sempre contro squadre più complete ed atletiche di noi. Ma credo che stasera i ragazzi abbiano dimostrato cosa vuol dire provarci sempre, senza arrendersi mai, neanche quando vai sotto contro una squadra che sta facendo meglio. Abbiamo avuto la capacità di provarci fino alla fine, e questo è un grande segnale dei giocatori, che spero venga raccolto. Mi aspettavo che andassero oltre le loro potenzialità stasera, ma hanno superato addirittura le aspettative. Adesso c’è qualche giorno di riposo, ne avremmo fatto volentieri a meno, perché ad esempio non potremo sfruttare l’adrenalina accumulata oggi. Useremo comunque la pausa che darà più tempo a tutti noi, e anche alla proprietà. Sono molto orgoglioso dei ragazzi, dello staff, non era una partita facile da preparare. Vado a casa molto contento, e ora riposiamoci qualche giorno. Non è più momento di parlare (riguardo l’iniziativa sua e del DG Santoro che si sono dichiarati pronti a ridursi lo stipendio – ndr) Ci abbiamo pensato a lungo con Sandro, ci abbiamo pensato sperando di non doverlo fare, ma è stato necessario. Mi fa piacere che qualcosa si sia già messo in moto. Ora mi aspetto che l’iniziativa si completi, e che io e Sandro siamo davvero costretti a fare il passo che abbiamo promesso. Abbiamo dato un po’ di tempo, vediamo che succede. Dobbiamo sempre trovare motivazioni, cercando tutta la settimana appigli per alimentare la concentrazione e la determinazione. Sarebbe più difficile comunque se non avessimo persone disposte a ricevere degli input. Qui invece c’è uno scambio continuo di feedback tra staff e giocatori. Dopo se hai unità di intenti, puoi anche perdere, ma stasera non avrei avuto nulla da imputare. Noi di difficoltà ne abbiamo avute per tutto l’anno, e siamo abituati a ripartire sempre, senza frustrazioni. È un grande progresso che questo gruppo ha fatto da novembre ad oggi. La conquista maggiore non è saper cambiare pelle dopo le partenze degli americani, ma la corazza che i giocatori hanno sviluppato in queste condizioni”.
MVP: Pur rischiando di diventare noiosi, le castagne dal fuoco le toglie sempre lui: Daniele Cinciarini