Nonostante la sconfitta e le varie strisce interrotte, c’è comunque qualcosa di buono da portare a casa nella partita di Malaga. L’Unicaja vince e convince, non mettendo praticamente mai in dubbio il risultato finale, ma i biancorossi possono sorridere al convincente ritorno di Keith Langford che segna 22 punti e dovrà essere decisivo subito anche nella serie contro il Maccabi.
Il leader offensivo dell’EA7 parte in quintetto per riprendere subito familiarità con il ritmo partita e infatti il suo inizio è chiaro di un giocatore al rientro e quindi inconsciamente condizionato.
Ma il problema principale di Milano non è l’apporto di Keith, bensì la salvaguardia del proprio canestro, perchè regala ben undici rimbalzi offensivi agli avversari nel solo primo tempo, non concedendosi la possibilità di portarsi avanti nel punteggio.
Lo scarto rimane sempre accettabile e l’energia degli entranti Lawal e Cerella porta una buona sferzata, ma i padroni di casa fanno le prove tecniche di fuga sul finire del primo tempo.
L’8-0 propiziato anche da un tecnico a coach Banchi permette all’Unicaja di allungare, prima che nel terzo periodo arrivi il definitivo strappo che indirizza la partita.
Milano ha già la testa e la concentrazione al Maccabi e commette ben più di un errore in fase difensiva, concedendo agli avversari comode soluzioni. Il +14 è la diretta conseguenza di queste amnesie, anche alla luce del fatto che Langford prova a mettersi in ritmo con le sue consuete soluzioni di talento, che però hanno alterne fortune.
I biancorossi piombano fino al -23 (70-47) e potrebbero darla su, invece Lawal e lo stesso Langford confezionano un importante parziale che ricuce ampiamente lo strappo riportando la squadra sino al -9.
Ragionevolmente la rimonta serve solamente per rendere il passivo accettabile, visto che l’Unicaja, sentendosi insidiato, riassesta le idee e dà la spallata decisiva alla partita, che si chiuderà sul 95-85.
I 95 subiti sono il chiaro segnale che il livello di attenzione ai dettagli e di concentrazione non era al massimo, ma è più che comprensibile, con un ottavo di finale praticamente alle porte e tutto l’interesse a preservare i propri giocatori più importanti.
Unicaja Malaga-EA7 Emporio Armani Milano 95-85 (22-18, 26-23, 29-16, 18-28)