La vendetta del Real, in memoria di Londra 2013, non è ancora completa, ma l’88-71 con cui le merengues stendono l’Olympiacos in gara 1 dei quarti di finale è sicuramente un mattoncino importante in una serie che si preannuncia intensa ed equilibrata. Ai campioni d’Europa uscenti non sono bastati uno Spanoulis da 18 punti e 5 assist, ed un rientrante Printezis apparso già pronto alla pugna con i suoi 10 punti messi a segno. Troppo forte il Real di questa sera e troppo forte un Rudy Fernandez capace di indirizzare pesantemente la gara con dieci ( dei suoi venti totali)punti segnati ad inizio del terzo quarto, punti che hanno lanciato definitivamente il Real verso la prima vittoria nella serie.
Bartzokas in avvio si è affidato al quintetto lungo, con Papapetrou, Dunston e Shermadini contemporaneamente in campo. Scelta o giusta o sbagliata non si sa,sta di fatto che nei primi dieci minuti sono mancati completamenti punti di riferimento in attacco, con la trappola architettata da Laso per contenere Spanoulis(il lungo tendenzialmente a restare su di lui dopo il pick and roll)a costringere “Kill Bill” ad uno 0/4 dal campo ed a 3 palle perse. Dall’altra parte Mirotic, ha invece fatto la differenza, segnando 9 dei suoi 15 punti totali e portando il Real avanti 27-12 alla prima pausa.
Visto l’andazzo, dalla panchina greca sono allora usciti fuori un pò tutti, incominciando dal lungodegente Printezis fino all’ex brindisino Simmons.
Queste mosse hanno alimentato il sospetto che poi, gira e rigira, il quintetto inziale fosse stata una gran fesseria dello stratega elleno.
Con loro in campo infatti, e grazie al risveglio di Spanoulis(12 punti nel secondo periodo)l’Olympiacos è riuscito ad impattare sul 35-35 al 17′ grazie ad un classico gancetto da sotto di Printezis. Sei punti del “Chaco” Rodriguez ed un canestro di Slaughter sono comunque riusciti a ridare al Real un discreto vantaggio all’intervallo sul 48-41. Bene così per gli oltre diecimila del Palacio Deportes che già stavano temendo un’altra beffa tipo quella dello scorso maggio. Il terzo periodo è solo e soltanto Rudy Fernandez show, e non crediamo di esagerare nel dire che si è sfiorata, per almeno tre minuti e mezzo, la dimostrazione di onnipotenza da parte del numero numero cinqo madrileno.
Dopo la tripla di Spanoulis del -4(50-46 al 23′), il maiorchino, per 3 lunghi ed interminabili giri di lancetta per i greci, ha messo nel canestro avversario qualsiasi pallone gli capitasse tra le mani ed il Real è volato a +17 sul 66-49 con un parziale di 16 a 3 firmato per dieci volte proprio da Fernandez.
Ko tecnico e botta da cui un generoso e volitivo Olympiacos non potrà più riprendersi, malgrado il tentativo di Sloukas(70-60 a 8’40 dalla fine)di riaprirla per l’ennesima volta e tutta una serie di scintille tra giocatori scoppiate in campo(con Petway e Reyes da una parte e Spanoulis e Fernandez dall’altra a scambiarsi effusioni)ad anticipare quello che sarà probabilmente il clima in gara 2 e soprattutto quando si andrà al Pireo.
La tripla di Mejri(81-63 a 35’47), la seconda della sua Eurolega su tre tentativi, ha spiegato definitivamente a Spanoulis e soci che non era aria di imprese a Madrid. Almeno per questa sera.
Real Madrid-Olympiacos 88-71 (27-12; 21-19; 22-15; 18_15)
Alessio Teresi