[b]Eldo Caserta vs La Fortezza Bologna: 78-68 [/b] (11-18; 24-20; 19-7; 24-23)
[b]Eldo[/b]: Di Bella, Jenkins, Foster, Michelori, Slay
[b]La Fortezza[/b]: Boykins, Koponen, Righetti, Giovannoni, Chiacig.
Doveva essere l esame di maturità per la Virtus Bologna, secondo le parole di Coach Boniciolli, per provare a rivaleggiare con Siena a livello di solidità mentale, su un campo tradizionalmente ostico per la Virtus: esame fallito su tutta la linea.
Parte bene Bologna portandosi sul +11 verso fine quarto servendo con continuità Chiacig, ma è Foster a tenere a galla i bianconeri campani che riescono a contenere i danni, mentre la Virtus comincia a perdere il bandolo della matassa.
Il secondo quarto parte all insegna di Jenkins, l ex fortitudino con 7 punti quasi consecutivi ricuce lo svantaggio e coadiuvato da un Michelori molto concreto permette laggancio prima, e grazie ad una bomba di Slay anche al sorpasso. L attacco bolognese è solo Boykins, che fa e disfa come Penelope, ma la Virtus da l idea di una squadra che ha perso il filo logico del gioco, affidandosi all istinto, anziché ai ragionamenti.
Il rientro in campo, dopo l intervallo lungo, vede una sola squadra sul parquet, è la Eldo infatti che comincia a macinare gioco e con un parziale di 10-0 mette le mani sulla gara andando spesso sotto canestro approfittando del fatto che Ford vorrebbe stoppare tutto e tutti, ma che alla fine sembra sceso in campo col retino della Vispa Teresa raccogliendo solamente farfalle e falli. E La Fortezza deve ringraziare una bomba di Vukcevic se chiude il solito quarto orribilis sul -9.
L ultimo parziale è quello di Jamie Arnold che praticamente da solo riagguanta gli uomini di Frates, ma è solamente un fuoco di paglia, poiché negli ultimi 3 minuti sale in cattedra Fabio Di Bella, che praticamente da solo affonda la corazzata felsinea con 7 punti consecutivi, approfittando delle nefandezze del dirimpettaio bolognese.
[b]PLAY OF THE GAME[/b]: le 3 entrate consecutive di Fabio Di Bella che spezzano l equilibrio della gara e dimostrano, ancora una volta, che è il cuore a fare la differenza in partite tirate, cosa che questa sera la Virtus non ha avuto.
[b]MVP[/b]: è Fabio Di Bella, decide lui la partita, trasformando la sua rabbia agonistica in lucidità e concretezza, non deragliando, ma fornendo una dimostrazione di maturità incredibile. A Bologna sapevano che il giocatore il cuore l aveva, ma questa lucidità raramente l aveva fatta vedere. Bravo.
[b]WVP:[/b] Earl Boykins, quando la doppia doppia oltre che dai punti è data dal numero di palle perse non può che essere così. Oltre ad apparire svagato nel finale si intestardisce a voler vincere la partita da solo, con i risultati che si sono visti.
[b]Le cose da salvare:[/b]
[b]Eldo:[/b] è il cuore che in queste partite fa la differenza, e la Eldo ha dimostrato di averne, tramutando in rabbia agonistica la pesante assenza di Diaz. L emblema di ciò sono i 10 rimbalzi presi da Michelori di fronte a lunghi potenti come Chiacig o atletici come Ford un altro ex dal dente avvelenato che sfrutta le sue motivazioni. Prezioso Larranaga, Foster alla sua miglior partita in Italia, il solito Jenkins, che non è sicuramente un uomo d ordine, ma che non hai mai lesinato impegno e cuore.
[b]La Fortezza:[/b] il buon inizio di Chiacig e la prova del rientrante Arnold sono le due note più positive di una serata da dimenticare.
[b]Le cose da perdere:[/b]
[b]Eldo:[/b] ancora una volta perdono il confronto a rimbalzo, ma è evidentemente un limite strutturale, che però non inficia la grande gara degli uomini di Frates.
Dopo la partita contro la Scavolini anche sabato sera ci sono state due interruzioni per momentanei black-out, nel 2008 sono cose che in u campionato professionistico non dovrebbero più accadere.
[b]La Fortezza:[/b] detto di Boykins, Giovannoni non sfrutta la chance del quintetto, fornendo una prova scialba, mentre bisogna che lo staff tecnico spieghi una volta per tutte al signor Ford che giocare da lungo, da 4 o da 5 non fa differenza, non vuol dire saltare ad ogni finta, anche di sopracciglia, ti faccia il tuo avversario, oppure andare in cielo a prendere rimbalzi, ma lavorare di fisico e di tagliafuori, fondamentale che il n° 5 bolognese sembra non aver mai studiato.
Capiamo che Boykins ha fatto vincere diverse partite quest anno, soprattutto nei finali, ma tenerlo in campo 38 minuti, in una serata come quella di sabato, ci è parso un po eccessivo.