[b]Armani Jeans Milano Gmac Bologna 83-85 OT (22-20, 18-19, 15-21,21-16, 9-7) [/b]
[b]Statistiche:[/b]
[u]Gmac:[/u] M.Huertas 8 (3-4, 0-2) , J.Gordon 21 (5-6 2-3), S.Mancinelli 20 (4-10, 4-7), M.Malaventura 1, U.Slokar 0, D.Strawberry 20 (6-9, 1-6), L.Papadopoulos 11 (4-5), G.Fucka 2 (1-1), K.Achara 2 (1-2).
[u]Armani Jeans:[/u] M.Bulleri 4 (2-5, 0-1), M.Hall 8 (1-1, 2-6), P.Sow 8 (2-5), M.Mordente 12 (3-6, 1-2), L.Vitali 8 (1-5 2-3), J.Thomas 15 (3-5, 3-9), Mason Rocca 5 (1-4), D.Hawkins 16 (3-13, 1-4), M.Katelynas 4, Y.Sangarè 3 (1-1 da 3).
[b]Quintetti:[/b]
[u]Gmac:[/u] Huertas, Strawberry, Mancinelli, Fucka, Papadopoulos,
[u]Armani Jeans:[/u] Sangarè, Thomas, Hawkins, Hall, Rocca.
Bologna arriva da un periodo molto difficile con crisi di gioco e risultati, mentre Milano dalle fondamentali vittorie di Teramo e contro il Partizan.
Si capisce subito che Milano non è intensa e performante come le ultime partite, in più soffre lingombrante presenza di Papadopoulos allinterno del pitturato. Interessantissimo è lo scontro sui due lati del campo Hawkins-Mancinelli con lex Lottomatica ad avere la meglio, ma la Effe è li e con la scarsità di pick and roll nellattacco milanese, può preservare la presenza di Papadopoulos.
Pancotto gioca la carta del quintetto leggero con Slokar e Fucka, infatti Sow (nella sua pochezza di basket) riesce a dominare con la sua fisicità e verticalità. Sul 31-26 Mordente subisce un antisportivo da Malaventura che sembra poter girare la partita a favore dei biancorossi, ma come spesso accade si inceppa qualcosa nellattacco biancorosso: Bulleri è organizzatore (nessun tiro nella sua prima entrata in campo) e Strawberry dopo le fatiche del primo quarto entra in ritmo e manda negli spogliatoi la sua squadra con il minimo scarto.
Milano prova la carta dellaggressività, ma le prime quattro azioni equamente distribuite sono altrettanti canestri. Lapparenza dice che Milano muove i piedi in difesa, la realtà invece evidenzia che è la Fortitudo a creare i maggiori problemi con la propria fisicità e collaborazione. Mancinelli confeziona da solo il parziale di 7-0 che regala un buon gap ai biancoblu, ma nonostante l”AJ batta clamorosamente in testa in attacco, ci sono degli extra possessi (unazione addirittura tre) che permettono alla forbice di non aprirsi troppo..
La squadra di Pancotto ha trovato ritmo in difesa, Gordon si incolla ad Hawkins (apparso un po stanco) e difende col sangue agli occhi, senza dimenticare di essere decisivo come mai anche in attacco.
E ancora il Mancio con cinque punti in fila a riportare i suoi avanti. Gordon fa +5, sembra finita, ma così non è perché Vitali e Thomas ricuciono in due azioni lo strappo. Hall si iscrive al festival con uno step back da 3 punti degno di Vandaweghe (sarà il suo unico sussulto di serata), ma Strawberry e Gordon non ci stanno. Da quel momento arrivano tre azioni infruttuose delle squadre nellultimo minuto. La dabbenaggine peggiore è commessa da Gordon, che con in mano lultimo possesso penetra senza criterio consegnando la palla a Thomas per il contropiede. Lex Montegranaro serve Bulleri che a 3 dalla fine è lanciato verso il canestro vittoria, prima che appaia Bat-Strawberry che stoppa e sancisce lovertime.
La Fortitudo non è ancora in bonus dopo due minuti di overtime e Milano attacca come peggio non si potrebbe. La Effe non chiude il match, Hawkins fa 2+1 per il sorpasso, prima che Gordon non infili una tripla da fermo di puro talento. Hawkins ritrova il pareggio, ma Huertas con due liberi ristabilisce le distanze. Hawkins fa fallo in attacco e il fallo sistematico colpisce Strawberry che stranamente fa 0-2, ridando la possibilità del pareggio a Milano. Hawkins perde palla per evidente mancanza di gambe e Pancotto può gioire per una cruciale vittoria esterna.
[b]Play of the game:[/b] con Bulleri in contropiede e con il canestro vittoria quasi fatto nelle mani, interviene Strawberry che strozza in gola lurlo milanese con una stoppata di puro stampo NBA.
[b]Quotes:[/b]
[u]Pancotto:[/u] le prime parole vanno ai miei giocatori che stanno lavorando forte in allenamento con intensità e determinazione, dovendo rappresentare lorgoglio fortitudino. Il secondo va ai tifosi perché vogliamo condividere con loro questa gioia. Siamo sempre stati attaccati alla partita, prendendoci mini vantaggi e abbiamo avuto la lucidità di non uscire dal match una volta subito un controparziale od un giro a vuoto. Abbiamo tirato bene e difeso benissimo, nonostante qualche tiro aperto lasciatogli, soprattutto da tre punti. Dobbiamo partire da questi capisaldi per costruire la prossima partita e il futuro della squadra. Mancinelli e Dj (Strawberry ndr.) hanno fatto una grande partita, Huertas ha dettato perfettamente i ritmi, Gordon è riuscito a spezzare la difesa di Milano, e nella sua metà campo ha dato moltissimo con grande fisicità e intensità. Vincere qui non era semplice ed è servito essere squadra vivendo tutti i momenti e le difficoltà insieme.
In vista della partita con Pesaro punto su una ottima settimana di allenamento, perché il rischio di Gordon e Strawberry è di perdere un po di concentrazione per strada e noi dobbiamo farli crescere tutti insieme.
Piccola distorsione per Mancinelli, assieme a qualche crampo, ma ci ha dato tutto sotto ogni punto di vista.
[u]Bucchi:[/u]
Abbiamo fatto fatica a prendere ritmo a causa di un po di fatica accumulata. Ci abbiamo provato nel secondo tempo con un approccio più agguerrito ma loro erano in ritmo, anche per le nostre difficoltà del primo tempo che glielo hanno permesso. Peccato per lultima stoppata su Bullo perché credevamo di avercela quasi fatta. Partita tutto sommato buona, con tratti in cui è mancata la ferocia degli ultimi tempi, ma non è unaccusa ai ragazzi: non è facile avere sempre il 100% dal punto di vista dellintensità. Mordente non è rientrato prima perchè nel momento del cambio, Thomas ha fatto qualche canestro da fuori e siccome la presenza fisica interna ci stava creando problemi, serviva qualcuno che punisse da fuori. Lo stesso Marco sul cubo del cambio ha detto che Jobey era in ritmo; mi ha chiesto cosa dovesse fare e si è accorto che forse era il momento di non rientrare.
La squadra non ha fatto una brutta partita, ma eravamo un giro indietro dal punto di vista emotivo e come approccio, capitano queste partite, giocando a distanze cosi ravvicinate. Non è tanto un problema di trovare un centro dominante che ci sporca le percentuali da due, altre volte siamo stati più lucidi e più incisivi con risposte migliori. Oggi probabilmente Bologna ha avuto più fame di noi. Mi sento di sintetizzare il match con questa frase.