Poteva e doveva essere la serata della svolta, la partita che, con una vittoria, dava la matematica certezza per il passaggio alla seconda fase di Eurocup invece, ancora una volta la Fortitudo (nella foto Woods) nel suo PalaDozza, dove fino a qualche anno fa era un fortino inespugnabile, viene sconfitta e raggiunta in classifica dai dragoni di Artland compromettendo il passaggio del turno: infatti martedì prossimo non solo la Effe dovrà espugnare Valencia, super favorita dell’intero torneo, ma dovrà anche sperare che Artland perda in casa contro Belgrado. Mattatore dell’intero match è stato Adam Hess che ha realizzato 27 punti tirando col 100% (9/9 dal campo e 5/5 ai liberi) e in generale l’intera squadra tedesca, complice anche il disastroso atteggiamento difensivo per lunghi tratti della partita dei biancoblù, ha tirato col 71% da due. Solo nel finale la Effe ha tentato la consueta rimonta arrivando fino al -4 ma la lucidità dei tedeschi ha avuto la meglio.
Fortitudo Bologna – Artland Dragons 89-93 (24-28, 41-45, 53-65)
Fortitudo: Huertas 17 (4/5, 1/2, 6/6), Gordon 8 (4/7, 0/2, 0/2), Mancinelli 12 (2/5, 2/3, 2/4), Cittadini, Malaventura, Bagaric ne, Strawberry 12 (3/7, 2/5, 0/0), Papadopoulos 5 (2/3, 0/0, 1/2), Fucka 4 (2/2, 0/0, 0/3), Sanguinetti ne, Achara 11 (3/5, 1/1, 2/2), Woods 20 (7/12, 0/6, 6/7). All.: Pancotto.
Artland: Stuckemann ne, Pearson 4 (2/4, 0/0, 0/0), McIntosh 19 (0/1, 5/7, 4/4), Johnson, Rohdewald, Neitzel 10 (3/3, 0/3, 4/6), Prewitt 8 (0/0, 2/4, 2/2), Hess 27 (5/5, 4/4, 5/5), Madrich ne, Blalock 3 (0/0, 1/2, 0/0), Fenn 22 (7/10, 0/2, 8/10), Whiting ne. All.: Leibenath.
Da 2 pt.: Bo 27/46 (59%), Ar 17/24 (71%)
Da 3 pt.: Bo 6/20 (30%), Ar 12/26 (46%)
T.l.: Bo 17/27 (63%), Ar 23/27 (85%)
Rimbalzi: Bo 31 (Fucka 7), Ar 28 (Johnson 7)
Assist: Bo 13 (Huertas 5), Ar 17 (Neitzel 8)
Arbitri: Voreadis (Gre), Spiridonos (Gre), Arana (Esp)
Spettatori: 4.577.
Coach Cesare Pancotto, analizza così la sconfitta dei suoi in conferenza stampa: “Per prima cosa voglio dire che siamo indifendibili e tutti responsabili a partire dall’allenatore. Siamo tutti leoni a parole ma a fatti sul campo. Abbiamo problemi a gestire la pressione, senza riuscire a sacrificarci per l’obiettivo. Dobbiamo diventare squadra tutti insieme, indossando la divisa da lavoro, non il cappellino da fenomeni. Qui si tratta di fare un passo in avanti, aggregandosi per cominciare a vincere. Non riusciamo a trasformare il combustibile in potenza, in settimana lavoriamo molto bene ma non riusciamo a trasferirlo in partita. Ora poche chiacchiere e al lavoro. Abbiamo perso il supporto del pubblico? Ce lo meritiamo, nella vita per ricevere bisogna prima saper dare”.
– Sito Uff. Fortitudo Bologna –