Parziali: [b]34-27 48-46 72-71 85-83[/b]
La BancaTercas deve scrivere una pagina importante della sua storia cestistica, Treviso vuole confermare quanto di buono riesce a fare in casa, entrambe occupano gradini importanti della classifica. Gli ingredienti per un bel match ci sono davvero tutti e la partenza mostra le capacità balistiche delle due squadre che infilano 11 bombe nel solo primo quarto: Carroll, Moss, Soragna, Dixon sono alcuni degli artefici del primo parziale che vede i padroni di casa condurre per 34-27. Nel secondo quarto Capobianco mischia un bel pò le carte in tavola e, dopo aver raggiunto il massimo vantaggio (+10) vede dilapidarlo dai suoi giocatori. In realtà, per quasi tutto il secondo periodo di gioco in campo cìè stata tutta la panchina teramana e solo due scriteriate conclusioni di Hoover senza ritmo hanno permesso a Treviso di riavvicinarsi. Il secondo tempo però è fin troppo equilibrato: nessuna delle due formazioni riesce a prendere il break decisivo e si arriva all’ultimo minuto in cui ogni possesso scotta. E sono Poeta e Carroll con due triple consecutive a dare il la alla vittoria biancorossa. Grande merito però agli ospiti che hanno dimostrato di essere una formazione davvero di grande levatura e che può decisamente ambire ad un posto importante in graduatoria.
Come al solito bene Poeta (15p. 7a.), anche se nel terzo periodo ha palleggiato un pò troppo piuttosto che attaccare la difesa avversaria, superlativo Moss che riscatta così l’opaca prestazione di Montegranaro chiudendo con 20 punti e 9 rimbalzi, bene Amoroso anche se avremmo preferito vederlo di più attaccare il pitturato, visto che lo sa fare egregiamente, solito gladiatore (ma non è una novità) Brandon Brown che mette punti nelle fasi nevralgiche del match conquistando possessi importanti. Una nota di merito va anche alla panchina con Cerella su tutti che ogni volta che viene chiamato in causa dimostra di essere un valido sostituto per Moss. Una parola va spesa anche per Piazza, che cerca di tessere geometrie privielgiando gli schemi della squadra a una sua penetrazione o a un tiro dalla lunga. Un consiglio ci sentiamo di doverlo dare al giovane play teramano: osare di più senza aver paura di sbagliare. Per Treviso bene Soragna che è costretto ad uscire per falli sul finire della contesa, bene Dixon che certamente non ha fatto rimpiangere Wood fino a questo momento del campionato, discreti Nicevic e Rancik, forse un pò sottotono Neal dal quale ci si aspettava sicuramente di più.
I tifosi teramani possono meritatamente gongolare per l’impresa della loro squadra, Capobianco ha sicuramente il merito di aver costruito un gruppo coeso dove il singolo non prevale sull’insieme e Antonetti può brindare non solo alla matematica certezza di disputare la prima Final Eight da quando è presidente, ma Teramo potrà non essere nella parte bassa della classifica, bensì tra le prime quattro della graduatoria qualora Roma dovesse battere Avellino nell’incontro delle 12.00. Insomma per i tifosi biancorossi è davvero un anno da ricordare con un grande risultato raggiunto e l’accesso dei play-off a portata di mano. Certo è presto per poterne parlare, ma Teramo ha giocato otto delle prime quindici giornate fuori casa e il calendario non è più così preoccupante.
[b]MVP[/b]: Un nome una garanzia: David Moss anche se Carroll ha messo la tripla che è valsa la partita
[b]Play of the Game[/b]: Non ci sono state giocate altamente spettacolari, perciò diamo valore all’intera partita.