LA STAGIONE: altra squadra che ha vissuto nel limbo tra i playoff e un posto in lottery per buona parte della stagione. Lannata dei Pacers è stata enigmatica: ha vinto partite contro squadre di vertice, ma ha lasciato per strade w importanti contro squadre alla sua portata. Come detto una stagione vissuta nel limbo, cercando di agganciare una post season comunque importante per riconquistare il pubblico, ma cercando di guardare avanti, al dopo ONeal, con la franchigia data in mano alla faccia pulita e le mani doro di Danny Granger. A proposito di ONeal, con la sua cessione i Pacers hanno deciso di voltare totalmente pagina: ora lunico pezzo di quei Pacers ai vertici dellest, è Jamaal Tinsley. Con Danny Granger come prima stella assoluta, i Pacers hanno sfiorato i playoff, puntando sul duo TJ Ford – Jarret Jack in regia, sulla duttilità di Marquise Daniels, sulla super stagione di Troy Murphy (doppia doppia di media in punti e rimbalzi), e cercando di adattarsi al meglio con il trio di lunghi formato dal combattente Foster, dal veterano Nesterovich e dal giovane Hibbert. Ci fosse stato anche Dunleavy, fuori per 64 partite, forse i Pacers sarebbero riusciti ad agganciare lultimo posto disponibile per i playoff. Ad ogni modo il bilancio della stagione può essere considerato positivo, più che altro per linizio della nuova missione riportiamo i Pacers nel cuore dei tifosi
LA STELLA: Danny Granger ha disputato una stagione da All-Star. I quasi 26 di media sono solo la punta delliceberg, perché Danny è stato il faro della sua squadra, il giocatore al quale la squadra si affida per lultimo tiro. Granger ha elevato la qualità del suo gioco, che è diventato più vario, anche se è ancora troppo legato al tiro da fuori, che è comunque di elevatissima qualità (40% su 450 tentativi da 3). In difesa è cresciuto ancora, e le sue doti di stoppatore non si sono perse. Ma i miglioramenti sono arrivati anche nel passaggio, e nella lettura delle difese, che ora sono molto concentrate su di lui. Per salire ancora di livello deve migliorare nel trattamento di palla, che nel traffico è ancora deficitario. E luomo franchigia dei nuovi Pacers, e Bird conta su di lui per riportare interesse attorno alla franchigia.
LA SORPRESA: Se Danny Granger è stata la stella indiscussa degli Indiana Pacers, il vero valore aggiunto della franchigia dello stato del basket è stato Troy Murphy. Il mancino ex Golden State ha disputato una stagione di altissimo livello. Le cifre parlano da sole: 14.3 punti, 11.8 rimbalzi, oltre 2 assist per gara e il 45% da 3 punti su 358 tentativi. Ad onor del vero cè da dire che i numeri a rimbalzo sono figli, oltre che del fiuto del XXXXXXXXX, anche della mancanza di rimbalzisti di primo livello tra i lunghi, ad eccezione di Foster che però non può stare in campo per troppi minuti consecutivamente. Certo il contratto di Murphy è importante, 11 milioni questanno, 12 il prossimo, ma se Troy dovesse riconfermare il rendimento avuto questanno il suo ingaggio prenderebbe una luce tutta diversa, soprattutto se Hibbert dovesse crescere dando quella dimensione interna che Murphy non può dare.
LA DELUSIONE: Le imprese fuori dal campo di Tinsley ne hanno oscurato le invenzioni in campo. I Pacers hanno preferito tenerlo seduto, pagandolo profumatamente, ma decidendo di utilizzare la linea dura, anche per dare un messaggio al pubblico, che si era allontanato dalla squadra dopo i troppi fatti accaduti ai giocatori fuori dal campo. Con altri due anni di contratto, che alla scadenza libererà 7 milioni di dollari, Tinsley diventa appetibile da molte squadre, e non è detto che il cambiamento daria non possa giocare anche a The Abuser.
DRAFT: Bianco, duro, cestisticamente educato, Tyler Hansbrough è il prototipo del giocatore da Indiana Pacers, o da Boston Celtics. Non a caso Larry Bird, che di Indiana e Boston dovrebbe intendersene, non ha esitato a sceglierlo, decidendo di investire la tredicesima chiamata per portarsi a casa un giocatore che può dare fin da subito il suo contributo. Tipico caso di giocatore che esce dal college come una super star e arriva in NBA accompagnato dai soliti dubbi: il suo tipo di gioco fisico potrà essere replicato al piano superiore? Eabbastanza tecnico per poter giocare da numero 4? Eabbastanza atletico per competere con le ali NBA?
Tutte domande alle quali Psyco Tyler dovrà rispondere sul campo, e sicuramente il campione NCAA con North Carolina ci proverà, rimanendo fedele al suo temperamento da guerriero e alla sua voglia di lottare su ogni pallone. Non potrà vivere di prepotenza come faceva al college, e dovrà giocare più spesso da ala forte, ma certi numeri non si mettono assieme per caso, e la buona tecnica di cui è in possesso è stata spesso oscurata dalla sua ferocia agonistica. Ma la mano è morbida, come dimostrato anche dal 79% in carriera ai liberi (84 abbondante su 296 tentativi nellultima stagione), e nei quattro anni ha aumentato progressivamente il suo raggio di tiro.
MERCATO: Maceo Baston, Stephen Graham, Rasho Nesterovic, Jarrett Jack, Josh McRoberts, Solomon Jones, Mario West, Marvin Williams, Marquis Daniels, Travis Diener. Questi sono i giocatori che Indiana dovrà cercare di trattenere o potrà decidere di non rifirmare. Vista la situazione complicata con la gestione di Tinsley, verranno quasi sicuramente rifirmati Jack e Diener, il primo con un ruolo da protagonista, il secondo come terzo play. Dovrebbe rimanere anche Graham, a patto che non chieda troppi soldi. Difficile resti Daniels, che ha mercato ed è troppo costoso per i Pacers che vogliono lanciare Rush nel ruolo di guardia. Avrà offerte anche Nesterovic, mentre dovrebbe rimanere McRoberts, sul quale a Indiana credono ancora. Intanto dal mercato dei free agent è arrivato Dahntay Jones, atletone che può coprire sia il ruolo di guardia che quello di ala piccola, uno specialista difensivo che darà una sostanziosa mano ai Pacers.
FUTURO: Indiana ha la possibilità di agganciare i playoff. E vero che lest si è rafforzato ancora, ma i Pacers hanno il materiale per puntare almeno allottavo posto. Si continuerà col playmaker a due teste formato da TJ Ford e Jarret Jack, col primo che già questanno ha giocato più dellex Toronto, che nonostante un contratto importante sembra avere la sua dimensione migliore come play di rottura. Sarà lanciato Brandon Rush, big guard che dividerà i minuti con Dunleavy (a meno che questultimo non venga ceduto). Manca un back up adeguato per Granger, visto che la soluzione Jones non può essere usata per troppi minuti, mentre la coppia Murphy Hansbrough sembra dare garanzie di varietà e solidità nella posizione di numero 4. Ci si attende una crescita significativa di Hibbert, che verrà affiancato nel ruolo da Foster. Come detto Tinsley è sul mercato.
Stefano Manuto